MEGA di Elon Musk, il nuovo movimento dell’imprenditore

MEGA di Elon Musk

Da pochi mesi a questa parte il miliardario a capo di Tesla, di SpaceX e della piattaforma X ha deciso di entrare nelle dinamiche della politica europea. L’imprenditore più ricco del mondo con un posto su X del 1 febbraio,  invita gli europei a unirsi al movimento MEGA(Make Europe Great Again), frase utilizzata anche dal premier ungherese Viktor Orban a novembre nel 2024. Tale slogan per il movimento MEGA di Elon Musk richiama quello di Donald Trump MAGA (Make America Great Again), divenuto simbolo della rinascita del populismo conservatore negli USA. Non mancano gli attacchi nei confronti di Elon Musk da parte di Macron, che lo accusa di guidare una «nuova internazionale reazionaria». L‘espressione deriva da un’analisi accurata pubblicata dalla rivista  Le Grand Continent e si propone di descrivere la corrente che unisce la politica del presidente degli USA alla potenza del tecno-nazionalismo di Musk. Tuttavia, la domanda che sorge spontanea è la seguente: il movimento MEGA di Elon Musk è solo  una provocazione o c’è il rischio di un ritorno dell’ Europa populista?

Il movimento MEGA di Elon Musk e i suoi interventi in Germania, Regno Unito, Francia e Italia

Nelle ultime settimane l’imprenditore non ha nascosto il suo endorsement al partito di estrema destra tedesco AfD. «Penso che il partito AfD sia davvero la migliore speranza per la Germania. Le persone devono essere orgogliose di essere in Germania e di essere tedesche», con queste parole Elon Musk sostiene il partito Alternative für Deutschland, che al momento è il secondo partito nazionale con il 23% di preferenze. Che sia un alleato chiave è lecito pensarlo, visto l’importanza della Germania in UE e le elezioni parlamentari  del 23 febbraio. A un mese dalle elezioni tedesche, le dichiarazioni di Musk hanno suscitato reazioni contrastanti tra i leader europei. Ad esempio, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito il sostegno di Musk al partito come «davvero disgustoso» e un ostacolo alla democrazia nell’UE.

Per quanto riguarda il Regno Unito, Musk ha criticato costantemente il premier Starmer da quando si è insediato a luglio, e ne ha chiesto le dimissioni e l’incarcerazione. Inoltre, si è anche schierato contro Farage, promotore della Brexit e leader del partito di destra Reform UK. Il motivo risiede nel rifiuto da parte di Farage della figura di Tommy Robinson, un attivista di estrema destra noto per le sue posizioni anti-islamiche.

In Francia, invece, Musk non ha mai appoggiato Le Pen. Il motivo? Il prediletto dell’imprenditore è un altro: si tratta di Éric Zemmour, il fondatore del partito Reconquête, caratterizzato da posizioni più estreme rispetto alla leader di Rassemblement National. 

In Italia, l’unica premier che più si è avvicinata a Musk negli ultimi mesi è Giorgia Meloni, l’unica leader europea ad essere invitata alla cerimonia di insediamento di Trump. Molti sono i motivi che avvicinano la premier a Musk, come ad esempio il sostegno da parte di quest’ultimo contro la magistratura italiana per la questione del trasferimento dei migranti in Albania e il fatto che il governo della premier stia valutando un accordo di 1,5 mld € con Starlink (la costellazione di satelliti di Musk).

Qual è l’intento di Elon Musk?

È ancora presto per dire se il movimento MEGA diventerà effettivamente un soggetto politico coeso di partiti europei affini a Musk e Trump. Tuttavia, è chiaro che il tentativo di Musk sia quello di trovare un leader politico di riferimento in ogni Stato chiave dell’UE, in modo che possa  sostenere i suoi interessi. Un obiettivo correlato, che darebbe vantaggi diretti a Musk, sarebbe la formazione di un’UE con normative meno stringenti per le imprese digitali. L’UE impone una serie di regole che limitano lo sfruttamento dei dati personali da parte delle imprese. il Digital Services Act, è un regolamento dell’Unione Europea per modernizzare e ampliare la Direttiva sul commercio elettronico 2000/31/CE in relazione ai contenuti illegali, alla pubblicità trasparente e alla disinformazione. È proprio il DSA ad essere un problema per la piattaforma X di Elon Musk, perché la commissione UE ha imposto alla piattaforma di fornire i dettagli di come funziona e si modifica l’algoritmo che stabilisce i post suggeriti agli utenti. Evidente, è il sospetto che X stia violando il Digital Services Act e che Musk stia utilizzando l’algoritmo della sua piattaforma per dare maggior visibilità a determinati contenuti, che talvolta contengono informazioni fuorvianti.

La lettura economica del movimento MEGA

In ultima analisi, il movimento MEGA tecnicamente ancora prima che politicamente, mette in discussione le fondamenta economiche dell’Unione europea, ovvero il coordinamento multilaterale delle politiche economiche, libera circolazione delle merci e delle persone e tutela della concorrenza. 

Fonte dell’immagine: Pixabay

 

Altri articoli da non perdere
Elezioni politiche 2024, come potrà cambiare la geopolitica internazionale
Elezioni 2024 nel mondo

L'anno 2024, che è appena iniziato, è stato definito come l'anno in cui ci saranno più elezioni nel mondo, non Scopri di più

Il fenomeno dell’Uncanny Valley: dalle origini al trend di TikTok
The Uncanny Valley, l'inquietante fenomeno diventa trend su Tik Tok

A chiunque sarà capitato, almeno una volta nella vita, di provare una sensazione di angosciante disagio alla vista di robot, Scopri di più

Via Col Vento, rimosso dal catalogo HBO: il caso
Via col vento

La HBO rimuove dal suo catalogo Via Col Vento dopo le accuse di razzismo mosse al colossal del 1939. Vento Scopri di più

Jonathan Galindo: la nuova challenge mortale sul web
Jonathan Galindo

Dopo i noti fenomeni del “black web”, quali “Blue Whale” nel 2016 e “Momo Challenge” nel 2018, sembra che una Scopri di più

La lingua che parliamo influenza le nostre sensazioni?
La lingua che parliamo influenza le nostre sensazioni?

La lingua che utilizziamo può davvero influenzare la nostra percezione della realtà? Linguisti, antropologi e filosofi si sono posti spesso Scopri di più

Nous les Arbres, gli alberi come non li abbiamo mai visti
Nous les Arbres

Noi Alberi (Nous les Arbres), un evento alla Fondazione Cartier per l’Arte Contemporanea di Parigi, mette in mostra opere artistiche Scopri di più

A proposito di Francesca Mercogliano

Vedi tutti gli articoli di Francesca Mercogliano

Commenta