Le sigarette elettroniche fanno male? Risponde la New York University

Le sigarette elettroniche fanno male

Le sigarette elettroniche fanno male? Secondo una ricerca della New York University le sigarette elettroniche non sono innocue. Effettuata da un gruppo guidato da Moon-Shong Tang e pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, la ricerca analizza gli effetti dell’esposizione a nicotina e derivati su topi e cellule umane. Nei topi sono stati rilevati danni al DNA, in particolare nelle cellule di cuore, polmoni e vescica.

In laboratorio simili effetti sono stati osservati su cellule umane di polmone e vescica, oltre ad un aumento nel rischio di mutazioni e trasformazioni in cellule tumorali. Significa che gli utilizzatori di sigarette elettroniche potrebbero avere un maggior rischio, rispetto ai non fumatori, di sviluppare malattie cardiache e tumori polmonari e/o della vescica.

Le sigarette elettroniche fanno male? E il tabacco?

Secondo alcuni in realtà i risultati della ricerca sarebbero fuorvianti. Per Riccardo Polosa, docente presso l’Università di Catania, fondatore e direttore scientifico della Lega Italiana Anti Fumo (Liaf) “Il metodo descritto dagli autori non mima le normali condizioni d’uso dei prodotti da svapo. Le condizioni riprodotte in questi esperimenti sono esasperate e favoriscono la produzione di sostanze tossiche alla stessa stregua di un ‘tostapane’ che viene settato per bruciare il pancarrè.”

Per altri invece si tratta di osservare i risultati inserendoli nel giusto scenario. Secondo il Professor Fabio Beatrice dell’Università di Torino, Direttore della S.C. di Otorinolaringoiatria e del Centro Antifumo dell’Ospedale S. Giovanni Bosco di Torino: “È necessario individuare la corretta prospettiva dalla quale analizzare lo scenario del fumo elettronico. Le sigarette elettroniche producono una quantità di sostanze cancerogene ed irritanti nettamente inferiore rispetto al fumo tradizionale. La produzione di cancerogeni nel vapore di sigaretta elettronica è stata ampiamente studiata. E quando questa grandezza viene correttamente analizzata, lo si fa mettendola a paragone con la produzione di cancerogeni delle sigarette tradizionali. In questo modo, le evidenze scientifiche hanno dimostrato che le sigarette elettroniche producono sostanze nocive in misura di almeno il 95% inferiore rispetto al normale fumo da combustione dei prodotti del tabacco tradizionale”.

Le sigarette elettroniche sarebbero quindi sì dannose, ma meno rispetto al tabacco tradizionale, quindi sempre secondo Beatrice “il fumo elettronico costituisce una formidabile alternativa per tutti i fumatori incalliti che non riescono o che non vogliono smettere di fumare. Si chiama riduzione del rischio”. Non avrebbe senso perciò considerarle come sigarette che non fanno male.

Commenta inoltre Roberta Pacifici, Direttrice del centro farmaco e tossicodipendenze dell’Istituto superiore di sanità, che Dobbiamo anche studiare gli effetti sui polmoni degli aromi, come quelli alla vaniglia o al cioccolato, che mandano in circolo microparticelle studiate solo come additivi alimentari e non da inalazione.”

In ogni caso è meglio astenersi da ambedue i tipi di fumo, a beneficio della salute e del portafoglio. Ricordiamo infatti che da gennaio 2018 anche i liquidi per sigarette elettroniche sono sottoposti a tassazione da parte del Monopolio di stato.

Francesco Di Nucci

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