Rossella Montemurro presenta Calci e pugni sul tetto del mondo

Rossella Montemurro

È stato pubblicato lo scorso febbraio, per conto di Altrimedia Edizioni, “Calci e pugni sul tetto del mondo. Biagio Tralli, Identikit di un campione”, un libro che racconta la storia del campione materano di kickboxing Biagio Tralli, a cura della giornalista Rossella Montemurro.

Biagio Tralli: l’identikit di un campione                             

Esistono storie che vale la pena raccontare e diffondere. A Rossella Montemurro va il merito di avercene fatta conoscere una, semplice ma straordinaria: quella di un ragazzino che tirava calci e pugni su un ring improvvisato nel cortile di casa divenuto, dopo anni di sacrifici, un campione di kickboxing e che oggi dirige la Nazionale.

“Con gli amichetti allestiva il ring conficcando paletti nel terreno, i bidoni diventavano i sacchi. Era un gioco ma aveva tutte le premesse del futuro di Biagio sui ring più prestigiosi”.

Biagio Tralli è di fatto una leggenda della kickboxing, ma ha dovuto faticare non poco per diventarlo. In questo libro a lui dedicato, il campione materano si mette a nudo raccontando non solo i momenti d’oro della sua carriera – gli obiettivi raggiunti, le medaglie appese al collo e le coppe sollevate in aria dopo aver trionfato in un incontro -, ma tutto quello che c’è dietro il raggiungimento di un sogno, dunque i sacrifici, le rinunce e gli immancabili momenti di scoramento. Una storia di vita e di sport, di un uomo tenace e determinato.

La testardaggine di Tralli e la convinzione di poter realizzare il suo sogno sono state più forti di tutto, dei pareri contrari dei familiari e degli amici più cari, dei sacrifici e degli ostacoli incontrati lungo il suo percorso. A chi tentava di fargli cambiare idea, di scoraggiarlo, Biagio ha risposto con i fatti, dimostrando che quel sogno non era impossibile da raggiungere, come volevano fargli credere.

“Biagio ha sempre avuto le idee chiare: indossare le fasce, i guantoni, salire sul ring. E vincere tutto. La passione di Biagio Tralli è nata per gioco. L’amore per il ring lui lo prova da sempre. Un amore forte, viscerale che ha saputo resistere alle critiche di quanti hanno provato a fargli cambiare idea, hanno tentato di incanalarlo verso un futuro tranquillo: un posto fisso, una famiglia…”

Certo, però, per far sì che quel sogno divenisse realtà c’è voluta un’immensa forza di volontà e tanti sacrifici. Probabilmente non tutti al posto di Tralli avrebbero avuto la sua stessa caparbietà.

Materano, classe 1976, Biagio inizia a praticare kickboxing nel 1988, all’età di 12 anni, quando con gli amici si iscrive in una palestra del suo quartiere. Tuttavia il sogno di diventare un campione si fa prepotente solo un anno dopo, quando Donato Milano, attuale presidente della Federazione italiana kickboxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe e Sambo, nonchè per 16 anni allenatore della Nazionale Italiana, tiene uno stage proprio in quella palestra di Matera. Per quel ragazzino tredicenne, audace e incosciente, inizia così un lungo percorso in salita per raggiungere il tetto del mondo. Nel 1989, pur di essere allenato dal coach Milano, che aveva una palestra a Gioia del Colle (BA), Biagio decide di fare a giorni alterni 80 chilometri in Vespa per raggiungerlo. Comincia ad allenarsi di nascosto. I genitori sono infatti convinti che il figlio stesse continuando a frequentare la palestra a Matera, ignari dei faticosi allenamenti del figlio.

“Mia madre era completamente all’oscuro, pensava che frequentassi la palestra in via Collodi. I miei lo hanno saputo quando sono diventato grande. Si sono arrabbiati, come si sarebbe arrabbiato qualsiasi genitore. Raggiungevo Gioia del Colle con il motorino, con gli amici e i mezzi di fortuna. Avevo 14 anni, avevo una Vespetta e facevo su e giù. Oggi, ripensandoci, da padre, ammetto di essere stato proprio un incosciente. All’epoca c’era il boom dei salottifici e quella strada era trafficatissima. C’erano sempre tir, era molto molto pericolosa. Ho viaggiato con qualsiasi condizioni meteo, anche sotto l’acqua e la neve fin quando non ho preso la patente”.

La storia di questo campione costituisce una vera e propria lezione di vita; ci insegna che quando si crede fermamente in un sogno non resta altro da fare che tentare di realizzarlo con tutte le proprie forze, oltre a restituirci un esempio di lealtà, rispetto e coraggio, un modello da seguire per tanti ragazzi.

Tralli, grazie al quale Matera è stata Capitale Mondiale della kickboxing, ha una palestra, la Dynamic Center, che forma continuamente campioni, ai quali insegna fin da piccoli (si può iniziare a praticare questo sport già a cinque anni) non soltanto la kickboxing, ma prima di tutto a mantenere un comportamento corretto con il prossimo.

Una storia semplice a cura di Rossella Montemurro

Una storia semplice e immediata non poteva che essere raccontata in modo semplice e diretto. Uno stile, quello scelto dall’autrice, che permette di entrare subito nel vivo della storia e coglierne i passaggi più importanti. Rossella Montemurro ha scelto di suddividere il suo libro in quattro capitoli: “Identikit di un campione”, “Sul ring”, “L’album dei ricordi” e “Nel cuore della kickboxing”, corredati da un archivio fotografico che illustra i momenti più importanti della carriera agonistica del campione materano. La prefazione del testo è a cura del presidente FIKBMS Donato Milano. La copertina è invece stata ideata da Enzo Epifania e realizzata da Diotima con foto firmate da Michele Morelli.

Un libro consigliato non solo agli appassionati di questo sport e a quanti praticano la kick, ma a tutti coloro che inseguono un sogno.

Chi è Rossella Montemurro

Rossella Montemurro è una giornalista professionista materana. Ha lavorato per Il Quotidiano della Basilicata  -occupandosi dei settori “Cronaca” e “Cultura” -, Il Mattino di Foggia, Il Mattino di Puglia e Basilicata, il Roma e con la testata giornalistica online www.ilmiotg.it. Ha collaborato con l’emittente televisiva “Antenna Sud”. Attualmente dirige la testata giornalistica online www.tuttoh24.info.
Nel 2004 ha pubblicato per Ediesse Edizioni “I giorni di Scanzano”. Il volume, nel 2005, ha ricevuto la segnalazione della Giuria del Premio letterario Basilicata. Nel 2010 ha pubblicato per BMG Editrice “Carabinieri a Matera. Tradizione e modernità al servizio dei cittadini”. La pubblicazione è stata autorizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

[fonte foto: profilo facebook autrice]

A proposito di Antonella Sica

Napoletana, laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. Giornalista pubblicista; appassionata di musica, sport, attualità, comunicazione. Ama scrivere, fotografare, creare lavorando all'uncinetto e a punto croce. Realizza bijoux a crochet utilizzando anche materiale di riciclo.

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