Orfani emozionali di Marta Krevsun | Recensione

Orfani emozionali. I bambini senza tempo è l’esordio letterario di Marta Krevsun, edito da Graus Edizioni per la collana Gli Specchi di Narciso. L’opera, un romanzo breve dall’atmosfera onirica, è un viaggio nell’interiorità dell’autrice, che incontra illustri personalità del passato.

La trama di Orfani emozionali 

Orfani emozionali. I bambini senza tempo è un libro che, pur breve, prende varie forme e apre a più settori del sapere.
Partendo dall’espressione “orfano emozionale”, l’autrice analizza il profilo di questi “bambini senza tempo”, anime pure e ipersensibili, capaci di esprimersi attraverso diverse espressioni artistiche.
Tanto talentuosi quanto incatenati da un senso di inadeguatezza, gli orfani emozionali sono piccoli geni che devono confrontarsi con una realtà spesso dura, brutale. Non vengono apprezzati, soprattutto nell’epoca della globalizzazione, dove regnano le dinamiche dei social e delle tecnologie e non si ha a cuore ciò che riguarda l’interiorità. L’empatia viene meno in questo mondo fatto di incertezze, reso ancora più crudele dalle guerre e dalle pandemie.
È proprio nel periodo della pandemia da Covid-19 che la protagonista, Marta, analizza sé stessa, studia, dipinge. Approfondisce la simbiosi con la sua anima. E grazie a questa ritrovata armonia, riesce a vivere un viaggio fantastico che le permette di incontrare grandi menti del passato.

È nel momento in cui Marta partecipa a una mostra interattiva su Claude Monet – presso la chiesa napoletana di San Potito – che, circondata dalle opere pittoriche dell’artista, proietta sé stessa in un’altra realtà, lontana dai turbamenti della contemporaneità.
Inizia il viaggio. Nel mondo senza tempo in cui Marta è catapultata, la accompagnano Claude Monet, Salvador Dalí, Albert Einstein, Sigmund Freud, Frida Kahlo, Walt Disney, Leonardo da Vinci e Nikola Tesla. Attraverso queste personalità, Marta comunica all’universo un messaggio positivo, di rinascita, di riscoperta di quei valori che sono immediati solo a chi sa cosa sia l’empatia, agli orfani emozionali. Sono loro il punto di partenza e d’arrivo di questo testo.

Orfani emozionali è un libro ricco di citazioni, domande al lettore e approfondimenti, che tocca varie tematiche: arte, cultura, scienza, filosofia, psicologia, storia.
La sensibilità dell’autrice traspare già dalla sua penna, elegante, semplice e fluida. Come la sua opera.

L’autrice

Marta Krevsun è nata a Lviv, in Ucraina, il 7 marzo 1989. All’età di sedici anni, si è trasferita a Napoli. È laureata in Ingegneria Biomedica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dal 2021 è pubblicista presso l’Ordine Nazionale dei Giornalisti. È un volto noto nelle TV campane e nazionali in qualità di giornalista. Amante dell’arte e del bello, sperimenta diverse espressioni artistiche.
È ideatrice del progetto NaturalMente per la cura integrativa e la prevenzione attraverso l’arte-terapia e lo sport. Tennista a livello agonistico, partecipa al noto evento nazionale Tennis & Friends. Attualmente frequenta il master in Counseling Funzionale presso la SEF (Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale) di Napoli.
Nel 2020, fonda il brand Marta Krevsun Design. Partecipa alla mostra Napoli Expò Art Polis 2021, diretta da Daniela Wollmann, nella sezione artisti visionari. Ottiene il Premio Internazionale CostieraArte 2021 per il contributo offerto alla collettività con l’impegno profuso nella cultura e nelle arti, il Premio Internazionale Spoleto ArtFestival Letteratura 2021 e il Premio Internazionale Comunicare l’Europa 2022 presso il Parlamento Europeo a Roma.

La presentazione

Orfani emozionali. I bambini senza tempo è stato presentato per la prima volta a Napoli, il 31 marzo 2022, presso la libreria La Feltrinelli di via dei Greci. Dopo i saluti di Ciro Cacciola, giornalista e direttore artistico della Graus Edizioni, l’autrice ha conversato con il dottor Guido De Sena, direttore della Robotic Academy Intuitive Naples, e il dottor Domenico Marotta, dottore in scienze e tecniche psicologiche.
Il dialogo ha suscitato grande curiosità nei presenti, che hanno mostrato il loro coinvolgimento attivo attraverso diverse domande. Ciò grazie all’ampia quantità di argomenti proposti nel testo, che offrono importanti spunti di riflessione.

Altri articoli da non perdere
La felicità domestica, un romanzo di Lev Tolstoj

Lev Tolstoj, scrittore russo, autore di numerosissimi racconti, scrisse vari romanzi e opere pedagogiche e filosofiche, ma sono due i romanzi che Scopri di più

Anne Et Anne, un libro di Frank Iodice | Recensione
Anne Et Anne, un libro di Frank Iodice | Recensione

Anne et Anne romanzo di Frank Iodice per l' associazione culturale "Articoli Liberi" Anne et Anne è un appassionante storia d’amore Scopri di più

Trilogia nera di Léo Malet | Recensione
trilogia nera

I romanzi La vita è uno schifo, Il sole non è per noi e Nodo alle budella, raccolti da Fazi Scopri di più

I soldati piangono di notte, Ana María Matute | Recensione
I soldati piangono di notte - Ana Maria Matute | Recensione

Dopo Ricordo di un’isola (Primera Memoria) del 1959 in cui i ricordi della guerra dal punto di vista di Matia, una giovane Scopri di più

Filosofia come arte di vivere, Federico Ferraguto Ι Recensione
Filosofia come arte di vivere

Filosofia come arte di vivere, dal trattato di materia omonima di Michel de Montaigne, è la recente pubblicazione della casa Scopri di più

Una ragazza lasciata a metà. L’intenso esordio di Eimear McBride
Una ragazza lasciata metà. L'intenso esordio di Eimear McBride

Vincitore di svariati premi tra i quali nel 2013 del Goldsmiths Prize, tra i migliori libri del 2014 per il Scopri di più

A proposito di Irene De Dominicis

Nata nel 1996, diplomata al liceo classico, laureata in Filologia Moderna alla Federico II. Appassionata di libri, editoria e scrittura creativa. Mi occupo di editing, correzioni di bozze e valutazioni editoriali. Scrivo, tentando di farlo per mestiere.

Vedi tutti gli articoli di Irene De Dominicis

Commenta