La skimpflation: cos’è e come funziona

La skimpflation: cos'è e come funziona

Oggigiorno sempre più produttori stanno riducendo il contenuto dei loro prodotti, affinché venga mascherato l’aumento dei costi eccessivi. Quindi i consumatori  si ritrovano costretti a dover dare uno sguardo in più quando si trovano tra gli scaffali di un supermercato. Ma ciò non è tutto, avete mai sentito parlare della strategia della Skimpflation? Scopriamola insieme!

Il termine Skimpflation deriva dal verbo inglese to skimp, che significa risparmiare, e da inflation, ovvero inflazione. In questo caso, a differenza della shrinkflation, il costo e la grammatura del prodotto non variano, ma a cambiare è la qualità degli ingredienti. Detto ciò, si tratta di un fenomeno che è ancor più ingannevole, perché difficile da smascherare, dato che allo stesso prezzo corrisponde minore qualità.

L’inganno invisibile della skimpflation

Mentre l’inflazione sta ad indicare che un consumatore di un certo prodotto paghi un prezzo più alto, assecondando le dinamiche della skimpflation il prezzo resta invariato, sebbene la qualità del prodotto subisce un sottile peggioramento. Immediatamente si inizia a pensare che il bersaglio principale di questa vicenda sia proprio il consumatore ed effettivamente è così; senza dimenticare però che per ogni danno da esso subito, c’è un’azienda che deve fare conto con tante altre scelte e potenziali soluzioni, ad esempio: rinunciare a una parte del proprio guadagno o rimpiazzare parte dei servizi, ingredienti, materiali inizialmente offerti con un corrispettivo di qualità minore.

Per chi è vigile e attento a riguardo è facile controllare pesi e grammature, ma quali parametri permettono di valutare in modo oggettivo un cambio di tipo qualitativo? Solo uno, vale a dire la lista degli ingredienti. Ed è proprio in questo modo che qualche furbetto della skimpflation è già stato beccato. In più, a differenza della shrinkflation, la skimpflation riguarda anche prodotti e servizi di ogni tipo: come le casse automatiche al posto del personale, il costo del bagaglio di viaggio che supera quello del biglietto acquistato, la mancanza dei set di cortesia negli hotel, solo per citare alcuni esempi concreti. Inoltre è importante dire che ,nel caso dei beni di largo consumo, il fenomeno si verifica quando un prodotto viene impoverito attraverso la riduzione o la sostituzione di alcuni ingredienti con alternative molto meno pregiate di quanto si aspetti!

Alcuni esempi della strategia

Per poter comprendere al meglio la strategia di skimpflation, ecco qui riportati alcuni esempi:

  • la Pepsi senza zucchero al litro costa 0,88 euro nel caso della bottiglia da 1,5 litri e 0,90 euro se consideriamo la confezione da 4 bottiglie da 1,5 litri;
  • Il caso più eclatante è quello dei biscotti Milka Choco Sensation, che nel formato normale costano 13,13 euro al kg mentre nel maxi formato 15,38 euro al kg, con un aumento del +17,1%;
  • Un aumento ancora più ingiusto è quello del formato maxi dei biscotti Pepito, che costano 4,42 euro al kg contro i 3,54 euro al kg del formato normale, quindi un incremento del 24,5%;
  • Tra i prodotti segnalati, infine, c’è anche il formaggio President che ha un incremento di prezzo, sia pur leggero, circa del 5,4%, nel formato maxi piuttosto che in quello tradizionale.

Quindi, si può affermare che non resta che far attenzione, giorno dopo giorno, a cosa si può andare incontro facendo semplicemente una spesa quotidiana.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons.

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