Avere una fidanzata virtuale non è più fantascienza. La storia di Caryn Marjorie, un’influencer statunitense di 23 anni, ha aperto un intenso dibattito sul futuro delle relazioni umane e sull’etica dell’intelligenza artificiale. Utilizzando una versione IA di sé stessa, ha creato un servizio che solleva tanto interesse quanto preoccupazione.
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Cos’è CarynAI e come funziona?
CarynAI è un chatbot vocale che riproduce l’immagine, la voce e la personalità di Caryn Marjorie. Realizzato in collaborazione con la startup Forever Voices e basato sulla tecnologia GPT-4 di OpenAI, l’avatar è stato addestrato analizzando migliaia di ore di contenuti dal canale YouTube dell’influencer. Il risultato è una “coscienza” artificiale capace di intrattenere conversazioni dinamiche e private con gli utenti, al costo di un dollaro al minuto. Come riportato dalla rivista Fortune, in una sola settimana di beta testing, il servizio ha generato oltre 71.000 dollari di entrate.
Il dibattito: combattere la solitudine o creare dipendenza?
L’obiettivo dichiarato di Caryn Marjorie è “curare la solitudine”. In un’epoca post-pandemica in cui molti giovani faticano a stabilire relazioni, l’influencer afferma di voler offrire un ambiente sicuro per interagire. Questa visione si scontra però con i potenziali rischi legati a un’interazione a pagamento con un’entità artificiale.
| Benefici dichiarati | Rischi reali e implicazioni |
|---|---|
| Combattere la solitudine | Rischio di creare una forte dipendenza emotiva e di approfondire l’isolamento, sostituendo le relazioni umane reali con una relazione parasociale a pagamento. |
| Offrire un ambiente sicuro | L’IA non è controllabile al 100%. Il bot ha già generato risposte sessualmente esplicite non previste, sollevando questioni sulla sicurezza e sul consenso. |
| Un nuovo modello di business | Sfruttamento della vulnerabilità emotiva degli utenti, inserendosi nella cosiddetta “economia della solitudine“. |
Implicazioni etiche e rischi per la sicurezza
Il fenomeno CarynAI evidenzia un deterioramento progressivo delle relazioni umane, soprattutto tra le generazioni più giovani. Come rilevato da un’inchiesta di Repubblica, le interazioni con il bot virano spesso verso argomenti a sfondo sessuale, sollevando dubbi sull’etica di un servizio che, pur non essendo stato progettato per questo, finisce per operare in un territorio simile a quello di piattaforme come OnlyFans. Questo espone a rischi significativi: la privacy degli utenti e i dati delle loro conversazioni intime sono realmente al sicuro? E per la creatrice, il rischio di stalking o di un’associazione incontrollata della propria immagine a contenuti espliciti è concreto.
È fondamentale approcciare strumenti come l’intelligenza artificiale con consapevolezza. La tecnologia può offrire un supporto, ma non deve diventare un sostituto degli affetti reali. L’impegno nel coltivare rapporti umani autentici rimane la vera difesa contro l’isolamento. Per approfondire i rischi legati a queste tecnologie, è utile consultare anche la nostra guida sui pericoli nell’utilizzare ChatGPT.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 28/09/2025

