La trappola. Diario d’Italia 1968-69 è un libro di Paolo Grugni, edito da Laurana Editore.
L’autore nasce a Milano nel 1962 e ha pubblicato tanti romanzi, tra i quali, Let it be (Laurana 2017), Mondoserpente (Mondadori 2010), Aiutami (Barbera 2008), L’odore acido di quei giorni (Laurana 2011), Pura razza bastarda (Laurana 2018).
La trappola. Diario d’Italia 1968-69. Trama
Gli anni della passione politica, delle lotte e delle speranze, ma anche la devastante bomba piazzata a Piazza Fontana a Milano, una serie di eventi che decretano un nuovo inizio.
In una Milano segnata da un evidente cambiamento e dal tramonto definitivo della Ligera, la mala autoctona e romantica, il commissario Malfatti – ex partigiano e comunista – riallaccia i fili dell’infiltrazione mafiosa già emersi in Pura Razza Bastarda. Le indagini si intrecciano con le trame oscure che precedono e seguono l’ordigno esploso nella Banca Nazionale dell’Agricoltura.
Molti sono gli interrogativi su quegli anni e su quell’attentato e che trovano nuove sconvolgenti risposte.
Paolo Grugni, La trappola. Diario d’Italia 1968-69. Recensione
Il libro è estremamente interessante; la narrazione si concentra su quelle che sono diventate agghiaccianti verità, grazie alle quali sono state ricostruite gli eventi a cavallo tra il 1968 e il 1969.
Le storie che l’autore affida al commissario Malfatti sono stratificate, seppur collegate tra loro e diventano sempre più ingarbugliate, mentre ricostruiscono i pezzi propri della memoria storica del nostro Paese. Tanti i personaggi con cui s’interfaccia il lettore, ovviamente tutti di fantasia, ma non per questo poco importanti; ognuno di loro contribuisce a raccontare verità venute a galla nel corso degli anni.
Per scrivere La trappola, l’autore Paolo Grugni legge documenti inediti, dai quali probabilmente attinge molto di quanto si legge all’interno del libro. Tutto ciò che può contribuire a dare voce a quanto è accaduto negli anni passati, un garbuglio di vicende politiche e sociali che hanno contraddistinto la quotidianità italiana.
Ne La trappola “riemergono”, descritti nei minimi dettagli, fatti di cronaca e politici ma anche gli intrecci tra questura, personaggi della CIA e politici che hanno creato il passato storico cui oggi spesso facciamo riferimento.
La strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 rappresenta il fulcro della narrazione, madre di tutte le stragi, ma anche l’inizio formale della strategia della tensione, della paura, oltre ad essere un messaggio per un destinatario preciso, che diventerà protagonista della vita politica italiana.
La cosiddetta strategia della tensione s’intreccia alle vicende quotidiane del commissario Sergio Malfatti protagonista della narrazione, un dettaglio importante che contribuisce a semplificare la lettura del libro, costituito da ben 750 pagine.
A questo aspetto si ricollega un altro elemento da non sottovalutare; l’autore de La trappola si rifà ad uno stile limpido e chiaro, caratterizzato da una scrittura altrettanto tale, che agevola il lettore, pagina dopo pagina, senza mai confondere e rendendo viva la memoria di quanto è accaduto in Italia.
La trappola. Diario d’Italia 1968-69 è un libro che offre una riflessione critica sui cosiddetti “anni scuri” del nostro Paese, invitando a non dimenticare quanto è avvenuto.
Immagine in evidenza: Lauretana Editore