Posse Track: le 5 più iconiche del rap italiano

Posse Track

La forza della condivisione creativa tra rapper è alla base di alcune delle tracce più apprezzate dai fan: le Posse Track.

Ma cosa sono le Posse Track?

Si tratta di canzoni rap in cui si alternano sulla base quattro o più rapper, ognuno con il proprio stile e il proprio messaggio. Sono brani diventati popolari agli albori del rap nel contesto statunitense, con lo scopo di trattare temi sociali e politici. Nella scena italiana, le Posse Track rappresentano spesso il manifesto di una crew o un’occasione per collaborare tra rapper che si rispettano a vicenda.

Il rap italiano degli ultimi dieci anni ha offerto agli appassionati del genere un immaginario sempre più individualista e autocelebrativo, con la figura del rapper che incarna il self-made man, capace di emergere tra le mille insidie della periferia.

La scelta artistica alla base di questo importante cambiamento si pone in antitesi ai valori fondativi della cultura hip hop, che nasce come occasione di rivalsa collettiva.

5 Posse Track da conoscere assolutamente

1) I messaggeri pt.1

I messaggeri pt.1 è un piccolo gioiello tratto dallo storico album Neffa e i messaggeri della dopa (1996), un disco che rappresenta ancora oggi una fonte di ispirazione per tutta la scena italiana. In questa traccia, Neffa si presenta nella doppia veste di producer e MC collaborando con alcuni nomi iconici dell’epoca: Dre Love, Kaos One, DJ Lugi, Phase 2 ed Esa. Sul funky leggero di Neffa si scrive la storia del rap italiano, con rime, slang e flow che fotografano al meglio il contesto hip hop degli anni ’90.

2) Deadly combination

In The Panchine (2005) è l’album dell’omonimo gruppo composto da Benassa, Chicoria, Cole e Gemello. La traccia che è diventata culto tra gli amanti del rap e simbolo di questo progetto è senza ombra di dubbio Deadly combination. La scelta del titolo è legata alla combinazione tra i membri di In The Panchine e Noyz Narcos, ma soprattutto alla scelta peculiare di fondere slang inglese e italiano. Si tratta di una canzone potente e cruda, che riesce immediatamente a catapultare l’ascoltatore nella vita fuori dalle righe dei protagonisti. Tra riferimenti a Roma, alle esperienze difficili con la droga e le forze dell’ordine, c’è spazio anche per citazioni a Luis Buñuel e Bela Lugosi: un mix perfetto per rimanere nell’immaginario collettivo anche dopo vent’anni dalla pubblicazione.

3) King’s Supreme

Machete Mixtape (2012) è il primo di quattro fortunati mixtape targati Machete Crew. Tra le venti canzoni del mixtape, quella rimasta ancora nella mente dei fan è King’s Supreme. Si tratta di una Posse Track spartiacque tra epoche del rap, che vede alternarsi una leggenda come Bassi Maestro e un rapper affermato come Ensi ai membri della Machete Crew (Salmo, En?gma ed Hell Raton) e a nuove leve come Gemitaiz e Rocco Hunt. In questo brano, Salmo si limita a cantare il ritornello, lasciando spazio a un mix di rime taglienti, incastri estremamente tecnici e l’iconico extrabeat di Gemitaiz, che l’artista romano propone ancora durante i suoi live. King’s Supreme ha dato al Machete Mixtape la spinta necessaria per proiettare Salmo e il suo gruppo nella scena mainstream, con uno stile iconico e ancora riconoscibile.

4) Tutti quanti

Tutti quanti è il quattordicesimo brano del mixtape Quello che vi consiglio vol. 4 (2013) di Gemitaiz. Come da titolo, sono ben otto i rapper che hanno firmato questa traccia: Gemitaiz, Killa Cali, Jack The Smoker, lowlow, Ensi, Uzi Junker, Clementino e Pedar. Sei minuti di durata che però non stancano l’ascoltatore; i continui incastri di questa canzone la rendono un inno al rap tecnico. A impreziosire il tutto, il beat utilizzato è quello di Duck Season dei The Beatnuts, capace di accompagnare al meglio le voci e la musicalità degli incastri.

5) Battle Royale

 

Machete Mixtape III (2014) porta con sé il sequel concettuale di King’s Supreme: Battle Royale.  La ventesima canzone del mixtape è una traccia da record per durata (8 minuti e 36 secondi) e numero di artisti, addirittura undici: Madman, Nitro, Rocco Hunt, Salmo, Bassi Maestro, Hell Raton, En?gma, Noyz Narcos, Rasty Kilo, Gemitaiz e Jack The Smoker. Il filo conduttore del pezzo è la rabbia tipica delle battle di freestyle, che restituisce all’ascoltatore la sensazione di trovarsi sotto al palco durante un contest tra top player del rap italiano. A rendere immortale questo pezzo è certamente la strofa di Madman, apprezzata anche su TikTok.

Posse Track: conclusione

Le Posse Track sono un modo per tenere accesa la fiamma della cultura hip hop e mantenere vivo un sentimento di unione legata all’arte. Dal punto di vista dei fan, sono invece un modo per ascoltare i propri beniamini nello stesso brano e per conoscere nuovi artisti. 

 

Immagine in evidenza: copertina del video ufficiale

 

 

 

 

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