Cina cashless: un primato mondiale

Primato Cina: primo paese cashless al mondo

Si prevede una Cina cashless: il paese potrebbe riuscire per primo a raggiungere l’obiettivo. Pare, infatti, che quattro persone su cinque adottino metodi di pagamento digitale.

Lo scenario sembra raccontare una società alla Black Mirror, dove la tecnologia prende il sopravvento sull’uomo. In Cina, tutto questo è avvenuto con una incredibile velocità. All’inizio del nuovo millennio la Cina utilizzava quasi esclusivamente contanti. Il sistema di pagamento tramite carta di credito, infatti, non ha mai funzionato. Perché? In primis, per le poche opzioni di scelta disponibili nel Paese e, in secondo luogo, per la difficoltà. È nota, infatti, la difficoltà che si riscontra nel trattare con le banche cinesi. Il metodo di pagamento digitale ha eliminato soprattutto l’ultimo problema, rendendosi semplicissimo nell’utilizzo.

Non più dispositivi o strumenti utili alla lettura di una carta, ma un semplice account e un codice QR personale, che ai paganti basterà inquadrare. Il mercato fintech cinese è in mano a due società: WeChat Pay di Tencent (attivo dal 2014) e AliPay di Ant Financial, società affiliata di Alibaba, lanciato nel 2004. Queste due applicazioni, che contano rispettivamente 900 e 500 milioni di utenti attivi al mese, puntano a rendere la Cina il primo paese cashless al mondo. La cosa straordinaria è che si tratta di soli utenti cinesi. Per rendere l’idea della diffusione di questo metodo di pagamento, basti pensare che Apple Pay conta solamente 127 milioni di utenti attivi al mese. Tra l’altro, bisogna specificare che quest’ultima raccoglie utenti da tutto il mondo e risulta già installata su tutti i dispositivi iOS.

Cina cashless: lo scenario attuale

Inoltre, oltre a rendere semplici e immediati i pagamenti dal vivo, WeChat Pay e Alipay offrono decine di servizi aggiuntivi estremamente utili. Grazie a queste due app, è possibile pagare le bollette o prenotare un taxi. Prenotare biglietti per il cinema o un tavolo al ristorante. Ad oggi, più del 70% dei pagamenti avviene tramite transazioni digitali e sono disponibili per qualunque genere di servizio. Non solo negozi o supermercati, il pagamento digitalizzato è possibile anche nei mercati – grazie alla grande immediatezza che caratterizza lo strumento – e, addirittura, per lasciare offerte a mendicanti o artisti di strada. È curioso sapere, infatti, che molti cinesi affermano di uscire di casa quasi sempre senza portafogli.

Il futuro del settore Fintech

Il rapporto inaugurale di China Fintech, società che si occupa della condivisione di dati e informazioni sul più grande mercato fintech del mondo, ha rilevato che all’interno dell’enorme mercato finanziario nazionale, circa l’87% dei consumatori usufruisce di servizi finanziari digitali. Questo settore ha sfiorato il valore di 29 trilioni di dollari nel 2019. Il grande successo dei pagamenti digitali ha fatto anche sì che le aziende interessate e il paese stesso si preparassero per lanciare, entro il 2021, la prima valuta virtuale nazionale al mondo.
A far concorrenza alla Cina è un paese europeo altrettanto avanti con il progetto di “cash free”: la Svezia. Gli ultimi dati provenienti dal ministero delle finanze svedese hanno rilevato che praticamente meno del 10% dei pagamenti avviene per mezzo di moneta fisica.

Fonte immagine: ft.com

A proposito di Cinzia Esposito

Classe ’96 e studentessa magistrale in Corporate communication e media all’Università di Salerno. Vengo da una di quelle periferie di Napoli dove si pensa che anche le giornate di sole vadano meritate, perché nessuno ti regala niente. Per passione scrivo della realtà che mi circonda sperando che da grande (no, non lo sono ancora) possa diventare il mio lavoro.

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