Sebba presenta “Vanità”, il suo nuovo singolo, in questa intervista che permette di dare uno sguardo più attento non solo all’aspetto musicale del brano, ma anche a quello più intimo dell’autore stesso che si racconta con onestà e introspezione. Il brano infatti, piacevole all’ascolto per la sua musicalità pop, affronta la tematica del tormento che segue alla rottura di una relazione, ovvero quando il desiderio di essere cercato dall’ex prende il sopravvento. Questa è probabilmente una fase che coinvolge o ha coinvolto quasi tutti, ma come spiega Sebba nell’intervista per “Vanità”, il tutto si riduce a “dei capricci dell’ego“, ad un non voler ammettere che si deve cedere il posto a qualcun altro. Oltre al brano, Sebba racconta anche un po’ di sé e di come riesce a dividersi tra carriera musicale e carriera sportiva.
Ecco come il cantautore ci parla del suo nuovo lavoro e non solo.
Il tuo nuovo brano parla del “tormento”, ovvero quello stato in cui ci si trova alla rottura di una relazione in cui si deve fare i conti con il “lasciare andare”. Il testo nasce da un’esperienza personale oppure dal desiderio di voler trattare il tema delle “relazioni tossiche”?
Parte tutto da esperienze personali. La tematica poi viene approfondita scavando a fondo dentro me stesso fino a trovare l’essenza dell’emozione che provo.
Potresti spiegare perché parli di “vanità” rispetto a questo argomento?
Parlo di vanità perché è la conclusione che do a dei comportamenti che ho avuto. Quando ci si accorge che l’ex partner stia vivendo un’altra conoscenza, la reazione che ho vissuto è quella di volerla di nuovo, anche sapendo di non avere alcuna prospettiva. Riconduco tutto questo a dei capricci dell’ego ed alla mia vanità di voler affermare il mio essere “migliore” di quello che sto vivendo.
Raggiungere dei traguardi importanti, come nel tuo caso, sia nella musica che nello sport deve essere estremamente impegnativo. Come fai a gestire le due carriere? È solo autodisciplina?
Ovviamente è molto difficile però al momento riesco ancora a farlo. Tra i molti impegni sportivi non riesco a fare molti live e questo mi pesa però sto cercando di implementare le mie esibizioni e le mie date. L’autodisciplina è importante quando si vogliono sviluppare ed affinare le proprie conoscenze ma l’ispirazione creativa può arrivare da un momento all’altro e bisogna sfruttare il momento.
Qual è stato il momento della tua vita in cui hai deciso che la carriera musicale poteva diventare un percorso parallelo a quello sportivo?
Da quando ho iniziato a pubblicare la mia musica in maniera indipendente. Ho deciso di farlo dopo un lungo periodo in cui scrivevo e registravo in studio. Non è stata una cosa semplice iniziare ma è stata un’esigenza che ho avuto ed a cui ho dato spazio.
C’è stato un artista/band che ha particolarmente ispirato la tua musica? Perché?
Inizialmente, fin da bambino, ascoltavo, grazie ai miei genitori, il cantautorato italiano, De Andrè su tutti. Col tempo ho imparato ad ascoltare tanto ed adesso sono molto vicino al mood che ha The Weeknd, sia per l’atmosfera che per le tematiche.
Hai in progetto delle esibizioni live quest’estate per la promozione del tuo lavoro?”
Ci sono delle date in definizione anche se non è semplice per me per via dei miei continui impegni sportivi. Però sarò presente e farò ascoltare e conoscere la mia musica.
Il brano è inoltre accompagnato da un videoclip già disponibile su YouTube, in cui Sebba sembra intravedere la figura di una donna nei luoghi che frequenta, eppure queste sono solo delle “visioni“, evocazioni dell’anima che si scontrano con la realtà di una presenza oramai perduta.
Fonte immagine: Ufficio Stampa