L’inganno di Thomas Cullinan | Recensione

L'inganno di Thomas Cullinan

L’inganno (titolo originale: The Beguiled) di Thomas Cullinan è un racconto gotico dal fascino oscuro e febbrile, che si insinua nella mente del lettore con la delicatezza di una narrazione rarefatta. Pubblicato nel 1966, questo libro si cala in un ambiente ristretto dove ogni sguardo, ogni gesto e ogni silenzio assumono un significato profondo e preciso. L’inganno è un romanzo che invita il lettore a guardare oltre le apparenze, a esplorare le zone d’ombra tra verità e finzione, tra vittima e carnefice.

Thomas P. Cullinan

Thomas P. Cullinan nasce a Cleveland, nell’Ohio, il 4 novembre 1919. È stato un celebre autore di romanzi, opere teatrali e di programmi televisivi. Da L’inganno sono state tratte due importanti trasposizioni cinematografiche: la prima, del 1971, diretta da Don Siegel e interpretata da Clint Eastwood e Geraldine Page; la seconda, del 2017, diretta da Sofia Coppola e interpretata da Nicole Kidman, Kirsten Dunst, Colin Farrell e Elle Fanning. Muore a teatro da giudice di un concorso scolastico, stroncato da infarto, l’11 giugno 1995 a Cleveland Heights.

Trama de L’inganno di Thomas Cullinan

Ambientato durante la Guerra di Secessione americana, L’inganno di Thomas Cullinan si svolge in un collegio femminile isolato nella campagna della Virginia. È in questo mondo tutto al femminile che irrompe il caporale ferito, John McBurney, che viene trovato e curato dalle donne: la direttrice Miss Martha Farnsworth, l’insegnante Edwina Morrow e le giovani allieve. L’arrivo dell’uomo sconvolge il delicato equilibrio della casa: un po’ alla volta, inevitabilmente, intrecciano una danza sottile con lui fatta di sfida, potere e seduzione. Thomas Cullinan mette in scena una storia sensuale, potente e modernissima, un romanzo seducente e spaventoso sulla sconcertante violenza delle passioni umane.

Temi principali

L’inganno di Thomas Cullinan si muove su più piani tematici, intrecciando dinamiche sottili e profonde che si manifestano pian piano nel corso della narrazione. Uno dei nodi centrali è il rapporto di potere e manipolazione che si sviluppa tra i personaggi, infatti, McBurney che all’inizio si mostra come una persona fragile si trasforma gradualmente in una persona sempre più ambigua diventando il fulcro delle tensioni che attraversano la piccola comunità femminile. Ogni personaggio, a modo suo, mente, manipola, cerca di ottenere qualcosa rendendo il racconto un intreccio di mezze verità e punti di vista contrastanti. A fare da sfondo a questo intreccio è il contesto storico della Guerra di Secessione americana, che diventa il simbolo di una ferita più profonda: quella tra nord e sud, tra razionalità e istinto, tra dovere e passione. È una guerra anche interiore perché mette i personaggi di fronte a scelte difficili e rivela le contraddizioni dell’animo umano.

Considerazioni finali su L’ inganno

L’inganno è un romanzo denso e ricco di sfumature, il quale riesce a combinare dramma psicologico, tensione erotica e critica sociale. La scelta della narrazione corale dona al racconto un respiro personale, offrendo un affresco umano e femminile di grande complessità. La sua forza narrativa, evidente ancora oggi, si riflette nelle trasposizioni cinematografiche, che pur con letture diverse, ne hanno saputo valorizzare l’anima ambigua e inquietante. L’inganno di Thomas Cullinan è, in definitiva, un romanzo che non offre certezze ma moltiplica domande, lasciando il lettore in un costante stato di sospensione, come se la verità potesse sempre cambiare forma a seconda dello sguardo che la osserva.

Fonte immagine: DeAgostini libri

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