Si è tenuta sabato 10 Maggio la presentazione in anteprima della monografia “Corvino + Multari – L’Architettura dialoga con la città“, l’opera celebra i primi 30 anni di attività di uno degli studi di Architettura più moderni del panorama nazionale. Il volume, edito da Marsilio Arte, è stato curato dal professore Pierre Alain Croset ed è stato presentato in doppia edizione, italiana ed inglese, con l’intento di ripercorrere 30 anni di progetti e creazioni iconiche realizzate dagli architetti Vincenzo Corvino e Giovanni Multari, fondatori dell’omonimo studio di architettura.
Corvino + Multari, il dialogo creativo tra architettura e città
In una splendida mattinata di inizio maggio, circondati dallo splendore della veranda neoclassica di Villa Pignatelli, parlare di Architettura con chi la professa e la celebra quotidianamente da trent’anni è sicuramente uno dei migliori regali che si può ricevere dalla città di Napoli. L’occasione della presentazione della monografia “Corvino + Multari – L’Architettura dialoga con la città” è stato proprio questo, un regalo che i fondatori dello studio hanno voluto regalare alla città, attirando una folta folla di addetti ai lavori e rappresentanti delle istituzioni, ma soprattutto una folla di appassionati di architettura e dello stile Corvino + Multari, ormai inconfondibile ed iconico.
La monografia, impostata come racconto dialogico, richiama nella sua stessa forma il concetto chiave e la principale fonte di ispirazione del lavoro di Corvino e Multari, ovvero la ricerca di un dialogo tra la città e l’opera architettonica che consenta a quest’ultima di inserirsi perfettamente nel contesto paesaggistico, urbanistico e storico, restituendo alla città un contributo innanzitutto funzionale ma anche artistico ed estetico. E proprio l’arte è, nel processo creativo dell’atelier, l’altro imprescindibile interlocutore in questo dialogo a più voci. Cifra stilistica del lavoro di Corvino + Multari è, infatti, la costruzione di un dialogo tra gli spazi urbani e le opere d’arte contemporanea, che si è concretizzata nel corso della produzione dell’atelier nella collaborazione con importanti firme dell’arte contemporanea quali Mimmo Paladino, Nino Longobardi, Sergio Fermariello, Lello Esposito e Pierre-Yves Le Duc.
Il momento della festa e la celebrazione dei riferimenti e degli obiettivi
La presentazione è stata introdotta da Paola Ricciardi, dirigente delegato del Palazzo Reale di Napoli, che ha lasciato poi spazio ad un talk animato dai professori Pasquale Belfiore, Alessandro Castagnaro, Ferruccio Izzo e Pierre Alain Croset moderato dalla giornalista Chiara Del Gaudio. L’intervento dei relatori è stato un’occasione, non solo celebrativa, ma anche e soprattutto divulgativa e di profonda riflessione sullo stile dello studio Corvino + Multari, sulla modernità che lo caratterizza, intesa come capacità di leggere i tempi ed interpretarli in chiave creativa e funzionale. Come sottolineato dal prof. Izzo, il sodalizio tra gli architetti Vincenzo Corvino e Giovanni Multari è stato benedetto dalla guida del grande maestro Alberto Izzo, un maestro che ha indicato loro un metodo e un approccio al mestiere dell’Architetto lasciandoli poi liberi di declinare questo insegnamento in uno stile personale ed inconfondibile.
Fonte immagine: Ufficio stampa – Désirée Klain per Corvino e Multari