Basilicata Stories, l’eccellenza lucana nella vinicoltura

Basilicata Stories, l'eccellenza della vitivinicoltura lucana

Eccellenza lucana in degustazione: Basilicata Stories

Palazzo Caracciolo ha accolto la prima edizione di Basilicata Stories, convegno sulla presentazione dell’eccellenza della vitivinicoltura lucana. Sulla scia dell’edizione passata di Campania Stories anche la terra lucana ha indossato il suo abito più bello per mostrare la qualità dei propri vini alla stampa nazionale ed internazionale, con la partecipazione di diciotto aziende vinicole lucane. Grazie alla collaborazione di Miriade & Partners, il gemellaggio tra la terra campana e quella lucana si pone come punto di partenza per il raggiungimento di una rassegna, come quella di Basilicata Stories, che nel futuro prossimo potrà fare luce sull’intera realtà enologica del Sud Italia.

Basilicata Stories, una storia d’amore millenaria con la viticoltura 

In Basilicata si produce vino da millenni, è una eccellenza lucana. Gli antichi Greci piantarono le prime vigne in terra lucana lasciando alla popolazione un’eredità che oggi vale come un tesoro. La cultura del vino in questa regione si divide principalmente in due zone. La prima zona è quella della provincia di Potenza che sorge attorno al Vulture, docile vulcano inattivo e monte maestoso che abbraccia tutta la terra circostante. Qui ci sono ben quindici comuni in cui si realizzano prodotti enologici. Il vino del Vulture è creato da uomini e donne che amano la propria terra e che, nonostante i sacrifici del quotidiano, hanno deciso di non abbandonarla. L’Aglianico del Vulture è un vino prodotto in una zona vulcanica. Introdotto dai Greci, è coltivabile nel mese di ottobre. La sua uva matura in autunno e questa tempistica lo rende speciale soprattutto perché il frutto è soggetto a subire molte malattie delle piante. In passato l’Aglianico del Vulture era un vino frizzante ma oggi, grazie alle tecnologie moderne, può essere gustato in una forma più delicata. Le sue caratteristiche principali sono l’elevato tasso degli zuccheri e l’alta gradazione alcolica. Necessita di un invecchiamento lento e duraturo e per questo è tenuto a riposo per dodici mesi nel legno e dodici in bottiglia. La peculiarità più rilevante della zona del Vulture è legata alla natura della sua terra. In una sola vigna è possibile trovare sia il terreno lavico (scuro) che quello non lavico (chiaro). La seconda zona principale della coltivazione vinicola lucana si concentra nella provincia di Matera. Qui il territorio è prevalentemente idrico, segnato dai fiumi che sfociano nel mar Ionico. Nella provincia di Matera troviamo numerosi innesti di diverse tipologie di vitigni che dimostrano quanto le influenze delle colture del passato siano rappresentative per quelle del presente.

 

Sapori decisi e al contempo delicati esprimono la storia del vino lucano

Messi a confronto i vini della provincia di Potenza e della provincia di Matera appaiono decisamente differenti tra loro.

I vini bianchi di Matera infatti sono rappresentati dalla Malvasia, dal Moscato Bianco, dal Greco e dall’Aglianico vinificato in bianco. I suoi odori sono delicatissimi all’olfatto e i suoi sapori appaiono freschi al palato. Il vino rosato della Basilicata è gentile all’olfatto ed estremamente profumato. Leggermente frizzante al palato, questo vino rilascia un retrogusto armonioso. Il paragone tra l’Aglianico rosso di Matera e quello della terra del Vulture è abbastanza dicotomico. Il primitivo della zona meridionale della Lucania ha un sapore intenso e una gradazione alcolica decisamente alta, percepibile anche all’olfatto. L’Aglianico del Vulture, invece, prodotto nella zona settentrionale della regione, è più delicato all’olfatto e al palato appare corposo e meno alcolico rispetto al suo corrispettivo materano.

Campania e Basilicata si apprestano quindi a fare da prodromi per un evento culturale annuale che ha intenzione di dare risalto alla realtà enologica del Sud Italia. Sorelle nella passione della viticoltura, le due regioni possono vantare l’esclusiva nella produzione dell’Aglianico. Il prossimo anno Matera sarà, inoltre, palcoscenico della cultura mondiale con l’edizione di Matera 2019 Capitale della Cultura. L’evento contribuirà a dare maggiore risalto alla speciale dimensione storia e tradizionale del Meridione.

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A proposito di Maria Balsamo

Maria Balsamo nasce a Napoli nel 1984. Laureata in Filologia Moderna, è insegnante e giornalista pubblicista. Muove i primi passi nel mondo del giornalismo scrivendo di Cronaca per il quotidiano "Roma". Oggi si occupa principalmente di Cultura e Musica.

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