Il 16 ottobre all’Utilita Arena di Newcastle si svolgerà la cerimonia di premiazione del Mercury Prize 2025, il celebre riconoscimento assegnato al miglior disco pubblicato in Gran Bretagna e Irlanda nel corso dell’ultima annata musicale. Giunto alla sua trentaquattresima edizione, il premio riunisce tra i suoi candidati esponenti di generi quali il jazz, il rock, l’hip-hop e il cantautorato. Andiamo quindi a scoprire quali sono i nomi, annunciati lo scorso 10 settembre, che si contenderanno la vittoria finale.
I candidati del Mercury Prize 2025, tra modernità e tradizione
Nel novero di coloro che aspirano al premio massimo, il rock, anche piuttosto popolare, è ben rappresentato nonostante l’aria di cultura alternativa che riveste da anni il Mercury Prize. Ci sono i Pulp, colonna del britpop, tornati con “More” dopo 24 anni dall’ultimo disco e già vincitori nel 1996 con il loro classico “Different Class“. C’è Sam Fender con la sua terza fatica in studio “People Watching“, reduce da un’estate che lo ha visto esibirsi al London Stadium e per ben tre serate nel suo amato St. James Park di Newcastle. Non mancano neppure i Fontaines D.C., esponenti del post-punk dublinese, che con il loro “Romance” (arrivato al numero 2 in classifica nel Regno Unito) si sono guadagnati addirittura due nomination agli scorsi Grammy Awards.
Tra i già vincitori ci sono anche i Wolf Alice, trionfanti nel 2018 con il loro disco d’esordio “Visions of a Life“, che cercano il bis grazie al recentissimo “The Clearing“, prodotto e co-scritto da Greg Kurstin, ormai figura di enorme spessore nell’ambiente pop e rock.
Dopo 11 anni torna tra i candidati FKA Twigs, pilastro dell’elettronica che nel 2014 si dovette arrendere agli Young Fathers e ora è nuovamente alla riscossa con “Eusexua“, disco dalle sfumature decisamente più pop. Tra le esponenti femminili, troviamo anche la jazzista Emma-Jean Thackray (“Weirdo“), la giovane PinkPantheress con il brillante elettro-pop di “Fancy That“, e le sfumature più tradizionali di CMAT (“Euro-Country“), una delle favorite e alla seconda nomination consecutiva.
Nel solco cantautoriale si inserisce anche Jacob Alon, singer-songwriter scozzese dalle tinte folk, che con il suo album di debutto “In Limerence” ha attirato immediatamente l’attenzione grazie alle atmosfere acustiche e delicate. Il ribaltamento della scena sul fronte folk è dato da Martin Carthy, nato a Hatfield nel 1941. Il suo “Transform Me into a Fish” è un ottimo lavoro prodotto da una delle figure più influenti nella storia di questo genere sul suolo britannico. Rappresenta il Galles, e allo stesso tempo la fervente scena jazz londinese, Joe Webb con “Harmstrings & Hurricanes“, mentre il rapper originario del Gambia Pa Salieu tiene alta la bandiera del grime grazie all’intenso “Afrikan Alien“, pubblicato a novembre 2024 dopo un periodo di 21 mesi trascorsi in carcere.
Uno sguardo alle edizioni passate
In attesa del Mercury Prize 2025, è utile ricordare la scorsa edizione, svoltasi agli Abbey Road Studios, quando a trionfare fu la band English Teacher con “This Could Be Texas“, nonostante le forti candidature di “Brat” di Charli XCX e dell’esordio delle The Last Dinner Party, “Prelude to Ecstasy“. “‘This Could Be Texas’ degli English Teacher si distingue per la sua originalità e personalità. Un mix testuale vincente di surrealismo e osservazione sociale, insieme a un modo sottile di indossare con leggerezza le proprie innovazioni musicali, dimostra un approccio nuovo al format delle guitar band tradizionali” così il panel di giudici ha giustificato la scelta finale.
Tra i vincitori degni di nota in passato figurano Benjamin Clementine, Dave, Michael Kiwanuka, Skepta e gli Young Fathers. Riportando le lancette ancor più indietro, si ricordano i dischi d’esordio dei The XX, degli Arctic Monkeys e dei Franz Ferdinand, mentre il premio assegnato nel 2003 a “Boy in da Corner” di Dizzee Rascal è stata un’importante investitura per il genere grime. La prima edizione vide trionfare l’iconico “Screamadelica” dei Primal Scream. I Radiohead e i già citati Arctic Monkeys sono gli artisti con il maggior numero di candidature (5), mentre PJ Harvey è l’unica a poter vantare due vittorie, nel 2001 e nel 2011.
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