Carlo Verdone al Mann. Quarant’anni di carriera in un’ora

Carlo Verdone al Mann. Quarant'anni di carriera in un'ora

Intervistato da Andrea Scanzi, giornalista de Il fatto quotidiano, il regista e attore Carlo Verdone è stato ospite nella sala del Toro Farense del museo archeologico di Napoli, all’interno del Festival MANN.

Gli inizi di Carlo Verdone

In un’ora Carlo Verdone ha ripercorso quarant’anni di carriera riportando alla mente molti ricordi delle sue esperienze come i personaggi interpretati nel programma televisivo Non stop e poi riproposti nelle pellicole Un sacco bello e Bianco, rosso e Verdone. Si tratta di maschere che l’attore ammette di aver creato prendendo spunto dalla varietà umana che ha avuto modo di incontrare nei quartieri romani della sua giovinezza.

Ma i ricordi più vivi sono legati alla figura del padre Mario, uomo di larghe vedute e primo critico cinematografico a essere insignito della docenza di storia e critica del film all’università. Di lui Verdone ricorda anche gli studi sul cinema e l’arte futurista, che da parte sua furono oggetto di scherzi e prese in giro.

Gli incontri importanti

La carriera di Carlo Verdone, come  molti sapranno, è passata anche per nomi importanti del nostro cinema. Il regista ricorda l’incontro avvenuto con Roberto Rossellini, a cui sottopose la visione del suo Elegia notturna , film astratto influenzato dai corti di Andy Warhol e Kenneth Anger, che gli valse un posto presso il Centro sperimentale di cinematografia di Roma.

C’è anche spazio per ricordare Federico Fellini, grande amico della famiglia e confidente del regista. Verdone ammette la propria ammirazione nei confronti di pellicole come I Vitelloni, 8 ½ , Lo sceicco bianco e La dolce vita, ma ricorda anche la difficoltà del maestro riminese ad adattarsi ai tempi che cambiano. Non può mancare il ricordo di un altro maestro, Sergio Leone, che fu produttore di Un sacco bello del 1980 e che contribuì a portarlo al successo.

Un incontro di successo

L’intervista si chiude con una domanda significativa di Scanzi: «Quale ruolo ti è piaciuto di più?» Tra i vari personaggi interpretati, Carlo Verdone ne ricorda due in particolare: quelli di Bianco, rosso e Verdone e di C’era un cinese in coma. Si tratta di ruoli che il regista reputa i più sinceri e spontanei. Ha poi chiuso l’intervista ammettendo che, non poteva esserci luogo migliore per ospitarlo della sala Farense.

Un incontro che ha riscosso grande successo, come dimostra la miriade di ammiratori del regista che, a fine intervista, hanno tentato di strappargli una foto o un autografo nonostante gli impegni che lo attendevano.

 

Altri articoli da non perdere
Al Circolo Nazionale di Aversa, il grande spettacolo di Lembo

Ad Aversa si è tenuta nella splendida location del Circolo Nazionale una grande serata a ritmo caprese con la voce Scopri di più

Premio Leonetti 2024 ad Angela Caròla-Perrotti
Premio Leonetti 2024 ad Angela Caròla-Perrotti

Il Premio Leonetti 2024 è stato assegnato a Angela Caròla-Perrotti, grande studiosa della porcellana, presso il Museo Pignatelli di Napoli. Scopri di più

Museo Filangieri e Città del Gusto insieme per Bollicine del Principe 2017
Museo Filangieri e Città del Gusto insieme per Bollicine del Principe 2017

Arte. Design. Eccellenze enogastronomiche. Queste sono le tre parole chiave che meglio riassumono il prossimo splendido evento targato Città del Scopri di più

ASocialdinner, una serata disconnessi dal mondo
ASocialdinner, una serata disconnessi dal mondo

383 milioni di smartphone venduti nel terzo trimestre del 2017. 1.8 miliardi di iscritti a Facebook e 800 milioni attivi Scopri di più

Pizzeria da Nino Pannella: storie di pizze, amore e meraviglia
Pizzeria da Nino Pannella, la proposte delle pizze è meravigliosa!

Pizzeria da Nino Pannella, recensione della pizzeria di Acerra Impasti all'aloe. Impastati al cacao. Pizza flambè. Creatività e talento non Scopri di più

Disconnettiti: l’appuntamento a scatola chiusa in Dialogue Place
Dialogue Place

"Prendimi" è il messaggio di una scatolina comparsa negli ultimi giorni tra le strade di Napoli per Dialogue Place, ma Scopri di più

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

Vedi tutti gli articoli di Ciro Gianluigi Barbato

Commenta