Superficie di Diego de Silva, un esercizio di stile

Superficie di Diego de Silva, un esercizio di stile

Da pochissimo è uscito nelle librerie Superficie di Diego de Silva (edito da Einaudi), l’ultimo libro dello scrittore napoletano. Questi è conosciuto soprattutto per aver ideato l’esilarante Vincenzo Malinconico, avvocato squattrinato e protagonista di molti suoi libri.

Superficie è un libro sui generis: una sorta di raccolta cervellotica di frasi intrise di luoghi comuni, i classici discorsi che si fanno quando si aspetta in fila alla posta o quando si parla del famoso “del più e del meno”. Una sorta di esercizio di stile che rievoca scrittori quali Raymond Queneau (“Esercizi di stile”, Einaudi, 1983) o addirittura Italo Calvino (“Se una notte d’inverno un viaggiatore”, Einaudi, 1979).

Lo scrittore si diverte a discutere di un argomento, lasciarlo per qualche riga e riprenderlo successivamente. Una sorta di gioco, fatto di riflessioni e battute, spesso surreali che a volte divertono il lettore, altre lo stancano, producendo corti circuiti mentali. Superficie di Diego de Silva è una sorta di raccolta di freddure, in pieno stile Groucho Marx o se si vuole fare un parallelo cinematografico, Woody Allen.

Se inizi a leggerlo, vai avanti, sperando che tutte queste frasi portino a qualcosa, magari ad una storia-almeno ad un racconto-ma il fine è insito proprio nei luoghi comuni descritti.

“Uno dei pochi cornetti che mangio senza senso di colpa è quello che segue un prelievo di sangue. Il selfie è un trucco in senso cosmetico. Ho provato con un bicchiere di vino e un panino ma la felicità non è venuta” o anche “Non sono razzista, sono intollerante al Ph dei ghanesi” e “Le belle persone non cambiano il mondo, però gli fanno fare delle figure di merda”.

Sicuramente de Silva nelle sue opere non annoia mai: non si fossilizza con un solo personaggio (che potrebbe essere rappresentato da Vincenzo Malinconico protagonista di vari libri a partire da “Non avevo capito niente”) né su un solo tema (libri come “Certi bambini” trattano tematiche sociali di spessore e hanno ben poco di umoristico) ma, nelle sue opere, lo scrittore affronta varie tematiche che conducono tutte ad una riflessione sulla condizione sociale contemporanea, fatta di precarietà e di superficialità dilaganti.

Superficie di Diego de Silva e altre opere dello scrittore

Diego de Silva, intervistato anche da Eroica Fenice, è autore di vari libri di successo, quali “Certi bambini”(2001) che ha vinto il premio Campiello selezione Giuria dei Letterati e dal quale è stato tratto il film omonimo di Andrea e Antonio Frazzi (2004), “Non avevo capito niente” (2007), con il sequel esilarante “Mia suocera beve” (2010) e i meno entusiasmanti “Sono contrario alle emozioni” (2011)  e “Arrangiati, Malinconico!” (2013). I libri più recenti sono “Divorziare con stile” (Einaudi, 2017) e ” Terapia di coppia per amanti “(2015).

 

Altri articoli da non perdere
Cleopatra e Frankenstein di Coco Mellors | Recensione
Cleopatra e Frankenstein di Coco Mellors | Recensione

Cleopatra e Frankenstein è il romanzo di esordio di Coco Mellors, pubblicato in Italia da Einaudi nel 2023 e attualmente in Scopri di più

Consigli di lettura, parole chiave: introspezione, libertà e consapevolezza
consigli di lettura

Consigli di lettura, qualche informazione per una scelta (probabilmente) più consapevole del prossimo compagno di viaggio La lettura è una Scopri di più

Aimee Bender e L’inconfondibile tristezza della torta al limone
Aimee Bender e L'inconfondibile tristezza della torta al limone

L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender, edito per la prima volta nel 2012 e ristampato nel 2018 Scopri di più

Eliodoro, di Mario Fresa | Recensione
Eliodoro di Mario Fresa: recensione

Fallone editore ha da poco pubblicato "Eliodoro" (collana "Gli specchi mercuriali") dello scrittore salernitano Mario Fresa. Mario Fresa ha collaborato Scopri di più

Ammetto solo di essere nata: l’intervista a Rossella D’Agostino
Ammetto solo di essere nata

Rossella D'Agostino, nella vita interior design, ama scrivere e Ammetto solo di essere nata è il suo primo libro pubblicato Scopri di più

Il Blu delle rose, la favola distopica di Tony Laudadio
il blu delle rose

Recensione del libro Il blu delle rose, di Tony Laudadio edito da NNeditore. Un romanzo straordinario che affaccia su un Scopri di più

A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

Vedi tutti gli articoli di Rita Giordano

Commenta