Accanto alla favolosa tenuta di Punta Licosa, spicca un piccolo paesino famoso in tutto il Cilento: Ogliastro Marina. Tra la spiaggia linda e gli ottimi ristoranti, sbuca la piazzetta centrale dove si tiene una festa dedicata a un unico protagonista: la pizza. Il PizzArt Festival, dunque, è una dedica ai principali tipi di pizza campani e, soprattutto, cilentani. Dal 28 al 30 agosto si viene immersi in un’atmosfera paesana e accogliente, che non ha bisogno di correzioni. Il tutto è arricchito dall’immensa pineta sulla sinistra della piazzetta centrale di Ogliastro, dove erano allestiti i tavoli (molto vicini), per ricreare quell’aria di “amici di pizza” che, nella quotidianità, serve a ognuno di noi.
Il percorso della sagra
Arrivati al primo checkpoint, è necessario fare una fila per ritirare i piccoli scontrini in cambio dei soldi contanti, per evitare la circolazione del denaro. La signora che ci ha accolto, Laura, ci ha confidato due parole sull’organizzazione: “Tutte le persone che vedete qui sono volontarie. Vengono quasi tutte da paesini vicini e sono felici di accogliere persone che non sono del posto”. Seppure semplice, questa dichiarazione fa capire che la sagra è ricca di duro lavoro gratuito. Di conseguenza, oltre alla perfetta organizzazione del Comune, c’è anche un po’ di amore da parte delle persone che abitano in questi luoghi.
Dopo essere stati accolti, ci si deve aspettare un piccolo viaggio tra gli stand della sagra: a partire dalle file per la pizza e la pizza fritta, fino ad arrivare a quello dei giochi originali per intrattenere il pubblico. In più, sulla sinistra della piazzetta era presente un grande palco, sul quale si esibiva la band Marilu’s Quartet, che ha intrattenuto il pubblico con canzoni in crescendo dalle 22 in poi.
Il menù del PizzArt Festival 2025
Il menù della sagra non era vastissimo: ci si è concentrati maggiormente sulla qualità che sulla quantità. Le pizze offerte all’interno dei vari stand erano:
- Pizza fritta classica
- Pizza fritta cilentana (con cipolle di Vatolla)
- Pizza margherita classica
- Pizza fritta con Nutella (per il dopocena)
- Pizza gourmet
Possiamo tranquillamente dire che la Pizza Gourmet era la protagonista della serata. Gli ingredienti erano: salsa di pomodoro, fichi bianchi, cipolla di Vatolla e cacioricotta. Un miscuglio armonioso di sapori per ricreare l’atmosfera tradizionale cilentana.
PizzArt Festival: perché andarci?
Il punto topico della serata è stato soltanto uno: andare alla ricerca della pizza. Non che sia stato difficile, ma la scelta era effettivamente vasta. Uno dei protagonisti della serata era lo chef Donato Barigliano, ossia un mastro pizzaiolo che affonda le sue radici in acqua, farina, lievito, mozzarella, pomodoro e basilico. Al suo fianco erano presenti tanti altri mastri pizzaioli ma, ciò che ha contraddistinto il PizzArt Festival è stata la presenza, in qualità di pizzaioli, di ragazzi con la sindrome di Down. Questo, da parte dell’associazione “Insieme per Ogliastro”, è stato un bellissimo gesto di inclusione. Vedere che a impastare i prodotti antichi cilentani ci fossero persone così concentrate e divertite, riscalda il cuore. Abbiamo anche intervistato Francesco Pascale, giovane aiutante pizzaiolo nello stand della Pizza Margherita:
“Sì, diciamo che questa sagra è stata fatta soprattutto per le persone che vivono qui. Ogliastro Marina spesso non è protagonista di questi eventi e, secondo noi, era giusto fare una festa anche qui. Per quanto riguarda la pizza posso dire che non è il mio lavoro principale, ma recuperare le tradizioni di famiglia fa bene a tutti, immagino.”
Questo ci fa capire l’attaccamento che il cilentano mette all’interno del suo “lavoro”. Non è raro, in Cilento, vedere persone del posto che fanno tutt’altro nella vita aiutare o comunque essere protagonisti di queste feste. Tutto ciò dimostra quanto sia importante, per il benessere mentale di una persona, recuperare e mostrare le proprie tradizioni.
Il Festival inteso come inclusione e identità
Questo tipo di sagre hanno sempre una storia da raccontare. Le persone che vi partecipano tornano sempre col sorriso sulle labbra: questo perché le tradizioni si intrecciano con le emozioni. In particolar modo, se queste ultime sono accompagnate da un gesto di inclusività, come quello di coinvolgere le persone con la sindrome di Down. Questa è stata un’azione fantastica da parte degli organizzatori, poiché hanno messo al centro della festa temi che non sono tanto di moda oggi: inclusione e identità. Il PizzArt Festival 2025 si è quindi dimostrato non solo degno a livello culinario, per aver portato ottimi chef e deliziose pizze, ma anche e soprattutto a livello umano, condividendo empatia e spirito d’inclusione.
Fonte immagine in evidenza: Terronian Magazine