Pomodoro Cannellino Flegreo Tour 2024, la celebrazione di un successo

Pomodoro Cannellino

Lunedì 22 luglio 2024 si è tenuto il “Pomodoro Cannellino Flegreo Tour” a Pozzuoli, al Parco Archeologico di Cuma e tra i campi di pomodoro situati nei resti archeologici della città bassa.

Nel 2024, il Pomodoro Cannellino Flegreo ha visto un significativo ampliamento delle aree coltivate, raggiungendo 50 ettari grazie all’aggiunta di ulteriori 10 ettari di campi nell’area flegrea. Questa espansione è stata accompagnata da un’apertura verso nuovi mercati, consolidando il pomodoro come punta di diamante di un più ampio processo di promozione del territorio.

 

Celebrazione della raccolta del Pomodoro Cannellino

A Pozzuoli, in provincia di Napoli, la raccolta del Pomodoro Cannellino Flegreo è iniziata con un evento che ha celebrato l’inizio della stagione attraverso un tour tra i resti archeologici e i campi situati all’interno del Parco Archeologico di Cuma. L’iniziativa è stata organizzata dall’azienda Cumadoro, in collaborazione con l’Associazione del Pomodoro Cannellino Flegreo, con il patrocinio del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei e del Comune di Pozzuoli. Questo evento di promozione culturale ha reso omaggio a un ecotipo locale che, negli ultimi cinque anni, ha riacquistato importanza negli orti flegrei. 

Grazie all’aumento delle aree coltivate, che ora raggiungono i 50 ettari, e alle costanti attività di promozione e divulgazione, il Pomodoro Cannellino Flegreo sta conquistando nuovi mercati non solo in Campania e in Italia, ma anche all’estero. Questo successo è stato facilitato da relazioni internazionali e dalla partecipazione a importanti fiere di settore in Spagna, Francia e negli Emirati Arabi. Un accordo con la catena di ristoranti e pizzerie Rossopomodoro ha ulteriormente ampliato la presenza del pomodoro nei menu di varie sedi, sia in Italia che all’estero.

Valorizzazione del Pomodoro Cannellino e del territorio attraverso l’enogastronomia

 

Le strategie adottate hanno funzionato: sono aumentate, infatti, le occasioni di consumo del Pomodoro Cannellino Flegreo, diffondendone la conoscenza a un pubblico sempre più ampio. Nei diversi contesti in cui viene presentato, il pomodoro viene degustato in piatti di alta qualità, che possono essere sia originali che legati alla tradizione, ma sempre attenti alla valorizzazione del territorio attraverso l’enogastronomia.

Giovanni Tammaro, rappresentante dell’azienda Cumadoro, ha sottolineato l’importanza del tour dedicato al Pomodoro Cannellino Flegreo, definendolo un appuntamento estivo stabile. Tammaro ha evidenziato come l’impegno, la caparbietà, la professionalità e la lungimiranza degli imprenditori locali abbiano permesso non solo il recupero di un seme quasi scomparso, ma anche la rigenerazione di terreni abbandonati dell’area flegrea, creando un circuito virtuoso con ricadute occupazionali crescenti.

L’evento ha coinvolto giornalisti, esperti del settore e addetti ai lavori, offrendo un percorso che ha unito archeologia e agricoltura per scoprire il Pomodoro Cannellino Flegreo e la sua storia. Il tour ha esplorato le tecniche di coltivazione, la distribuzione e l’uso in cucina, mettendo in luce anche il valore economico di questa produzione.

Percorso tra archeologia e agricoltura

 

La prima tappa è stata una visita guidata al Parco Archeologico di Cuma, dove parte dei campi di Pomodoro Cannellino Flegreo si trova nella città bassa. Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, insieme a giovani archeologi, ha mostrato gli ultimi progressi degli scavi e i reperti recenti, frutto delle ricerche condotte dalle università, tra cui l’Università della Campania Vanvitelli, che sta indagando una chiesa bizantina alle pendici dell’Acropoli.

L’evento ha visto la partecipazione delle istituzioni locali e regionali, ritenute fondamentali per la valorizzazione del processo produttivo del Pomodoro Cannellino Flegreo. Presenti anche associazioni di settore come Confagricoltura Napoli e l’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale (Ebat). Confagricoltura Napoli, su indicazione dell’Associazione del Pomodoro Cannellino Flegreo, ha avviato la procedura per candidare il pomodoro al marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), un riconoscimento che valorizzerebbe ulteriormente la storia e le tradizioni di questo prodotto.

Dal 2018, l’area di produzione del Pomodoro Cannellino Flegreo è passata da 10 a quasi 50 ettari, con un incremento di 10 ettari solo nell’ultimo anno, grazie a progetti di riqualificazione urbana come il Progetto Monterusciello Agro City (MAC), finanziato dall’Unione Europea e promosso dal Comune di Pozzuoli. Il Sindaco Luigi Manzoni ha sottolineato l’importanza di sostenere eventi che valorizzano le colture locali e promuovono uno sviluppo sostenibile del territorio.

Giovanni Tammaro ha espresso soddisfazione per il successo del tour, definendolo un appuntamento stabile che celebra un prodotto di eccellenza locale. Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, ha evidenziato come il tour rappresenti un’interazione tra il patrimonio archeologico e la tradizione agricola, simbolo della contemporaneità del Parco Archeologico di Cuma. Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, ha sottolineato come agricoltura e cultura possano avviare relazioni virtuose, promuovendo prodotti tradizionali come il Pomodoro Cannellino Flegreo e puntando alla certificazione di qualità per valorizzare questo tesoro agroalimentare campano. Per l’occasione sono intervenuti molti professionisti locali, pizzaioli, ristoratori, pasticceri e gelatieri che, con arte sapiente, hanno declinato il Pomodoro Cannellino Flegreo in tutte le sue sfumature salate e dolci.

 

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