Machine Gun Kelly è un rapper e cantante statunitense che ha raggiunto il picco della sua fama negli ultimi anni. La sua carriera, però, inizia molto prima, nel 2009, costruita non solo su album ufficiali ma anche su una serie di mixtape seminali (come Black Flag) che hanno forgiato la sua identità artistica. Partendo da Cleveland (Ohio), il cantante arriva a farsi conoscere a livello internazionale. La sua carriera prende una svolta quando, nel 2020, attua un cambio di genere, passando dalla musica rap alla produzione di musica rock e punk. Analizziamo i suoi quattro album rap più importanti.
Indice dei contenuti
I 4 migliori album rap di Machine Gun Kelly
| Album | Tema/Stile principale e traccia iconica |
|---|---|
| Lace Up (2012) | Ribellione giovanile e racconto delle difficoltà. Traccia iconica: Wild Boy. |
| General Admission (2015) | Introspezione e rabbia, tra autocelebrazione e protesta. Traccia iconica: Alpha Omega. |
| Bloom (2017) | Approccio più commerciale e melodico, tra romanticismo e gangster rap. Traccia iconica: Bad Things. |
| Hotel Diablo (2019) | Maturità artistica, temi oscuri e transizione verso il rock. Traccia iconica: I Think I’m OKAY. |
1. Lace Up (2012)
Lace Up è il primo album ufficiale di Machine Gun Kelly. Segna l’esordio del cantante e contiene il singolo Wild Boy, che riscosse un successo virale. Il titolo è un manifesto: «to lace up» significa “allacciarsi le scarpe”, un invito a non cedere alle difficoltà e continuare ad andare avanti. Quest’album ha creato una solida fanbase, dando vita al movimento EST (“Everyone Stands Together”), rappresentato dalla canzone EST 4 Life. I suoi testi sono un’incitazione a ribellarsi alle ingiustizie e raccontano una vita segnata da problemi familiari e povertà.
2. General Admission (2015)
General Admission è il secondo album di Machine Gun Kelly, un progetto più oscuro e introspettivo. A livello di testi, tratta argomenti molto personali, con un’interpretazione carica di rabbia, sofferenza e frustrazione. Brani come Spotlight e Gone sono testi potenti e di protesta, mentre altri, come Bad Motherfucker e Alpha Omega, sono inni all’autocelebrazione e alla resilienza.
3. Bloom (2017)
Bloom è il terzo album in studio e segna un avvicinamento a sonorità più commerciali, grazie anche a importanti collaborazioni. Il singolo di lancio è Bad Things con Camila Cabello, che divenne una hit mondiale. Oltre alla cantante, spiccano anche James Arthur e Hailee Steinfeld. Si può dire che questo album sia caratterizzato da un sentito romanticismo, a volte con venature rock, in contrasto con altri brani più vicini al suo tipico stile “gangster”.
4. Hotel Diablo (2019)
Hotel Diablo è il quarto e ultimo album prettamente rap di MGK, considerato da molti fan il suo capolavoro. Questo progetto è uno dei più importanti per l’artista, avendolo portato al 5° posto nelle classifiche Billboard. L’album riprende i temi delle sue prime pubblicazioni ma con una nuova maturità, affrontando l’abbandono da parte della madre, la lotta con le droghe e i pensieri suicidi. Include anche riferimenti al celebre dissing con Eminem e segna l’inizio della transizione con brani che fondono rap e chitarre rock. Per una visione completa della sua discografia è possibile consultare database come AllMusic.
Fonte immagine in evidenza: Amazon
Articolo aggiornato il: 03/10/2025

