La storia di Harry Styles inizia, per il grande pubblico, nel 2010 quando partecipò alla trasmissione televisiva X Factor; da lì, prima insieme ai suoi compagni come One Direction, poi da solista, l’ascesa di Harry è stata inarrestabile, portandolo a pubblicare tre album di successo, riempire stadi in tutto il mondo, recitare in film come Dunkirk (il capolavoro di Nolan) e a diventare un’icona della moda. Personaggio tanto criticato quanto venerato, il cantante sembra avere la capacità di riuscire ad ammaliare le grandi folle di giovani (e non solo) per il suo innato carisma e semplicità, oltre ad un talento fuori discussione.
Storia di Harry Styles: inizi e One Direction
Quando si presentò come solista alle audizioni per X Factor, Harry Styles si presente come uno studente ma anche panettiere, un ragazzo semplice, dalla camminata buffa, ma assolutamente padrone della situazione, anche se al momento di performare il brano Hey, soul sister le cose non andranno tanto bene e non andranno meglio anche con Isn’t she lovely. Non supererà l’audizione, eppure insieme ad altri quattro ragazzi che avevano avuto la stessa sorte, saranno ripescati e messi insieme in una boy band chiamata One Direction. Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Liam Payne e Zayn Malik diventeranno il fenomeno musicale del primo ventennio del 2000 e protagonisti della seconda British invasion negli Stati Uniti dopo i Beatles.
Storia di Harry Styles: dalla pausa dei One Direction ad oggi
Dal 2016 i One Direction sono inattivi: la dipartita di Zayn Malik nel 2015, il desiderio di uscire da quei personaggi costruiti quasi ad hoc dal management, la stretta morsa dell’industria musicale li ha portati così a “prendersi una pausa” ed infatti da allora che i componenti del gruppo non lavorano più insieme. Anche la triste e prematura scomparsa di Liam Payne nell’ottobre del 2024 riduce le aspettative di un ritorno in studio.
La musica di Harry Styles
Harry pubblica tre album solisti: Harry Styles nel 2017, Fine Line nel 2019 e Harry’s House nel 2022. Il genere musicale da lui scelto è il pop: canzoni orecchiabili e piacevoli, nelle quali alle volte si racconta o si confessa. Un aspetto interessante della sua musica sono certamente i testi e la scelta delle parole che adopera: il suo modo di scrivere vede l’utilizzo di parole dure e dirette che proiettano un’immagine sensoriale nell’ascoltatore molto fisica, un’emozione che quasi prende corpo, come “spreading you open is the only way of knowing you” del brano Fine Line oppure “you never saw my birthmark” di Little Freak. Anche il suo modo di descrivere emozioni come la solitudine, fisica e psicologica, l’abbandono o il desiderio di riuscire a trovare una via di fuga vengono sempre descritte in modo vivido tanto da fare immergere chi lo ascolta non solo in un luogo ben definito ma anche a provare quel senso di estraneità che vuole far avvertire, come in Meet me in the hallway o in Fallen. La sua proposta musicale non si ferma a questo, ovviamente: ci sono brani in cui si diverte a fare giochi di parole e doppi sensi come in Watermelon Sugar, oppure a giocare con una cospicua parte del suo fandom scrivendo parole come “Stay green a little while You bring blue lights to dreams”. Le influenze musicali che sono rintracciabili nei suoi brani sono veramente innumerevoli e importanti a partire dai Queen a finire ai Beatles, passando attraverso il funk, rhythm and blues e folk, ma anche il rock e la disco. Molti dei suoi brani sono accompagnati da video ben costruiti dove Harry non manca mai di mostrare il suo aspetto autoironico e camaleontico: Daylight è un esempio eloquente perché Harry mostra sé stesso come attore principale di un circo nel quale si muove e si destreggia con grande abilità.
Harry dal vivo
Il punto di forza indiscusso di Harry Styles sono certamente i suoi concerti. Essendosi fatto le ossa all’interno dell’industria musicale, Harry è diventato il cosiddetto “animale da palcoscenico”: andare ad un suo concerto, che si sia fan o no, è un’esperienza forte, coinvolgente e assolutamente divertente. Ha un’ottima capacità di interagire col pubblico, riesce a rimanere genuino, a ridere di sé stesso e a ridere insieme al pubblico e soprattutto è riuscito a creare un “safe space” dove tutti possono essere chi vogliono essere e dove nessuno è da solo: Harry è sempre molto attento a ripetere queste frasi durante i suoi concerti perché vuole che il suo pubblico sia a proprio agio quando è con lui, che si diverta e si senta libero. Molto spesso infatti durante gli spettacoli si può assistere ai coming out di alcuni spettatori, ma soprattutto non manca mai la bandiera arcobaleno che gli viene sempre lanciata sul palco e che Harry sventola ogni volta. Lo spettacolo nello spettacolo sono poi gli outfit: Harry indossa sempre colori sgargianti, come il rosa o il rosso, pellicce, paillette, tute aderenti, pantaloni di pelle, insomma vederlo uscire per la prima volta sul palco è sempre una sorpresa.
Perchè Harry piace tanto
Harry Styles piace sì per la sua musica e il suo modo di intrattenere il pubblico, ma piace anche e soprattutto perché è una persona equilibrata, tranquilla e non un divo: è facile vederlo camminare per strada, andare a fare commissioni o a fare la spesa e, almeno che non venga importunato, è sempre disponibile a fare foto o comunque una chiacchierata con chiunque. Nonostante sia un’icona della musica mondiale è riuscito a ritagliarsi il suo spazio al di fuori dello show business, riesce ancora ad essere spontaneo in maniera genuina rendendosi quindi piacevole agli occhi di chiunque abbia la fortuna di incontrarlo. I messaggi che lascia al suo pubblico sono di invito ad essere gentili, a rispettarsi gli uni con gli altri e ad avere coraggio di essere sé stessi: “If you’re happy doing what you’re doing, then nobody can tell you you’re not successful.”
Fonte immagine: https://open.spotify.com/playlist/6WT7DBDGPEuYXAySpKgMBj