Casa KBirr, la casa della birra artigianale napoletana

Nasce Casa KBirr, la casa della birra artigianale napoletana

È stata presentata ufficialmente a Torre del Greco Casa KBirr, ristorante che promette di diventare un punto di riferimento per tutti i cultori della birra. Situato lungo il Miglio d’Oro, nei pressi dell’antica Villa Campolieto, il locale è il frutto di un’idea di Fabio Ditto, creatore e responsabile commerciale di KBirr, la prima birra artigianale interamente prodotta a Napoli. Vero intenditore della celebre bevanda e general manager di Loco for Drink, industria leader nella distribuzione e nell’importazione di birre, Ditto partorisce il progetto dopo uno studio accurato insieme al maestro birraio Achille Certezza del micro birrificio Chiari Sas.

Casa KBirr, un sogno che si avvera

Trovata la ricetta perfetta, l’imprenditore può finalmente concretizzare il suo sogno: una birra artigianale di alta qualità interamente prodotta in Campania. Dimostrare che la birra creata nella nostra terra non abbia nulla da invidiare ai paesi europei: questo è lo scopo di KBirr, il cui nome deriva dall’esclamazione in dialetto napoletano “C’ bbirr’!”, pronunciata dallo stesso Ditto al primo sorso della bevanda. Un vero omaggio alla cultura napoletana che si ravvisa anche nei nomi delle tipologie proposte: Natavot, Jattura e Paliat.

Le immagini sulle etichette fanno parte dell’iconografia classica napoletana. Natavot, dal nome evocativo del piacere che induce ad un altro sorso e poi ad un altro ancora, bionda leggera ma dal sapore intenso, sull’etichetta ha il volto di San Gennaro. Il simbolo di Jattura è invece un corno stilizzato, icona per eccellenza del capoluogo campano: si tratta di una birra contenente malto di whisky affumicato con legno di torba. Ultima, ma non meno originale, Paliat, il cui nome in lingua napoletana indica una bastonata. Prodotta con materie prime di alta qualità e con malti tostati al luppolo, questa imperial stout reca come immagine un mastino napoletano. Il suo impatto maltato riporta al gusto di caffè, nocciola e cioccolato amaro.

Casa KBirr si presenta come un locale informale ma notevole è la cura di ogni angolo: un’atmosfera familiare che omaggia in ogni dettaglio l’arte napoletana, con opere dell’artista di street art Roxy in the box. Fanno da sfondo anche i quadri di Nicola Masuottolo, con le sue rappresentazioni di San Gennaro create con pittura a olio e spray, i cosiddetti “Futtetenne”.

Il menù, al tavolo o al banco, offre piatti tipici della tradizione serviti in mini porzioni che consentono al cliente di degustare più pietanze. Queste ultime sono quelle che più rispecchiano la cultura gastronomica della nostra terra: dal ragù alle polpette fritte, dal sugo di genovese alle frittatine di pasta, ogni piatto è pensato e realizzato per celebrare Napoli. Lo chef è la napoletana Sabrina Russo, attenta selezionatrice di materie prime, come il pane dell’antico forno Malafronte di Gragnano o la pasta trafilata al bronzo del Pastificio Gentile.

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