Nudi come siamo stati, l’ultimo romanzo di Ivano Porpora

Nudi come siamo stati, l'ultimo romanzo di Ivano Porpora

Nudi come siamo stati, l'ultimo romanzo di Ivano Porpora

Edito di recente da Marsilio Editori nella collana Romanzi e RaccontiNudi come siamo stati è l’ultimo libro dello scrittore lombardo Ivano Porpora che torna in libreria dopo cinque anni dal suo esordio letterario con La conservazione metodica del dolore (Einaudi, 2012).

Come e, forse, quanto più del suo precedente lavoro, Nudi come siamo stati è un testo corposo, ricco soprattutto di intensità tematica e profondità narrativa.

L’autore – che nel romanzo si definisce un “amanuense” il cui compito è stato quello di vergare su carta i fatti in esso raccontati – divide la sua opera in tre parti.

Nella prima, Severo, uno dei personaggi, si presenta al lettore comunicandogli le proprie intenzioni e che quanto dirà è una storia vera. Torniamo indietro nel tempo, a un giorno imprecisato della fine del 2005. Severo è un giovane pittore originario di Viadana, un piccolo paese della provincia mantovana, che vive con Anita.

Nel loro stesso palazzo, qualche piano più sotto, abita il padre di luiArmando, costretto su una sedia a rotelle e con il quale il figlio non comunica se non attraverso dei messaggi scritti perché non lo vede da anni. Severo ha perso la madre da piccolo e il rapporto con l’altro genitore non è stato semplice a causa di un’incapacità a comunicare, a instaurare un rapporto padre-figlio che consentisse a entrambi di rivestire ognuno il proprio ruolo naturalmente e non per obbligo.

L’altra figura simbolo per Severo è quella dell’uomo che diventerà il suo maestro, l’artista di fama mondiale Arsène Jamet, il quale non gli impartirà soltanto lezioni di pittura ma anche di vita. Arsène, infatti, con i suoi metodi anticonvenzionali, mette l’allievo a nudo e, compiendo questo procedimento su di lui, attua la medesima azione anche su sé stesso. È da qui che prende avvio la seconda parte del romanzo nella quale, con un altro salto indietro nel tempo, è presentato un Arsène bambino a Collobrières, un paese del sud della Francia. In queste pagine prende forma la sua infanzia segnata da un evento doloroso del quale il piccolo, e in seguito l’adulto, si incolpa arrivando a perdere la propria felicità che egli sostituisce con un cinismo esasperato ed esasperante. L’ultima parte torna al presente narrativo per poi concludersi in un finale compiuto, ma aperto a diverse riflessioni.

Nudi come siamo stati  di Ivano Porpora: un romanzo credibile e, per questo, potente

Ivano Porpora affronta in maniera approfondita, intensa e nient’affatto banale temi importanti. Quelli che colpiscono maggiormente producendo una duratura eco emotiva sono, senza alcun dubbio, quelli che sono alla base dello scandagliare l’animo umano che -come l’autore stesso richiama nel titolo- vengono e devono essere esternati nudi e crudi come sono stati e sono sentiti da ciascun personaggio per poter essere accettati, compresi e affrontati. Esponendo dolori, ricordi, rimpianti essi divengono reali agli occhi dei lettori che si trovano come catapultati a una mostra d’arte dove i quadri rappresentano ciascuno qualcosa. Un qualcosa facilmente riconoscibile perché non estraneo a ognuno di noi.

Tutto ciò fa di Nudi come siamo stati un romanzo evocativo e tangibile al tempo stesso da gustare senza fretta lasciandosi andare a una storia appassionante perché significativamente vera.

A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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