La popolazione Dali Koumbè: la tribù cieca

La popolazione dei Dali Koumbè: la tribù cieca

Esistono delle popolazioni nel mondo di cui non abbiamo la più remota conoscenza, una tra queste è la popolazione Dali Koumbè. Questa tribù sorge nel deserto della Mauritania, al confine con il Mali, l’aspetto caratterizzante è tanto inquietante quanto bizzarro: più della metà degli abitanti della zona è cieca. La condizione della vista della popolazione Dali Koumbè non è ancora chiara agli studiosi: molti ritengono sia dato da una condizione genetica che si tramanda da generazioni, altri credono che le cause siano da cercare nelle condizioni ambientali. Secondo varie tradizioni e leggende questa strana condizione sarebbe iniziata con una donna “prescelta”, alla quale fu predetto da una divinità che avrebbe dato alla luce l’uomo più virtuoso del mondo, un figlio non vedente. Da quel momento in poi la cecità fu percepita dalla piccola comunità come un qualcosa di positivo, un dono divino che doveva essere coltivato da tutti. Quali sono le particolarità della popolazione Dali Koumbè e perché vengono denominati la popolazione felice?ione

 

una popolazione del deserto:

Raggiungere questo luogo è un’avventura impervia per le dune del deserto del Sahel, a 1000 km dalla capitale Nouakchott. Il villaggio non esiste sulle mappe, è scollegato dal resto del mondo, senza internet o campo. La condizione di cecità della popolazione Dali Koumbè , che colpisce una persona su due nella comunità, fa sì che i loro sensi siano particolarmente sviluppati, capaci addirittura di orientarsi nel deserto per procurarsi acqua e conoscendo bene il territorio dove vivono, sono liberi di spostarsi in autonomia senza alcun ausilio. Nonostante il loro modo di vivere, percepito da noi occidentali come arretrato e fuori dal mondo, la popolazione si sente felice e completa, un sentimento che, al giorno d’oggi, non è scontato. 

qual’è il segreto della loro felicità

Il giovane YouTuber Giuseppe Bertuccio D’Angelo con il suo “Progetto Happiness” viaggia in tutto il mondo attraversando vari paesi e nazioni, cercando di scoprire da altre popolazioni, talvolta quelle più invisibili, inascoltate e remote, cosa è per loro la felicità, la bellezza ed il senso della vita. Attraverso il suo viaggio in questo minuscolo e dislocato paesino in Maurtania, riusciamo a scoprire i misteri che permeano la  popolazione Dali Koumbè, senza vista ma felice. La loro fierezza e felicità sta nel fatto di essere consapevoli ed orgogliosi delle loro radici, credendo di avere natali divini. Nonostante la semi-consapevolezza che ciò che affligge metà della popolazione sia considerato una disabilità, sono comunque felici di vivere nella comunità, coscienti che al di fuori della stessa non avrebbero la stessa autonomia. La popolazione Dali Koumbè dimostra di essere grata e apprezzare ciò che ha, contribuendo in questo modo alla vita comunitaria. Ad oggi sono circa dieci le generazioni nate senza vista, queste si occupano soprattutto di attività fugali come l’apprendimento del Corano, tramandato dai loro maestri sin da bambini, dedicandosi principalmente alla predicazione orale, non potendo leggere. Riescono solo a percepire ombre, se qualcuno si trova nelle loro vicinanze sanno riconoscerlo e si orientano in base all’ olfatto e soprattutto all’ udito. Grazie allo YouTuber creatore del Progetto Happiness abbiamo testimonianze della gente del posto,  del loro modo di percepire la vita, della loro gratitudine alla vita ma anche dei loro desideri che realizzerebbero se avessero la vista: leggere un libro, scrivere una lettera, imparare tante nuove cose, scoprire i colori e le sfumature dei paesaggi. dali Koumbé 

Consigliamo la visione del video del canale Proggetto Happiness per essere trasportati in questa realtà: https://youtu.be/oUN_PL70Yn4?si=SWfxZmWV2tmhAhPt 

 

fonte immagine: Pixabay

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