Arctic Monkeys, l’atteso ritorno in Italia

Arctic Monkeys, l’atteso ritorno in Italia

Gli Arctic Monkeys, famosissima band britannica, sta per fare ritorno in Italia dopo una lunghissima assenza! Infatti in seguito al rilascio del loro ultimo album The Car, che ha ottenuto opinioni contrastanti per il nuovo genere perseguito dalla band di Alex Turner, hanno annunciato un nuovo tour europeo con date a Milano e Roma, rispettivamente il 15 e 16 luglio.
In attesa dei concerti in arrivo, ecco una breve storia della band e gli album più iconici delle icone del rock inglese.

La storia degli Arctic Monkeys

La band nasce nel 2002 a Sheffield dove due giovani: Alex Turner e James Cook, dopo aver ricevuto delle chitarre elettriche per Natale, cominciano a seguire le orme degli idoli che ascoltavano regolarmente chiusi nella loro stanza. Infatti, le influenze ed ispirazioni di band come gli Oasis, Beatles, Strokes ed altre sono evidenti e, non a caso, molte delle prime pubblicazioni e canzoni della neo band sono proprio cover di canzoni già affermate.
Da quel punto la popolarità del giovane gruppo, sempre in continua espansione dal punto di vista numerico, arriva a livello nazionale con i loro primi pezzi originali come I Bet You Look Good On The Dancefloor e Fake Tales of San Francisco che, dopo le pubblicazioni attraverso la loro casa discografica indipendente chiamata  Bang Bang Records, diventano le prime hit della band.

Gli album e i migliori pezzi

È proprio a questo punto che la band decide di unirsi ad una casa discografica, nonostante la loro voglia di restare prettamente indipendenti, per pubblicare il loro primo album ufficiale. Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not del 2005 diventa il trampolino di lancio ufficiale della band che addirittura ottiene il Guinness dei primati per il maggior numero di copie per un album di debutto. Dal vibe decisamente indie/garage rock, questo è solo il primo passo in quello che sarà il lungo processo di evoluzione della band, non solo in termini di suono ma anche e soprattutto per la scrittura dei brani. Infatti, i testi sono quasi sempre specchi della vita di 4 ventenni che passano le loro serate in club e descrivono con un taglio molto realistico situazioni comuni o dai temi ricorrenti di un’Inghilterra dei primi anni 2000. Il taglio realistico si vede soprattutto in When The Sun Goes Down, ad esempio, una delle canzoni rimaste immortali di quest’album assieme a I Bet You Look Good On The Dancefloor e Fake Tales of San Francisco.

Sulla cresta dell’onda del primo album di estremo successo la band britannica rilascia il secondo album nel 2007, Favourite Worst Nightmare. Dopo la grandissima onda di fama, la Warner Bros prende il controllo della pubblicazione dell’album, questo a testimoniare il ruolo che gli Arctic Monkeys già ricoprivano all’interno del panorama musicale.
Il genere resta sull’indie rock ma c’è una forte vena di rock alternativo che comincia a farsi sentire. Questo è senza dubbio uno degli album migliori della band se non il migliore in assoluto. Con pezzi dal calibro di 505, Old Yellow Bricks e Flourescent Adolescent, l’album non ha avuto fama solo nel momento della prima pubblicazione ma anche al giorno d’oggi è visto come uno dei must listen del panorama rock. Da ascoltare almeno per intero almeno una volta nella vita senz’ombra di dubbio.

Dopo il secondo picco di qualità la band intraprende una calante, anche a causa di un allontanamento di Alex Turner che nel 2008 ha perseguito un progetto solista assieme a Miles Kane. Al suo ritorno pubblicano nel 2009 e nel 2011 altri due album Hamburg e Suck It And See che, nonostante la fama all’uscita raggiungendo entrambi le vette delle classifiche nel Regno Unito, segnano un punto di svolta importante per la band cambiando decisamente quello che è lo stile che contraddistingueva gli Arctic Monkeys e soprattutto in Hamburg si raggiunge l’apice di quello che è uno stile decisamente più psichedelico che non hanno retto il peso del tempo come altre delle loro opere.
Infatti solo Crying Lightning, pubblicata anche in una versione remastered in seguito, al giorno d’oggi viene messa al pari delle migliori canzoni della band ed è sicuramente un brano da avere nelle proprie playlist.

Con l’album del 2013 AM invece gli Arctic Monkeys raggiungono l’apice della loro fama. Il suono decisamente più commerciale ha proiettato l’opera ai vertici delle classifiche e, per la quinta volta di fila, raggiungono la vetta delle classifiche al rilascio ma stavolta raggiungono anche riconoscimenti di rilievo come i premi British Album of The Year e Best British Group ai Brit Awards.
Questo contende il titolo di miglior album a Favourite Worst Nightmare con moltissimi brani che sono considerati i cavalli di battaglia della band e, anche i questo caso, hanno vissuto una seconda vita in tempi più recenti in piattaforme come TikTok dove le loro canzoni sono diventate popolarissime. Do I Wanna Know?, R You Mine? e I Wanna Be Yours rendono veramente ardua la scelta riguardo quale sia effettivamente la migliore dell’album. Nel dubbio, ascoltatele tutte.

I tempi più recenti e il presente degli Arctic Monkeys

Dopo Am la band decide di prendersi una pausa artistica per perseguire i loro progetti personali e ognuno dei protagonisti prende una strada assestante, fino al loro ufficiale ritorno nel 2018 con Tranquility Base Hotel & Casino.
Qui gli Arctic Monkeys cambiano direzione in maniera decisa dal punto di vista stilistico, il suono si allontana veramente molto dal rock e si avvicina ad uno stile più lounge con influenze jazz.
È forse l’unico album di cui la maggior parte degli ascoltatori più distaccati non sa nominare neanche una delle canzoni dell’intera opera e infatti è l’album che ha interrotto la striscia di primi posti nelle classifiche.
Un rilascio da dimenticare ma che dal punto di vista stilistico è poi diventata la norma per gli Arctic Monkeys che col rilascio del 2022 di The Car hanno seguito quell’ispirazione
The Car resta su quello stile disco e dal suono che sa di anni 60’ e sembra decisamente lontano da quello che era la band britannica, ma denota un evoluzione il tempo è stato tiranno anche per loro.

Con quest’album gli Arctic Monkeys hanno annunciato il tour che li riporterà in Italia dopo tantissimo tempo con una scaletta che fonde moderno e passato della band. Date in Italia che hanno quasi raggiunto il sold out e migliaia di fan sono pronti a sfidare il caldo di luglio per queste leggende viventi della musica.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Nanni Luigi

Studente di Lingue e Culture Comparate presso L'Orientale di Napoli. Ventunenne sempre con le cuffie e un jack of all trades con le mani in pasta in troppe cose.

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