La scomparsa dei dinosauri di Michele Pipia | Recensione

La scomparsa dei dinosauri di Michele Pipia | Recensione

La scomparsa dei dinosauri, dell’esordiente Michele Pipia, racconta l’inusuale scomparsa (forse un rapimento?) di sessantadue parlamentari della Regione Sicilia – i “dinosauri” del titolo –, la cui inefficienza accende gli animi dei manifestanti palermitani.

L’autore e la casa editrice

La scomparsa dei dinosauri è il primo romanzo di Michele Pipia, ingegnere civile nato a Sciacca. Dopo essersi cimentato nella stesura di vari racconti ambientati in Sicilia, l’autore decide di affidarsi, per il suo primo volume, alla casa editrice indipendente romana Graphofeel Edizioni. Pubblicato nel mese di gennaio 2022, è la quarantasettesima uscita della collana di narrativa “Intuizioni”.

Ironico e sincero, La scomparsa dei dinosauri è un ambizioso ibrido tra thriller e giallo, che offre al lettore importanti spunti per interrogarsi sui “corsi e ricorsi storici” della politica italiana e siciliana.

La trama 

Antonietta Tricinna, architetto mancato, è una donna-ombra del marito. Non un angelo del focolare, piuttosto una matrona circondata da cameriere. Si tiene impegnata con varie attività, ma il suo unico obiettivo effettivamente produttivo della giornata è preparare il caffè della mattina al marito, l’onorevole siciliano Antonio Tricinna, Assessore Regionale ai Lavori Pubblici. Quella mattina, però, l’onorevole non è a letto. È uscito di casa senza aver bevuto il caffè e indossando gli stessi abiti del giorno precedente.
Strano, molto strano per un uomo che non carbura senza il caffè e non indossa mai gli stessi vestiti per due giorni consecutivi.
Antonietta ancora non sa che l’onorevole è scomparso.
Come lui, anche altri sessantuno parlamentari regionali: tra questi, tutti i rappresentanti della Giunta Regionale. La loro assenza inficia la possibilità di varare una legge finanziaria che deciderà le sorti della regione e che già in passato ha destato molti malumori; al punto che le strade di Palermo sono giornalmente invase da giovani e vecchi manifestanti, a difesa di tutte le categorie danneggiate dalla inefficiente gestione economica della Regione Sicilia.
Gli animi si surriscaldano giorno dopo giorno, i parlamentari continuano a non presentarsi all’Assemblea Regionale.
Sulle loro tracce si mette il commissario Marco Simoncini, in giorni già particolarmente difficili a causa della lontananza dalla sua famiglia: in attesa del suo passaggio in un commissariato della natia Toscana, infatti, la moglie Raffaella e le due figlie si sono già trasferite affinché le bimbe iniziassero l’anno scolastico lì.

Gli indizi sono pochi, i parlamentari sembrano spariti nel nulla. L’unica via è interrogare i familiari degli scomparsi, nonché i portieri degli stabili dove abitano. Ma nessuna testimonianza sembra soddisfacente; forse solo una, un po’ fuori dalle righe, del portiere del palazzo dove vive l’onorevole Della Monaca: questi, all’alba e con movenze da sonnambulo, sarebbe salito su un’auto scura diretta chissà dove. Di qui le indagini, a cui collaborano anche i Carabinieri.

La cadenza regolare dei capitoli, che talvolta segue la distinzione dei giorni della settimana, aumenta la suspense, sapientemente spezzata da alcuni flashback che ricostruiscono le backstories dei personaggi.

Tutta la storia si muove attorno all’assenza dello stimato onorevole Tricinna, uomo catapultato in una prigione intangibile e oscura. Dove si trova? Chi lo ha portato lì? Come può uscire da quel buio asfissiante e indefinito a cui è costretto?
Come un moderno Dante, non può far altro che svenire. Eppure, Dante proprio non lo è.

A proposito di Irene De Dominicis

Nata nel 1996, diplomata al liceo classico, laureata in Filologia Moderna alla Federico II. Appassionata di libri, editoria e scrittura creativa. Mi occupo di editing, correzioni di bozze e valutazioni editoriali. Scrivo, tentando di farlo per mestiere.

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