L’Eurovision Song Contest è l’evento non sportivo più seguito al mondo, una competizione capace di lanciare carriere internazionali e unire nazioni attraverso la musica. Nato sul modello del Festival di Sanremo con lo scopo di unire l’Europa dopo la Seconda guerra mondiale, è diventato un palcoscenico globale. La 67ª edizione, svoltasi nel Regno Unito per conto dell’Ucraina vincitrice, ha confermato il suo enorme impatto culturale. In questo articolo riscopriremo 6 delle canzoni più belle e significative che sono state presentate all’Eurovision Song Contest e che vengono cantate ancora oggi.
Indice dei contenuti
- Le canzoni iconiche dell’Eurovision: una sintesi
- Waterloo – ABBA (1974)
- Nel blu dipinto di blu – Domenico Modugno (1958)
- Fairytale – Alexander Rybak (2009)
- Euphoria – Loreen (2012)
- Zitti e buoni – Måneskin (2021)
- Think About Things – Daði og Gagnamagnið (2020)
- L’impatto dell’Eurovision sulla carriera degli artisti
Le canzoni iconiche dell’Eurovision: una sintesi
| Canzone (Artista, Anno) | Perché è passata alla storia |
|---|---|
| Waterloo (ABBA, 1974) | Ha lanciato la carriera globale degli ABBA, diventando una delle hit più famose di sempre. |
| Nel blu dipinto di blu (Domenico Modugno, 1958) | Pur non vincendo, ha reso una canzone italiana un’icona mondiale. |
| Fairytale (Alexander Rybak, 2009) | Ha stabilito il record per il maggior distacco di punti e ha avuto una grande viralità. |
| Euphoria (Loreen, 2012) | È considerata una delle canzoni vincitrici più amate e ha reso Loreen un’icona del contest. |
| Zitti e buoni (Måneskin, 2021) | Ha riportato la vittoria in Italia dopo 31 anni, lanciando i Måneskin come rock band di fama mondiale. |
| Think About Things (Daði og Gagnamagnið, 2020) | È diventata un successo virale nonostante la cancellazione del concorso, simbolo di quell’edizione mai disputata. |
Waterloo – ABBA (1974)
Dalla loro vittoria nel 1974 con l’iconica Waterloo, gli ABBA hanno conosciuto un successo planetario. La canzone superò facilmente le qualificazioni in Svezia, per poi vincere la competizione con un distacco di sei punti dalla nostra Gigliola Cinquetti (che aveva già vinto per l’Italia nel 1964 con “Non ho l’età”) e la sua Sì. Il testo usa la sconfitta di Napoleone come metafora di una resa in amore. Fu una delle prime canzoni non in lingua madre a vincere il concorso, aprendo una nuova era per il festival.
Nel blu dipinto di blu – Domenico Modugno (1958)
Una delle canzoni italiane più famose al mondo, Nel blu dipinto di blu, ha avuto tra i suoi primi palcoscenici proprio l’Eurovision. Dopo aver vinto Sanremo nel 1958, il brano (noto come Volare) rappresentò l’Italia, classificandosi al terzo posto. Non ottenne la vittoria, ma grazie a questa partecipazione Domenico Modugno divenne una star internazionale, dimostrando che non serve vincere per entrare nella storia del contest.
Fairytale – Alexander Rybak (2009)
Vincitore dell’Eurovision 2009, il brano Fairytale fu scritto e interpretato dal violinista Alexander Rybak per la Norvegia. La canzone, che combina pop e folk, vinse con 169 punti di distacco dal secondo posto, segnando il record per il maggior margine di vittoria. Grazie alla sua melodia contagiosa, gode ancora oggi di notevole popolarità, specialmente su piattaforme come TikTok.
Euphoria – Loreen (2012)
Rappresentante della Svezia nel 2012, Euphoria di Loreen è considerata dai fan una delle canzoni vincitrici più iconiche e amate di sempre. Dopo la vittoria, il brano divenne una hit in tutta Europa. Loreen è tornata a vincere nel 2023 con “Tattoo”, diventando la prima donna nella storia a vincere l’Eurovision Song Contest per due volte, un record che consolida il suo status di leggenda del festival.
Zitti e buoni – Måneskin (2021)
La vittoria dei Måneskin con “Zitti e buoni” ha segnato un momento storico per l’Italia, riportando il trofeo nel nostro paese dopo 31 anni (l’ultima vittoria fu di Toto Cutugno nel 1990). Il trionfo della rock band romana ha dato il via a un successo globale senza precedenti per un artista italiano recente, trasformandoli in una delle band più famose al mondo e portando l’edizione 2022 del contest a Torino.
Think About Things – Daði og Gagnamagnið (2020)
La canzone del gruppo islandese fu scelta per l’Eurovision 2020, edizione cancellata a causa della pandemia. Nonostante ciò, Think About Things divenne un fenomeno virale, amata dai fan e considerata la “vincitrice morale” di quell’anno. Il suo successo dimostra come una canzone possa entrare nella storia del contest anche senza aver mai gareggiato ufficialmente. Il gruppo ha poi partecipato nel 2021, arrivando al quarto posto.
L’impatto dell’Eurovision sulla carriera degli artisti
L’Eurovision Song Contest è molto più di una semplice gara canora; è un trampolino di lancio capace di trasformare artisti in star internazionali. Come dimostra il sito ufficiale eurovision.tv, la storia del festival è costellata di successi. La vittoria degli ABBA nel 1974 ha dato il via a una delle carriere più sfolgoranti nella storia della musica pop. Più recentemente, il trionfo dei Måneskin nel 2021 li ha proiettati dalle scene italiane ai palchi più importanti del mondo, facendoli diventare un fenomeno globale. Questo dimostra il potere unico del contest nel catturare l’attenzione di un pubblico vastissimo e nel creare icone musicali durature.
Fonte dell’immagine: pagina ufficiale dell’Eurovision Song Contest su Twitter.
Articolo aggiornato il: 28/09/2025

