La storia dei The 1975, la band più controversa degli ultimi anni

The 1975: storia della band più controversa degli ultimi anni

La storia dei The 1975, rock-band britannica, è ricca di successi, ma anche di controversie che hanno più volte danneggiato l’immagine stessa della band; scopriamo insieme perché.

I The 1975 sono una band rock britannica formatasi nel lontano 2002 a Manchester, di cui fanno parte Matthew (Matty) Healy, voce principale e chitarrista, il bassista Ross MacDonald, il chitarrista principale Adam Hann e il batterista George Daniel. La loro storia comincia molto tempo fa: i quattro ragazzi, infatti, si sono conosciuti tra i banchi di scuola e hanno da subito iniziato a sperimentare con la musica, formando una band con il nome – tra gli altri – di Drive Like I Do, prima di diventare i The 1975 tra il 2011 e il 2012. Proprio durante questi anni firmano un contratto con la Dirty Hit e la Polydor Records, con cui inizieranno quasi subito a registrare in modo ufficiale alcuni brani scritti anni prima in modo molto amatoriale, dando vita ad un primo EP con il nome di Facedown, che includeva la canzone The City, primo loro hit musicale ad arrivare in radio nel 2012.

Tra il 2012 e il 2013 i the 1975 pubblicheranno altri 3 EP prima di rilasciare il loro primo album – The 1975 al pubblico, mossa ritenuta molto strategica e con lo scopo, soprattutto, di permettere al pubblico di iniziare a familiarizzare con il loro particolarissimo sound. Ancor prima di rilasciare un album ufficiale, infatti, riusciranno ad ottenere degli incarichi molto importanti, come l’apertura del concerto dei Muse all’Emirates Stadium di Londra o il ruolo di Band di supporto per i Rolling Stones a Hyde Park.

La storia dei The 1975: gli album (2013-2022)

La storia discografica dei The 1975 comincia con l’album di debutto, un self-titled che viene rilasciato al pubblico il 2 settembre 2013 con la produzione di Mike Crossey, che aveva precedentemente lavorato con la famosissima band alternative-rock Arctic Monkeys. Del progetto fanno parte le canzoni Chocolate, Sex e Robbers, che hanno fatto guadagnare alla band una grande notorietà non solo in Inghilterra ma anche negli Stati Uniti e infatti, in pochissimo tempo, l’album riesce ad arrivare primo in Inghilterra.

L’anno 2015, dopo il tour promozionale, è un anno importante per la storia dei The 1975: viene infatti dedicato alla registrazione del loro secondo album, intitolato I Like It When You Sleep, For You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It (abbreviato dai fan con la sigla ILWYS), con cui viene data mostra della propria versatilità non solo musicale ma anche estetica, come si evince dal videoclip ufficiale del singolo Love Me. Se il primo disco sembrava presentare sfumature decisamente rock e a tratti punk, con un concept altrettanto “dark” e aggressivo che ha ispirato la generazione del social network Tumblr estremamente in voga a quel tempo, il secondo album dei The 1975 si pone invece in modo opposto, a partire dalla copertina che vede il logo della band fotografato all’interno di una cornice dalle sfumature rosee sino ad arrivare al sound delle canzoni che, seppur influenzate dal genere rock, rientrano nei generi del synth-pop e dello sperimentale, largamente apprezzato in Inghilterra.

La storia dei The 1975 continua il 31 maggio 2018 quando, alla radio nazionale BBC Radio 1, viene mandata la canzone Give Yourself a Try, – uno dei pezzi più significativi del gruppo – ovvero il primo singolo del terzo album musicale dei the 1975, intitolato A Brief Inquiry Into Online Relationships. Il quarto progetto discografico sarà annunciato durante lo stesso periodo di uscita di ABIIOR, – abbreviazione del terzo – con data fissata per maggio 2019. ABIIOR è stato prodotto da due membri della band, Matty e George, e la scelta non è minimamente casuale, data la forte presenza mediatica del cantante Healy che, più volte, – in maniera estremamente controversa – ha espresso la propria opinione sulle questioni sociali portate avanti dalla cosiddetta GEN Z, a partire dalle lotte della comunità queer sino ad arrivare alle problematiche campagne elettorali “anti immigrazione” dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, apertamente criticato in alcuni testi del nuovo album (Love It If We Made It, esempio più palese).

Nella storia dei The 1975 si inserisce dunque una linea attivista, nata per lo più dalla mente del cantante e seguendo la quale il gruppo rilascia il singolo The 1975, con la partecipazione dell’attivista Greta Thunberg, ideatrice del movimento ambientalista Fridays for Future. Proprio in questo modo si apre il quarto lavoro della band, intitolato Notes On A Conditional Form e pubblicato definitivamente il 21 febbraio 2021, generando nei fan reazioni molto contrastanti dato il sound quasi del tutto sperimentale delle canzoni con la sola eccezione del pezzo punk People, una sorta di ritorno alle origini per i the 1975. L’album ha visto la partecipazione di alcune personalità molto influenti nel campo musicale degli ultimi anni, come Phoebe Bridgers – ora membro del gruppo Boygenius – e Fka Twigs, cantante britannica di musica elettronica e d’avanguardia.

Il 14 febbraio 2022 gli account social dei the 1975 vengono disattivati: probabile mossa promozionale per il nuovo disco Being Funny In A Foreign Language, rilasciato al pubblico il 14 ottobre dell’anno scorso e che ha lasciato un impatto molto significativo sui fan e non solo, dando l’impressione di aver ritrovato il sound iniziale tanto apprezzato dagli ascoltatori.

Le controversie

Questa rassegna sulla loro storia musicale è fondamentale se si desidera conoscere appieno i the 1975. Non essere inclusi in un solo genere musicale e non essere definiti solo in base al loro lavoro di musicisti: è questo il motto della band britannica che, più volte, è entrata nel mirino dei media in modo molto negativo. Associare il termine “controverso” al nome di Matty Healy, il cantante e leader del gruppo, non è infatti una scelta casuale e nemmeno troppo frettolosa ma, piuttosto, la naturale conseguenza degli scivoloni che il musicista ha più volte fatto, soprattutto sulla piattaforma X: si è infatti messo in aperta critica contro i politici più influenti e problematici del momento, ma con delle modalità sicuramente controproducenti.

La storia dei The 1975, del resto, è fatta anche di controversie che hanno avuto una forte rilevanza ed eco mediatica: tra gli episodi più spiacevoli sarà molto noto il tentativo di Healy di denunciare il governo malese anti LGBTQ+ baciando uno dei suoi colleghi, il bassista Ross MacDonald, sul palcoscenico del Good Vibes Festival proprio in Malesia, provocando la cancellazione immediata dello stesso evento e il successivo annullamento dei concerti previsti in Taiwan e Indonesia, regioni a maggioranza islamica.

Per quanto le intenzioni potessero essere buone, le modalità hanno finito per danneggiare ulteriormente le minoranze di questi paesi, che si sono sentite attaccate e mancate di rispetto, e in modo significativo i fan della band, che attendevano da tempo di partecipare ad uno dei loro spettacoli. Inoltre più volte Matthew Healy è stato costretto a disattivare i propri account social media dopo aver espresso opinioni in modo molto offensivo contro alcune minoranze; ha in seguito promesso che avrebbe lavorato su sé stesso, a partire dai problemi di dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti che lo riguardano da tempo e per cui il cantante ha anche affrontato un percorso di disintossicazione, ampiamente trattato nelle canzoni Surrounded By Heads And Bodies e Sincerity Is Scary.

Concludendo, i The 1975 – a detta dei loro fan – hanno lasciato un impatto che va aldilà del fare musica, abbracciando cause molto spesso scartate e ignorate dai media e permettendo ad una grandissima parte della popolazione, soprattutto ai giovani, di sentirsi ascoltati e parte di una comunità unita dall’amore per la musica e dalla lotta per la libertà da qualsiasi tipo di oppressione, soprattutto per le minoranze.

Fonte foto di copertina: Wikipedia

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