Canzoni di Laura Pausini: 4 dei suoi successi più belli

Canzoni di Laura Pausini: 4 dei suoi successi più belli

Laura Pausini è una cantante italiana della musica pop, classe 1974, tra le più importanti e di talento che il nostro Paese possa vantare anche all’estero. A partire dalla vittoria del Festival di Sanremo nel 1993, la cantante romagnola ha cominciato la sua scalata nel mondo della musica, pubblicando circa 20 album discografici e portando la sua inconfondibile voce a dei livelli inimmaginabili. La stragrande maggioranza delle canzoni di Laura Pausini sono entrate ufficialmente nella storia della musica italiana e di quella internazionale, alcune delle quali tuttora continuano ad essere bellissime melodie che accompagnano la vita di molte persone.

In questo articolo viene stilata una breve classifica delle 4 canzoni di Laura Pausini che più ne hanno decretato il suo successo. Scopriamo insieme quali sono:

1. La solitudine

Indubbiamente la canzone eterna tra tutte le canzoni di Laura Pausini è La solitudine, un brano del 1993 che ha portato la cantante alla vittoria del Festival di Sanremo. La canzone ha ottenuto una grande fama non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Infatti, dopo appena un anno dal suo rilascio, venne presentata anche nella versione spagnola (La soledad) e in quella inglese (Loneliness). In questo brano, dalle note musicali coinvolgenti, si racconta l’amore di una ragazza adolescente per il suo fidanzatino Marco, il quale si è trasferito da poco in un’altra città per motivi familiari. La giovane mostra nel corso di tutto il brano la solitudine che prova per l’assenza di questo ragazzo e ribadisce quanto sia difficile e insignificante andare avanti nella sua quotidianità senza di lui. La canzone è in realtà un riferimento diretto alla vita di Laura Pausini di quel preciso momento, poiché, così come ha ribadito più volte la stessa cantante, anche lei aveva all’epoca un fidanzatino di nome Marco ed era solita fare le cose che vengono raccontate nel brano.

2. Strani amori

Un’altra delle canzoni di Laura Pausini che è rimasta nel cuore di tanti è Strani amori del 1994, con la quale la cantante ha nuovamente partecipato al Festival di Sanremo aggiudicandosi il 3° posto in classifica. Anche in questo caso il brano ha conosciuto una certa fortuna all’estero, ed è stato ugualmente tradotto in spagnolo come Amores extraños. Qui si racconta una storia d’amore tormentata e non del tutto convenzionale che porta i diretti interessati ad uno stato continuo di sofferenza e dolore. Nonostante la certezza delle bugie e delle promesse infrante, entrambi riconoscono che non solo gli amori strani sono da biasimare ma anche loro stessi: dunque, invita ad una riflessione profonda sul ruolo che ognuno svolge nella relazione amorosa. Tuttavia, questi amori strani portano alla crescita personale e alla felicità perché, sebbene essi possano apparire non del tutto chiari e arrecare un turbamento emotivo, diventano una parte importante di coloro che li hanno vissuti in prima persona.

3. Le cose che vivi

Nel vasto panorama delle canzoni di Laura Pausini c’è Le cose che vivi del 1996, un dolce brano che affronta il tema dell’amicizia e l’importanza che questa ha nella vita di ogni essere umano. Si racconta di un profondo legame tra due persone e di come, grazie alla forza del bene reciproco, esso sia in grado di superare la distanza e il tempo. Dall’inizio fino alla fine viene sottolineato il modo in cui l’amicizia porta due persone a condividere momenti unici e irripetibili, che possono addirittura oltrepassare i confini stessi della realtà. L’amicizia, quando è speciale, fa sì che tutto ciò che ci circonda acquisti una traiettoria diversa e che qualsiasi cosa ci accada non sarà mai troppo grande da separare due persone che si vogliono veramente bene.

4. Invece no

Molto più recente rispetto alle precedenti è la canzone Invece no, probabilmente tra le canzoni di Laura Pausini più toccanti e riflessive, rilasciata nel 2008. Questo brano affronta il tema della nostalgia e del rimpianto per situazioni che non potranno mai più ritornare, a causa dello scorrere inesorabile del tempo. Sin dall’inizio si capisce che la persona di cui si parla non fa più parte della vita della cantante, oppure che è da poco volata via (la stessa Laura Pausini ha dichiarato che il testo trae ispirazione dalla morte di sua nonna). Infatti, nel ritornello viene espressa tutta la frustrazione e il rimorso della cantante per non aver avuto abbastanza tempo di spiegare o chiedere alla diretta interessata se le avesse dato abbastanza amore. Crogiolandosi nella rabbia e nella frustrazione del presente, rimane però vivo in lei il desiderio di una seconda possibilità per poter dire tutto ciò che non ha avuto il tempo di dirle in passato.

Fonte immagine in evidenza: Copertina ufficiale album Anime Parallele di Laura Pausini 

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A proposito di Alessia Galante

Studentessa presso l'Università "L'Orientale" di Napoli

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