Il Festival della Letteratura Indipendente | 29 giugno 2025

Il Festival della Letteratura Indipendente | 29 giugno 2025

La giornata di chiusura del FLIP: il Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025 si è concluso domenica 29 giugno.

La letteratura come esplorazioni di dimensioni

Il Festival della Letteratura Indipendente | 29 giugno 2025

Il tema scelto dal Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025, tenutosi al Parco pubblico Giovanni Paolo II di Pomigliano D’Arco (NA) dal 26 al 29 giugno, è Esplorazioni. Una parola che deriva dalla radice del verbo latino plorare e che significa “scorrere, correre, andare”. Scelta non a caso, poiché riguarda proprio la restituzione del valore della letteratura come un percorso fluido, uno scorrere tra mondi e dimensioni, che dà la possibilità di creare incontri e confronti.

In questo flusso di vita e di coscienze che si incontrano, la letteratura reinventa ogni volta ed è da questa capacità straordinaria che parte il Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025. È da qui, dal mettere in discussione ogni volta temi apparentemente definibili, che si creano spazi di relazione, occasioni di dialogo e di attraversamenti rispetto a ciò che è nuovo. La giornata conclusiva del 29 giugno ha condensato questi pensieri, salutando il pubblico con una serie di incontri e dibattiti interessanti.

Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025: domenica 29 giugno

La giornata di domenica 29 giugno del Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025 si è aperta con un interessante incontro con l’illustratore coreano Kim Sang-Keun, in dialogo con Valentina Mai di Kite Edizioni. Un’occasione di conoscenza e gioco per grandi ma, soprattutto, per i più piccoli, i quali hanno potuto dare spazio alla propria creatività attraverso un breve workshop di illustrazione coreana. Dopo questo momento di ricreazione importante e di conoscenza data dal confronto con un’altra cultura, sono partiti i dibattiti.

Il Festival della Letteratura Indipendente | 29 giugno 2025

Anche il Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025 ha seguito una suddivisione in macroaree per argomenti e tematiche. Infatti, parte della giornata di domenica 29 giugno ha previsto le seguenti sezioni: Reinventarsi, Oasi III, Visioni e Invisibilia. Durante Reinventarsi, Lissane Perpetuo ha moderato un dibattito tra Veronica Galletta (che ha presentato Malotempo, Minimum fax) e Fabio Massimo Franceschelli (con Introduzione alla mia morte, Del Vecchio): un dialogo in cui si è discusso della percezione della morte, con un guizzo ironico importante.

Invece, durante il momento Oasi III del Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025, Mario Ricci ha dialogato con Alfredo Palomba, Giuseppe Nibali e Luca Marano sulla scuola e il ruolo dell’insegnante, soprattutto nel panorama contorto al giorno d’oggi. Uno scenario sicuramente critico, in cui più che mai si rivela fondamentale ridiscutere le dinamiche ed i contesti scolastici. Successivamente, con Visioni Fabio Mastroserio presenta Matteo Cardillo (Amarsi in una casa infestata, Mercurio) e Yasmin Incretolli (Bellissima, Pidgin), due curiose diapositive sul tema ricorrente della morte e della crudezza della realtà.

Infine, uno degli ultimi incontri del Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano D’Arco 2025 ha segnato un ritorno alla poesia. Per Invisibilia, Eduardo Savarese ha proposto un confronto con Ezio Sinigaglia (AcroBatiCa, Déclic). Un’occasione durante la quale viene mostrata la potenza comunicativa dei versi, quasi come se si trattasse di uno spartito musicale, che con musicalità rende emozioni ed evoca mondi e percezioni. E su questo viaggio poetico e musicale insieme, si conclude parte della giornata di domenica 29 giugno.

Fonte immagini e immagine di copertina: Ufficio Stampa

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A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson è giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2023. Appassionata di cultura in tutte le sue declinazioni, unisce alla formazione umanistica una visione critica e sensibile della realtà artistica contemporanea. Dopo avere intrapreso gli studi in Letteratura Classica, avvia un percorso accademico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consegue innanzitutto il titolo di laurea triennale in Lettere Moderne, con una tesi compilativa sull’Antigone in Letterature Comparate. Scelta simbolica di una disciplina con cui manifesta un’attenzione peculiare per l’arte, in particolare per il teatro, indagato nelle sue molteplici forme espressive. Prosegue gli studi con la laurea magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, discutendo una tesi di ricerca in Storia del Teatro dedicata a Salvatore De Muto, attore tra le ultime defunte testimonianze fondamentali della maschera di Pulcinella nel panorama teatrale partenopeo del Novecento. Durante questi anni di scrittura e di università, riscopre una passione viva per la ricerca e la critica, strumenti che considera non di giudizio definitivo ma di dialogo aperto. Collabora con il giornale online Eroica Fenice e con Quarta Parete, entrambi realtà che le servono da palestra e conoscenza. Inoltre, partecipa alla rivista Drammaturgia per l’Archivio Multimediale AMAtI dell’Università degli studi di Firenze, un progetto per il quale inserisce voci di testimonianze su attori storici e pubblica la propria tesi magistrale di ricerca. Carta e penna in mano, crede fortemente nel valore di questo tramite di smuovere confronti capaci di generare dubbi, stimolare riflessioni e innescare processi di consapevolezza. Un tipo di approccio che alimenta la sua scrittura e il suo sguardo sul mondo e che la orienta in una dimensione catartica di riconoscimento, di identità e di comprensione.

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