Romanzo gotico in Inghilterra: storia e sviluppo

Storia e sviluppo del romanzo gotico in Inghilterra

Era una tetra notte di novembre…

Il romanzo gotico vede il suo sviluppo in Inghilterra verso la seconda metà del 1700, dove da prima grandi scrittori, quali Dafoe o Swift, avevano dominato il mondo della letteratura. Ma questo mondo viene del tutto capovolto e  la realtà dettagliata e perfetta cederà il posto a fantasmi e  spiritualità.

La nascita del romanzo gotico

Il primo romanzo gotico che fa da perno non solo alla nostra analisi, ma alla letteratura stessa, è Il castello di Otranto di Horace Walpole publicato nel 1764.
Walpole mette in scena le basi per una scrittura giusta del romanzo gotico proponendoci la storia inquietante e spaventosa della signoria di Otranto.
Difatti, all’epoca, le caratteristiche di una buona scrittura del romanzo gotico consistevano in una dimensione che muta, diviene perturbante, si entra nella sfera del non-detto, dell’”uncanny”.
Molto spesso le tre figure principali erano il vagabondo, il vampiro ed il ricercatore di una conoscenza proibita, di cui la letteratura inglese era già entrata in contatto in passato con Paradise Lost di John Milton, 1674.
La presenza della dimensione onirica del sogno e dell’inconscio, con l’infrazione dei taboo e i patti con il diavolo, sono ormai tematiche predominanti nella gothic novel. Dunque, siamo nell’”in-between”, nella realtà unita alla spiritualità, con la presenza di riti religiosi o anche satanici.
L’atmosfera ora diviene non solo oscura, ma spesso anche sensuale, con diversi rimandi a quella sfera non raggiungibile con la ragione: quella del sogno. 

Alcuni esempi di romanzo gotico

Lo sviluppo del romanzo gotico per eccellenza nella letteratura inglese è stato segnato dalla scrittura di Frankenstein di Mary Shelley. Ma dobbiamo fare attenzione, poichè il romanzo ha sicuramente portato molta visibilità e successo alla presenza del gotico nella letteratura, ma viene considerato più come un romanzo ‘sci-fi’, o science-fiction, piuttosto che un ‘gothic novel’. 
Questo accade proprio perchè è presente l’atmosfera della “ghost story”, ma in realtà non lo è!

Frankenstein è l’opera principale di Mary Shelley, scritta in due edizioni, la prima del 1818 pubblicata in anonimo e la seconda del 1831, pubblicata questa volta sotto il suo vero nome. 
Le due edizioni si contraddistinguono per una maggiore attenzione verso l’aspetto scientifico nella prima, mentre nella seconda prevale il focus sull’etica e sulla riflessione del personaggio.

Il romanzo gotico, ormai famosissimo, vede come protagonista il dottor Frankenstein che decide di compiere un esperimento alquanto bizzarro: prendere vari pezzi del corpo umano che lui considera più belli e li assembla per creare una nuova creatura che in realtà sarà tutt’altro che bella. Anzi, egli sarà caratterizzato da un vero e proprio aspetto mostruoso, che provocherà addirittura disgusto da parte del creatore stesso.
Dunque, la storia della creatura di Frankenstein è la storia di una creatura rigettata, esclusa dal mondo in cui è stata creata e ritrovatasi del tutto sola, abbandonata, anche da chi l’ha messa al mondo.

Frankenstein è stato prodotto dalla scrittrice grazie ad una breve gara alla quale solo lei si ritrovò a partecipare. Nell’anno 1818, Mery Shelley ed il marito Percy Shelley si rifugiano per un breve periodo nella Villa Diodati, accompagnati dallo scrittore Byron e Polidori. In una di queste notti verrà messa in atto una sfida: scrivere il romanzo gotico migliore.
Grazie a questa sfida, Mary Shelley produrrà un vero e proprio capolavoro; allo stesso tempo, anche Polidori entrerà nel mondo gotico con la scrittura di The Vampire.

The Vampire, o Il Vampiro, è un breve racconto di John Polidori pubblicato proprio l’anno successivo al ritrovo nella Villa Diodati, nel 1819. Racconta della storia di Aubrey, un personaggio giovane di origini inglesi che si ritroverà a fare i conti con un vampiro in carne ed ossa. 

La storia del romanzo gotico non finisce qui: infatti, successivamente verrà ripreso ed unito a nuove caratteristiche che cresceranno nell’ambito letterario inglese, quali una forte introspezione dovuta allo smarrimento dell’io non solo dei personaggi, ma anche dei cittadini e degli autori inglesi.
Ricordiamo opere come Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde, di Robert Louis Stevenson che manterranno in vita ancora per un po’ le caratteristiche del romanzo gotico, che poi verranno successivamente abbandonate e lasceranno il posto al giallo e a grandi capolavori come Sherlock Holmes di Conan Doyle.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Pirozzi Sara

Vedi tutti gli articoli di Pirozzi Sara

Commenta