Pizzeria Fandango Scalera, dopo 5 anni la riapertura
Dopo una lunga attesa, le porte della storica pizzeria Fandango di Scalera si sono finalmente riaperte. La chiusura, durata ben cinque anni a causa della pandemia e di prolungati lavori di ristrutturazione, non ha scalfito l’entusiasmo del suo patron, Salvatore Gatta, e l’affetto della clientela.
Un ritorno atteso tra sfide ed emozioni
L’emozione per questa ripartenza è palpabile nelle parole di Gatta: “una delle emozioni più grandi è essere riusciti a riaprire nonostante la pandemia prima e ben due allagamenti poi che ci hanno costretto a posticipare più volte l’apertura oltre a rifare quasi tutti gli arredi e l’impiantistica”. Un percorso a ostacoli che ha reso il traguardo ancora più dolce. “Ma è ancora più emozionante rivedere ritornare tutti i nostri affezionati clienti anche dopo così tanto tempo”, confessa Gatta, sottolineando il forte legame con la sua comunità.
Pizzeria Fandango Scalera: una location rinnovata per un’esperienza moderna
La sede di Via delle Querce, 15 si presenta oggi in una veste completamente rinnovata. Ha abbandonato l’atmosfera da Irish Pub per abbracciare un design più contemporaneo. “La ristrutturazione ha reso il locale molto più attuale e luminoso“, spiega il proprietario, “fruibile solo su di un livello, parte della cucina a vista e un ampia terrazza per cenare anche all’aperto”. Un cambiamento che promette un’esperienza ancora più accogliente.
La filosofia della pizza: napoletana nell’anima, lucana nel cuore
Il cuore pulsante del Fandango rimane la sua pizza, un prodotto che Gatta definisce “veracemente lucano”. Esponente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, Gatta affonda le sue radici nella tradizione. “Per me la pizza è solo napoletana… tutto deriva da lì”, afferma con convinzione. “Quindi su un impasto di Chiara estrazione partenopea trovano posto quasi tutti gli ingredienti che sono rappresentativi del territorio in cui vivo. Ogni pizza parla lucano“. Questa filosofia si traduce in un impasto di ispirazione partenopea, con lievito madre di oltre 30 anni, farina tipo 1 macinata a pietra e acque minerali del Vulture. Su questa base, Salvatore Gatta disegna le sue creazioni, pescando dal patrimonio gastronomico della sua regione.
La semplicita come valore aggiunto
La maestria di Salvatore Gatta è stata forgiata anche attraverso il confronto con i grandi nomi della pizza napoletana. “Ho avuto la fortuna di collaborare con i più grandi esponenti della pizza napoletana i quali mi hanno trasmesso la importanza della semplicità anche nell’accostamento degli ingredienti senza sforare in inutili barocchismi”, racconta. “La Lucania ha ingredienti semplici ma autentici e per me è stato facile coniugarli”. Per Gatta, la pizza diventa un veicolo di cultura, creando “esperienze ed emozioni intorno ad un prodotto popolare come la pizza che riesce a mettere in risalto un territorio e i suoi prodotti troppo a lungo troppo poco presi in considerazione”.
Pizzeria Fandango: riconoscimenti di un’eccellenza
Il valore della pizzeria Fandango è stato riconosciuto da numerosi premi e attestati nel corso degli anni. Tra questi spiccano i tre spicchi del Gambero Rosso, il 72° posto nella classifica 50 Top Pizza World 2022 e il 27° in quella italiana del 2023. A questi si aggiungono la medaglia d’oro per la “Mastunicola” alle Olimpiadi della verace pizza napoletana 2012 e il riconoscimento del Touring Club come migliore ristorante del sud Italia 2017. Salvatore Gatta è stato inoltre nominato Ambasciatore della pizza per Slow Food nel 2016 ed ha ottenuto il premio “forno verde” da 50 Top Pizza nel 2021.