Fëdor Dostoevskij è stato un filosofo e scrittore russo, considerato una delle figure più rappresentative della letteratura e del pensiero ottocentesco. Nato a Mosca nel 1821, fu educato in un collegio di Tula per poi terminare gli studi di ingegneria a Pietroburgo. Ma è la scrittura il suo campo di interesse: Fëdor Dostoevskij fu un autore molto prolifico e scrisse un gran numero di opere apprezzate ancora oggi in tutto il mondo. L’anno 1848 simboleggia l’inizio di un periodo complesso nella vita dell’autore e le conseguenze che ne deriveranno influenzeranno il corso della sua vita e ispireranno molte delle sue opere. Dostoevskij comincia a frequentare il circolo socialista Petraševskij e successivamente, accusato di cospirazione, riesce a scampare alla pena di morte e viene condannato a quattro anni di lavori forzati in Siberia, un tema che l’autore tratterà spesso nelle sue opere successive.
Ma vediamo quali sono le opere di Fëdor Dostoevskij da leggere.
Delitto e Castigo: la più celebre tra le opere di Dostoevskij
Una delle opere di Dostoevskij più famose è Delitto e castigo, un’opera del 1866 ancora oggi di grandissima attualità che entusiasmò particolarmente il pubblicò dell’epoca rivoluzionando il panorama letterario ottocentesco.
Si racconta la storia del protagonista Raskol’nikov, uno studente di Pietroburgo, appena espulso dall’università. Fermamente marcato dall’idea di superuomo di Nietzsche, nel tentativo di dimostrare che nessuna legge è in grado di regolarlo in nome del principio di superiorità, progetta l’omicidio di una vecchia usuraia. Ma la vecchia usuraia non sarà l’unica vittima del giovane Raskol’nikov, ucciderà anche la sorella della stessa usuraia, una vittima non prevista, poiché sarebbe potuta essere una probabile testimone.
Il romanzo analizza la premeditazione dell’omicidio e le conseguenze psicologiche che esso ha avuto sul protagonista. L’opera infatti può anche essere considerata come un viaggio nell’interiorità del protagonista che affronta i demoni e gli interrogativi legati a ciò che ha commesso.
I fratelli Karamazov: la più complessa tra le opere di Dostoevskij
Un’altra delle opere di Dostoevskij si intitola I fratelli Karamazov. Quest’opera fu pubblicata a puntate su Il messaggero russo dal gennaio 1879 al novembre 1880 e ripercorre la storia dell’autocoscienza russa attraverso dei personaggi che riecheggiano le correnti del passato. Ci si addentra in dibattiti etici riguardanti Dio, la fede, il dubbio e la ragione relazionandoli alla Russia moderna. La trama narra delle vicende della famiglia Karamazov e in particolare del rapporto conflittuale tra i membri che ne fanno parte: tre fratelli molto diversi fra loro e un padre freddo e distante.
La complessità della trama e dei tremi trattati rendono questo romanzo uno tra le opere di Dostoevskij più riuscite.
L’idiota
È un’opera del 1869 che ruota attorno alla figura del principe Myskin, un uomo proveniente da un’altolocata famiglia nobiliare ormai decaduta. È un uomo buono e particolarmente ingenuo che appena tornato a Pietroburgo si innamora della bella Nastas’ja, una donna con un difficile e triste passato, e deve però contenderla con Rogozin, l’antagonista del romanzo, un uomo brillante ma particolarmente aggressivo. Con il suo arrivo a Pietroburgo, il principe Myskin conoscerà anche il generale Epančin e le sue figlie. L’opera in particolare segue le vicende amorose tra Myskin e Aglàja, una giovane donna dalla quale il principe è fortemente attratto. Nel romanzo ritroviamo i temi e i personaggi tipici delle opere di Dostoevskji, la costante ricerca della verità, il dilemma dell’esistenza e la visione cristiana della vita.
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