Jirō Taniguchi: 3 opere per approcciare l’autore

Jirō Taniguchi: 3 opere per approcciare l'autore

Jirō Taniguchi (14 agosto 1947 – 11 febbraio 2017) è stato sicuramente uno degli autori di manga più rappresentativi di sempre, producendo opere caratterizzate da uno stile ed una poetica uniche, influenzate dal fumetto occidentale (Taniguchi ha riscosso in Europa un grande successo, dove la notizia della sua scomparsa ha avuto più risonanza che in Giappone) ma conservando una sensibilità e un modo di raccontare le emozioni tipicamente giapponese. La poeticità delle storie è ben accompagnata da uno stile di disegno semplice e pulito, che senza troppi fronzoli riesce a trasmettere in modo diretto e autentico le emozioni espresse.

Vediamo quindi tre opere per approcciare l’autore.

1) Quartieri lontani

Pubblicato nel 1998 in Giappone, Quartieri Lontani è una delle opere di Taniguchi più conosciute, insieme a L’uomo che cammina e Gourmet. Il protagonista Hiroshi, un impiegato di 48 anni che si trova in una fase di smarrimento personale, a causa di un errore prende un treno diretto alla sua città natale che rievoca in lui ricordi nostalgici. Durante la visita alla tomba della madre Hiroshi si ritrova catapultato nel passato, ritrovandosi nei panni del sé stesso quattordicenne. Nel corpo di un ragazzino ma con la mente di un adulto, Hiroshi si ritrova a rivivere una parte della sua adolescenza, potendo quindi valutare sotto un punto di vista differente alcune situazioni familiari che all’epoca non gli erano comprensibili e permettendogli di ragionare sulla sua vita da adulto.

2) L’uomo che cammina

Caratterizzata dall’assenza quasi totale di dialoghi, L’uomo che cammina, pubblicato in Giappone nel 1990, ci proietta in un Giappone rurale lontano dal caos delle metropoli, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e dove si percepisce un’atmosfera a tratti magica e nostalgica. L’opera segue il protagonista nelle sue lunghe e lente passeggiate, invitando anche il lettore a rallentare e a respirare, godendosi tutte le parti del viaggio, anche quelle a prima vista più insignificanti – una zona di un quartiere dove siamo soliti passare che non avevamo mai notato, le attività giornaliere dei passanti, l’inconsueta visione della città deserta di notte illuminata dalle luci delle case e dalle stelle – in netta controtendenza quindi con il carattere frenetico della società moderna, in particolare di quella nipponica.

3) L’olmo e altri racconti

L’olmo e altri racconti è una raccolta di racconti illustrati da Jirō Taniguchi ed estratti dall’opera Gente di Ryuichiro Utsumi, pubblicato in Giappone nel 1983. Le brevi storie aprono una finestra su episodi della quotidianità di persone comuni, permettendoci di vivere parti della loro vita e di provare le loro stesse emozioni e sensazioni: l’attaccamento verso un vecchio olmo piantato nel proprio giardino che rischia di essere abbattuto, la preoccupazione di una coppia di nonni per la nipotina, il dolore per la perdita di un figlio, l’affetto per un familiare.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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