Gay-Odin, riapre in via Chiaia 237 la bottega storica

Gay-Odin: dopo un attento lavoro di restauro, lo storico locale riapre al pubblico in tutto il suo originale splendore

Le vetrine del locale che fu di Isidoro Odin e Onorina Gay, dove fu inaugurata la loro prima cioccolateria, tornano ad accogliere le eccellenti creazioni dei maestri cioccolatieri della Gay-Odin.

La bottega storica, situata tra Via Toledo e Piazza del Plebiscito, fa onore alla città di Napoli, rappresentando un vero e proprio gioiello di Art Nouveau.

Da Isidoro Odin e Onorina Gay alla famiglia Maglietta: storia di un’eccellenza napoletana

Il piccolo laboratorio nella centralissima via Chiaia è il primo tassello di una prolifica attività che porta alla nascita del brand nel 1894.

Il cioccolatiere Isidoro Odin ottiene la mano di Onorina Gay, discendente di una famosa famiglia di maîtres chocolatiers, e convolano a nozze nel 1898: con l’inaugurazione della nuova Fabbrica, terminata nel 1922, il marchio presenta anche il cognome della moglie.

La famiglia Maglietta prende in mano le redini dell’azienda negli anni Ottanta, lavorando con impegno, lungimiranza e passione. “Questa riapertura ha un valore particolarmente significativo, direi storico: si tratta del primo negozio Gay-Odin, allestito con tutte le stigliature d’epoca restaurate. È qui che Isidoro Odin, giovane cioccolatiere di Alba pieno di sogni, ha conquistato per la prima volta il palato dei napoletani con le sue originali creazioni ed è qui che noi, nel segno della tradizione, continueremo a portare avanti il nostro lavoro di artigiani del cioccolato” – afferma Sveva Maglietta, membro del CdA.

Il fascino Liberty della bottega

Oltre all’antica Fabbrica di vico Vetriera, riconosciuta Monumento Nazionale nel 1993, anche l’insegna di via Chiaia si aggiunge alle sedi storiche del brand.

Il locale, con le strigliature interne e la mostra esterna in legno, ha conservato il bancone e recuperato gli arredi, caratterizzati dal tipico elemento naturalistico e floreale. Sottoposto al vincolo della Soprintendenza ai sensi della legge n.1089/1939, l’esercizio commerciale Gay-Odin è da considerarsi tra le ultime testimonianze del Liberty napoletano, “un fenomeno culturale che informò l’ambiente napoletano nell’arco temporale compreso tra la fine del secolo XIX e il primo dopoguerra”, come riportato nella relazione del 1993 redatta dall’architetto Ugo Carrughi della Soprindentenza di Napoli.

Gay-Odin rappresenta un’eccellenza partenopea e conta nove punti vendita a Napoli, uno store a Roma, ai Parioli, e una boutique a Milano, a due passi dal Duomo.

Gay-Odin, antiche ricette artigianali

Dai gianduiotti ai Chicchi di caffè, passando per le celebri cialde come Wafer, Noci e Ghiande, fino ad arrivare ai prodotti di punta di Gay-Odin, il Tronchetto di Cioccolato Foresta, con rami di cioccolato interamente lavorati a mano, e il Vesuvio di Cioccolato, che ne riproduce la sagoma, ideata su disegno dell’architetto Fabrizio Mangoni, amico di Giuseppe Maglietta: le specialità realizzate con le ricette segrete di Isidoro Odin sono in grado di soddisfare tutti i palati.

Tra le golose novità del locale di via Chiaia 237, la presenza di una linea fredda di alta qualità e la relativa installazione di un banco gelato con carapine in vecchio stile: i gusti si ispirano ai cioccolatini della casa, come il gelato al cioccolato fondente con scorzette d’arancia o quello al latte, zucchero e cannella.

Informazioni utili

Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin

Via Vetriera, 12

80132 Napoli (NA)

081 417843

gayodin.it

[email protected]

 

Fonte immagini: Francesca Arfè, archivio personale

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A proposito di Francesca Arfè

Laureata in Lingue e Culture Comparate, attualmente studentessa magistrale di Lingue e Letterature Europee e Americane. Bilancia ascendente Acquario con la testa tra le nuvole e il naso tra i libri. Dispensa consigli di lettura agli indecisi sul suo profilo Instagram @chicchedilibri. Cofondatrice di #PagineDaYamato, gruppo di lettura su Telegram dedicato al Giappone in tutte le sue sfaccettature.

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