Eurovision Song Contest: le 5 canzoni più belle

Eurovision Song Contest: le 5 canzoni più belle

L’Eurovision Song Contest è tornato per la sua 67esima edizione! Dopo più di 20 anni, l’annuale concorso canoro si svolge nuovamente nel Regno Unito presso la Liverpool Arena; l’Ucraina, vincitrice della scorsa edizione, nonostante di diritto sia designata ad ospitare la competizione, di fatto non può farlo a causa dell’invasione russa del territorio ucraino.

Nato sul modello del Festival di Sanremo, scopo originale dell’Eurovision Song Contest era quello di unire e coinvolgere le diverse nazioni europee a seguito della Seconda guerra mondiale. Con il passare degli anni, il programma ha acquisito sempre più fama e riconoscimento anche all’estero, diventando l’evento non sportivo più seguito al mondo.

In questo articolo andremo a scoprire 5 delle canzoni più belle dell’Eurovision Song Contest, ricordate e cantate ancora oggi!

  1. Waterloo – ABBA

Dalla loro vittoria nel 1974 con l’iconica Waterloo e a soli 4 anni dalla loro formazione, gli ABBA hanno conosciuto sempre più successo e popolarità a livello mondiale. La canzone fu scritta proprio in prospettiva dell’Eurovision Song Contest, e riuscì a superare facilmente le qualificazioni in Svezia, per poi vincere la competizione con un distacco di sei punti dalla nostra Gigliola Cinquetti, rappresentante dell’Italia con la sua . Nonostante il palese riferimento alla città della sconfitta più celebre di Napoleone, quest’evento è usato come similitudine per raccontare di una ragazza che si “arrende”, proprio come fece lui (anche se, tecnicamente, Napoleone si arrese a Rochefort), ammettendo il suo amore per un ragazzo. Vi sono versioni del brano in tedesco e francese; fu inoltre la prima canzone in una lingua diversa da quella del Paese di provenienza degli artisti a vincere la competizione.

  1. Nel blu dipinto di blu – Domenico Modugno

Una delle canzoni italiane più famose al mondo ha tra i primi palcoscenici proprio quello del famoso contest europeo. Dopo la vittoria del Festival di Sanremo 1958, il brano (conosciuto anche comunemente come Volare) ha rappresentato l’Italia lo stesso anno per l’Eurovision Song Contest ad Hilversum (Paesi Bassi), classificandosi al terzo posto. Non avrà ottenuto la vittoria ma, proprio grazie a questa partecipazione, Domenico Modugno arrivò a farsi conoscere anche all’estero. In una delle edizioni più recenti (quella del 2018, a Lisbona), che ebbe come nostri rappresentanti Ermal Meta e Fabrizio Moro, quest’ultimo approfittò di un momento della diretta per rendere omaggio a Domenico Modugno, coinvolgendo l’intero pubblico dell’arena in un coro della celebre canzone, a testimonianza del fatto che, nonostante siano passati più di 50 anni dalla partecipazione all’Eurovision, Volare continua a confermarsi come una delle canzoni più gradite ed iconiche tra quelle presentate al contest.

  1. Fairytale – Alexander Rybak

Vincitore dell’Eurovision Song Contest 2009, il brano fu scritto, cantato e suonato al violino da Alexander Rybak, rappresentante per la Norvegia nel 2009 all’edizione di Mosca. Fairytale tratta la storia dell’ex fidanzata di Rybak, da lui conosciuta in conservatorio, e si ispira all’Hulder, una creatura del folklore scandinavo che attira gli uomini a lei, maledicendoli a vita. Dopo la vittoria al Melodi Grand Prix (selezione norvegese per l’Eurovision), Alexander Rybak ebbe il diritto di rappresentare il Paese in gara, vincendo con 169 punti di distanza dal secondo posto (ottenuto da Yohanna per l’Islanda), segnando così il record per il maggior distacco. Il brano ha la particolarità di combinare i generi pop e folk; gode ancora oggi di notevole popolarità, venendo utilizzata per diversi video su TikTok, piattaforma grazie alla quale, a distanza di quasi 15 anni dal suo debutto sul palcoscenico eurovisivo, continua ad essere ancora molto ascoltata.

  1. Euphoria – Loreen

Rappresentante per la Svezia in gara nel 2012 a Baku (Azerbaigian), il brano fu composto appositamente per il Melodifestivalen, festival musicale svedese nonché selezione nazionale per l’Eurovision. Loreen è attualmente l’artista ad aver ricevuto per il maggior numero di volte i famosi “douze points” (12 punti, punteggio massimo assegnato dalle giurie di ogni Paese partecipante). A seguito della sua vittoria, la canzone arrivò a vendere oltre 180’000 copie e divenne una vera e propria hit in tutta Europa. Vi sono svariate cover del brano, riconosciuto dai fan come uno dei più iconici del programma stesso. Memorabile fu inoltre la stessa performance di Loreen: a seguito della sua esibizione, oltre alle diverse parodie vi sono anche dei riferimenti nelle edizioni successive del programma: nel 2016 a Stoccolma, durante la performance dei due presentatori svedesi (uno dei quali fu il vincitore dell’anno prima) del brano Love, Love, Peace, Peace, si può notare un ballerino vestito proprio come la cantante durante l’esibizione di Euphoria, che attraversa il palco; nel 2018 a Lisbona, durante un interval act, una delle presentatrici si travestì anch’ella da Loreen. Nonostante la popolarità ottenuta, negli anni successivi la cantante ha tentato nuovamente di qualificarsi all’Eurovision Song Contest, ma senza riuscire a vincere; questo proprio fino al 2023, anno in cui Loreen ottiene la vittoria al Melodifestivalen, guadagnando di diritto anche l’opportunità di rappresentare nuovamente la Svezia a Liverpool.

  1. Think About Things – Daði og Gagnamagnið

La canzone del gruppo islandese fu scelta per rappresentare il proprio Paese all’Eurovision Song Contest a Rotterdam nel 2020, primo ed unico anno in cui cancellarono l’edizione del programma a causa della pandemia COVID-19. I Daði og Gagnamagnið non riuscirono quindi a portare il brano in gara, ma questo divenne parecchio popolare tra i fan (risultando tra i favoriti di quell’anno, quindi potenzialmente vincitore). Vi sono in realtà due versioni della canzone: una in lingua islandese (che prende il nome del gruppo, Gagnamagnið), che parla di una band che viene dallo spazio e dal futuro per salvare il mondo con i propri balli; la versione in lingua inglese, considerata dal frontman del gruppo (Daði) quella originale, parla della figlia di quest’ultimo, nata da pochi anni. Dopo la vittoria del brano alla selezione islandese Söngvakeppnin, il loro ballo divenne virale sui social, avviando un vero e proprio trend anche durante il periodo di quarantena. Il giorno prima della messa in onda di Eurovision: Europe Shine a Light (programma creato per sostituire l’edizione cancellata della competizione), sul canale YouTube di Daði è stato caricato un video di Think About Things con delle cover dei fan che replicano l’iconico ballo, rendendo celebre il brano nonostante la mancata esibizione in gara. Fortunatamente, i Gagnamagnið riuscirono a partecipare per l’edizione 2021 (sempre a Rotterdam) con la loro 10 Years, classificandosi al quarto posto.

Fonte dell’immagine: pagina ufficiale dell’Eurovision Song Contest su Twitter.

A proposito di Rebecca Siena

Studentessa di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". Nel tempo libero mi piace scrivere, giocare ai videogiochi, ascoltare musica e sperimentare in cucina.

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