Premio Strega 2018: vince Helena Janeczek con Guanda

Premio Strega 2018

Il Premio Strega 2018 è stato assegnato a Helena Janeczek con l’opera “La ragazza con la Leica” (2017) della casa editrice Guanda. Il vincitore è stato proclamato ieri sera, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma dalla giornalista Eva Giovannini che ha condotto la trasmissione in diretta su Rai3.

Erano 15 anni che il premio non veniva assegnato ad una donna, che con 196 voti ha superato i 144 voti di Marco Balzano con “Resto qui” (edizione Einaudi). Gli altri finalisti sono stati  Sandra Petrignani  “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza), Lia Levi con “Questa sera è già domani” (Edizioni E/O),  Carlo D’Amicis con “Il gioco” (Mondadori).

Per la prima volta vince la casa editrice Guanda (fa parte dal 2005 del grosso gruppo editoriale Mauri Spagnol che comprende Corbaccio, Garzanti, Longanesi, Nord, Ponte alle Grazie, Salani, TEA, Vallardi)  interrompendo la lunga serie di vittorie della Mondadori e di altre grosse case editrici.

Premio Strega 2018, l’opera e l’autrice

“La ragazza con la Leica”, vincitore del Premio Strega 2018, narra della vita di  Gerda Taro, prima fotografa di guerra caduta sul campo di battaglia: è morta nel 1937 durante la guerra civile spagnola.  Gerda, compagna di Robert Capa, era una persona con una grande voglia di vivere, una ragazza degli Anni Trenta che respirava, come tanti, il clima nefasto di quegli anni. È l’epoca del nazismo e della crisi economica, ma anche quello della sua giovinezza e della sua passione verso la fotografia.

Helena Janeczek nata a Monaco di Baviera da una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Poetessa e scrittrice, ha esordito con la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (Suhrkamp, 1989), mentre ha scritto in italiano il suo primo romanzo, Lezioni di tenebra (Guanda 2011, Premio Bagutta Opera Prima), che racconta del viaggio compiuto ad Auschwitz insieme alla madre, che lì era stata prigioniera con il marito. È inoltre autrice dei romanzi Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa.  È redattrice di «Nuovi Argomenti» e di «Nazione Indiana».

Premio Strega, la storia

Il Premio Strega nacque nel dopoguerra con l’obiettivo di contribuire alla rinascita culturale dell’Italia con l’assegnazione di un Premio letterario. Da allora viene considerato il premio letterario italiano che gode di maggior prestigio.

Il Premio Strega è stato istituito da Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del liquore Strega, da cui la scelta del nome. Dal 1986 il Premio Strega viene gestito dalla Fondazione Bellonci.

Gli Amici della domenica, quattrocento personalità del mondo della cultura nel senso più ampio (scrittori e giornalisti, studiosi, artisti, registi di cinema e teatro), si riuniscono ogni anno per scegliere in due successive votazioni il vincitore: la prima in casa Bellonci, in giugno; la seconda al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, ai primi di luglio. Il primo scrittore a ricevere il Premio Strega, nel 1947, è stato Ennio Flaiano, con il libro Tempo di uccidere (Longanesi).

Ogni anno vengono assegnati altri premi prestigiosi, quali “Premio Strega Giovani”, “Premio Strega Europeo”, “Premio Strega Ragazzi e Ragazze”.

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A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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