Nero Caravaggio, un thriller di Max e Francesco Morini

Nero Caravaggio, un thriller di Max e Francesco Morini

Pubblicato da Newton Compton Editori nella sezione GialloItalia, Nero Caravaggio è un romanzo scritto a quattro mani da Max e Francesco Morini.

Ambientata in Italia, nella capitale, al centro della storia vi è il misterioso assassinio di Paolo Moretti, il cui corpo è stato ritrovato all’interno della basilica di Sant’Agostino, a pochi passi da Piazza Navona, di fronte a uno dei più famosi capolavori dell’artista maledetto cinquecentesco Michelangelo Merisi “Caravaggio”, la Madonna dei pellegrini. Del caso si occupa ufficialmente il burbero ispettore Ceratti, accompagnato dall’ilare agente Cammarata mentre, in via ufficiosa lo affianca e aiuta nella ricerca del colpevole il libraio Ettore Misericordia insieme al suo amico e collaboratore “Fango”. È quest’ultimo a narrare l’intera vicenda inserendo, oltre ai dettagli relativi alle indagini, tanta ironia e molti riferimenti e spiegazioni riguardanti Roma e la “grande bellezza” celata dietro i luoghi e le personalità che a essa sono legati. È con Fango, dunque, che il lettore apprende e scopre non soltanto i retroscena dell’omicidio della vittima, quanto e soprattutto quelli nascosti dietro la carismatica e brillante figura del libraio-detective Misericordia e della città eterna.

Nero Caravaggio: tra arte e mistero

Max e Francesco Morini con Nero Caravaggio propongono un giallo dalle tinte tenui e non eccessivamente accese e cruente come, spesso, sono dipinte le storie appartenenti a questo genere. Grazie a una trama ben costruita e lineare, a uno stile scorrevole e a personaggi diversi tra loro ma, per questo, portatori di aspetti unici e tutt’affatto fuori luogo, la lettura risulta nel complesso appassionante e interessante.

Intreccio narrativo, colpi di scena e rivelazioni a parte, la storia intriga molto in particolar modo per i tanti aneddoti su Roma che i due autori vi hanno inserito. Questo, insieme al riferimento al Caravaggio, una delle figure tra le più affascinanti del panorama artistico e umano italiano, ha indubbiamente contribuito ad aggiungere quel qualcosa in più che non guasta ma convince e piace.

Ottima anche la scelta di contrapporre due coppie investigative diversissime tra loro. Difatti, se da un lato abbiamo Ceratti e Cammarata che ricordano un po’ il commissario Montalbano e il simpatico Catarella del nostrano Andrea Camilleri; dall’altro, Misericordia e Fango rimandano agli inseparabili Sherlock Holmes e Watson dello scozzese Sir Arthur Conan Doyle.

Per tutte queste ragioni, Nero Caravaggio è un romanzo gradevole e avvincente capace anche di far sorridere, da leggere non soltanto per scoprire l’identità e il movente dell’assassino ma anche per lasciarsi trasportare in una Roma sconosciuta che fa da sfondo al thriller ma ne è anche indiscussa protagonista.

A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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