I Lolli: Disco Summer Night, l’inno pop alla gioia estiva | Intervista

I Lolli: Disco Summer Night, l'inno pop alla gioia estiva | Intervista

Nato un po’ per scherzo, Disco Summer Night, singolo firmato I Lolli, è dotato di tutte le caratteristiche necessarie per diventare il tormentone ideale di un’estate ancora priva di vere hit. In rotazione radiofonica dall’11 luglio 2025, ma disponibile su tutte le piattaforme digitali già dal 27 giugno, Disco Summer Night nasce con l’intento di ironizzare sui classici tormentoni estivi. Eppure, nonostante il palpabile sarcasmo, il singolo risulta fresco e possiede tutte le carte in regola per diventare la hit di un’estate finora povera di veri successi musicali.

Chi sono I Lolli  e il loro percorso fino a oggi

Matteo Buselli e Alessandro Pepe, in arte I Lolli, sono due giovani performer la cui collaborazione è nata dalla condivisione di esperienze radiofoniche, televisive e di piazza. Entrambi vantano un solido background musicale e artistico e si sono distinti in diversi contesti: Matteo, ad esempio, è stato uno dei campioni del celebre programma Don’t Forget the Lyrics su TV8, conquistando il pubblico con la sua simpatia. Il duo, invece, ha tra le altre cose aperto i concerti di artisti affermati come Fabrizio Moro e Dargen D’Amico. Attualmente stanno registrando il programma tv Fatti Sentire, in onda prossimamente su Rai 2.

Disco Summer Night: un brano intelligentemente ironico con un videoclip che ne rispecchia appieno lo spirito

Pur avendo una carriera relativamente giovane, il duo ha già sperimentato diversi stili musicali con brani come L’isola della libertà, Non ti senti un boomer e Natale Digitale, ciascuno caratterizzato da un sound differente. Questa varietà dimostra la loro apertura verso molteplici scenari sonori, ma è con Disco Summer Night che I Lolli sembrano aver trovato il loro pezzo dal maggiore potenziale.

Nata da un momento di leggerezza, la canzone unisce sonorità fresche e decisamente estive a un testo che coniuga spensieratezza e sarcasmo. Anche il videoclip segue la stessa linea, evidenziando come i due artisti non abbiano bisogno di uniformarsi o di grandi produzioni per emergere. La loro ironia, infatti, è l’elemento chiave che trasforma il brano, pur destinato a diventare un potenziale tormentone, in una vera e propria critica agli stessi cliché dei tormentoni estivi.

Nella loro semplicità, I Lolli smascherano la banalità del genere, facendone però uno strumento a loro favore, giocando proprio con i meccanismi più scontati dei tormentoni per creare qualcosa di originale e autentico, quale è Disco Summer Night. Abbiamo parlato con loro di questo e di tanto altro.

L’intervista a I Lolli: identità musicale, Disco Summer Night e obiettivi futuri

Siete un duo molto giovane che si è affacciato di recente al panorama discografico, pubblicando singoli ufficiali, sebbene abbiate alle spalle già diverse esperienze nel mondo dello spettacolo: com’è nata la vostra collaborazione artistica e quando avete capito che la musica non era solo una passione ma qualcosa da costruire insieme, come progetto vero e proprio?

Ci siamo conosciuti in un’accademia di recitazione diretta da Fioretta Mari, quindi il nostro primo linguaggio comune è stato quello teatrale. Durante il periodo del Covid ci siamo avvicinati anche se a distanza e abbiamo deciso di unire le forze, creando un duo che inizialmente aveva l’obiettivo di lavorare in radio come speaker. È stato un modo per restare attivi e creativi in un momento complicato. Poi, visto che Matteo già cantava, anche Alessandro si è avvicinato sempre di più alla musica…e da lì è nato tutto. Abbiamo cominciato a scrivere, a esibirci per le piazze, nei locali, in tv e la risposta del pubblico è stata immediata. Abbiamo capito che la musica non era solo una passione: stava diventando un progetto vero, un’identità condivisa. Così sono nati I Lolli.

Ascoltando le vostre produzioni, si percepisce una certa esplorazione tra generi diversi, come se foste alla ricerca di un’identità musicale ben definita. C’è già un suono o un genere che sentite più affine, più vicino, e che pensate possa diventare il canale giusto per esprimere al meglio le vostre idee e le vostre potenzialità artistiche?

Siamo cresciuti ascoltando cose molto diverse: dalla musica dance degli anni 90-2000, al pop italiano, fino all’indie contemporaneo. Ci piace mescolare, contaminare, fare esperimenti. Non ci interessa inseguire un genere, ma un’identità sonora. Detto questo, stiamo sicuramente trovando un nostro equilibrio tra pop, elettronica e ironia. Ci piace l’idea di far ballare e riflettere nello stesso pezzo. Stiamo cucendoci addosso un suono che abbia l’energia di una festa…ma con un sottotesto.

Disco Summer Night è un brano che trasmette subito un’atmosfera estiva, spensierata, con sonorità che richiamano il synth pop degli anni ’80. Com’è nata l’idea musicale alla base del pezzo? Avete avuto dei riferimenti precisi, magari artisti o tracce che vi hanno ispirato? E quanto è difficile, secondo voi, creare una canzone estiva che risulti fresca e autentica senza scadere nell’ovvio e nel “già sentito”?

L’idea di Disco Summer Night è nata…in pieno inverno! Ci serviva un po’ di luce e abbiamo deciso di costruirla con suoni moderni e l’ironia tipica dei nostri testi. È un omaggio alle estati italiane, tra discoteche improbabili, luci al neon e amori che durano il tempo di un ballo. Riferimenti? Sicuramente l’estetica pop alla 883, i Righeira ma anche i Thegiornalisti e un pizzico di cinema all’italiana anni ’80.

Scrivere un brano estivo autentico è difficilissimo. Il rischio di cadere nel cliché è sempre dietro l’angolo. Per noi la chiave è non prendersi troppo sul serio: raccontare un’estate che potrebbe essere la tua, ma con uno stile tutto nostro.

Ascoltando il singolo e guardando il videoclip, emerge subito una vostra qualità distintiva: la capacità di divertirvi e di portare leggerezza nella vostra musica. Quanto conta per voi l’ironia nel vostro percorso artistico? E pensate che, in un presente così complesso, possa essere un ingrediente fondamentale, anche come palliativo alle ansie e alle preoccupazioni continue che tanti vivono oggi?

L’ironia è il nostro carburante. Siamo cresciuti con la comicità italiana, quella capace di raccontare cose profondissime ridendo. Per noi la musica deve far pensare, ma anche far sorridere. In un’epoca iper-seria e iper-veloce, vogliamo offrire un piccolo spazio di leggerezza intelligente.

Non vogliamo mai risultare superficiali: la nostra ironia spesso maschera qualcosa di più vero, più crudo, ma lo fa con un sorriso. E crediamo che oggi, più che mai, l’ironia sia una forma di resistenza, anzi resilienza.

Cosa vi aspettate dal futuro? State già lavorando a un progetto più strutturato, come un EP o un album, per dare forma compiuta alla vostra visione musicale, oppure per ora siete totalmente focalizzati sul singolo e la sua promozione? E, guardando ancora oltre, qual è la vostra aspirazione più grande come artisti? Cosa ambite a rappresentare nel panorama musicale italiano e magari internazionale?

Per adesso siamo concentrati sulla promozione del singolo, ma stiamo già scrivendo molto e immaginando un EP che racconti la nostra visione in modo più completo. Sicuramente continueremo la nostra collaborazione con Gianluca Buresta e Giorgio Iommi, i nostri produttori. Ogni brano che uscirà sarà un tassello in più per costruire il nostro universo musicale.

Il nostro sogno più grande? Salire su un palco importante e sentir cantare il nostro ritornello da migliaia di persone. Vogliamo rappresentare una generazione che non si riconosce in etichette, che ha voglia di ridere, ballare e prendersi il proprio spazio nel mondo. E se nel farlo riuscissimo anche a unire più generazioni – dai boomer alla Gen Z – allora sì, saremmo davvero I Lolli.

Fonte immagini: Ufficio stampa

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A proposito di Claudia Siconolfi

Studentessa di Lingue, Letterature e Culture dell'Europa e delle Americhe. Mi appassionano il cinema, la musica, la lettura e tutto ciò che racconta il presente.

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