Morta Inge Feltrinelli, “the queen of publishing”

Morta Inge Feltrinelli, the queen of publishing

Morta la notte scorsa a Milano all’età di 87 anni, Inge Feltrinelli era la presidentessa della Casa editrice Giangiacomo Feltrinelli dalla scomparsa del marito avvenuta nel 1972, ma anche un punto di riferimento per la cultura italiana. 

Si spegne la donna che i periodici inglesi avevano battezzato “the queen of publishing”, la regina dei libri. Proprio ai libri Inge Feltrinelli ha devoluto interamente la propria esistenza: a quelli che ha difeso, a quelli che ha diffuso, a quelli di cui si era circondata. “I libri sono tutto, i libri sono la vita” asseriva una delle editrici più intraprendenti e temerarie mai affermatesi.

La Casa editrice Feltrinelli la commemora con queste parole:prendendosi l’impegno di continuare a percorrere la strada da lei tracciata” e prosegue definendola “fonte quotidiana di ispirazione per le attività dell’intero Gruppo, Inge Feltrinelli. È stata la guida più esigente e lo sguardo più innovativo, l’entusiasta promotrice di nuove attività come la diga più invalicabile a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero. Fotografa, fotoreporter, grande appassionata di moda, di arte e di ogni forma di creatività, aveva difeso con coraggio la stessa esistenza della casa editrice Feltrinelli, alla scomparsa del suo fondatore. Ci lascia una donna che sapeva distinguere la qualità e che ha portato in Italia e a Milano, nel corso degli ultimi cinquant’anni, scrittrici, scrittori, editori, intellettuali internazionali animando un contesto di inestimabile ricchezza”

Morta Inge Feltrinelli, ma la sua battaglia sopravvive

Inge Schönthal Feltrinelli è stata un’editrice, giornalista e fotografa. Nata negli anni Trenta, figlia di ebrei tedeschi, naturalizzata italiana, era custode vivente della memoria del Novecento. Nella sua vita e nella sua attività rilucevano ancora le polveri di quel ribollire di inquietudini e cambiamenti che ha caratterizzato un secolo grandioso e anche terribile, terminato solo da un paio di decenni.

Centrale nell’esperienza di Inge Feltrinelli è stato sicuramente l’incontro, avvenuto nel 1958 con Giangiacomo Feltrinelli, che sposerà due anni dopo. Già a partire dalla clandestinità del marito, la gestione della Casa editrice Feltrinelli è stata affidata alle sue mani sapienti, ma è diventata definitiva solo nel 1972, anno della dipartita del marito.

Motivata a salvare dalla disfatta la Casa editrice del marito, Inge credeva davvero di poter cambiare il mondo, anche dopo che suo marito aveva smesso di crederci. Gestì l’ente che aveva ereditato lavorando dietro le quinte, sempre paziente e rispettosa nei confronti del lavoro altrui. Nel frattempo, si dedicava alla formazione umana e culturale di chi, dopo di lei, si sarebbe occupato di quel piccolo gioiello editoriale: suo figlio Carlo.
La stessa Inge diceva del figlio “è molto schivo, non ama la vita mondana, però il vero lavoro lo fa lui e lo ringrazio”, mentre il figlio sperava che sua madre un giorno o l’altro si decidesse a scrivere la propria biografia.

Ricordata come una donna ironica ma sempre discreta, Inge ha ospitato numerose riunioni del Gruppo Feltrinelli nella casa che condivideva con Giacomo, e quando nella Casa editrice venne introdotto un nuovo amministratore si adattò a un ruolo più marginale, continuando a gestire con riservatezza e intelligenza, fornendo suggerimenti strategici e funzionali.
Fulcro della vita culturale novecentesca, unica donna editrice in una selva maschile, Inge Feltrinelli era soprattutto una fotografa di indubbia fama. Difatti immortalò celebri personaggi del mondo politico e di quello dello spettacolo, e scrittori o pittori che amava particolarmente. Di fama internazionale sono le sue fotografie a Greta Garbo, a Ernest Hemingway, a Fidel Castro, a Picasso o a Chagall.

Sempre curiosa e innamorata dell’arte in ogni sua forma, Inge perseverò una battaglia che le sopravvive e che rende la sua figura indispensabile e ardente nonostante la scomparsa.
The queen of publishing, la signora dell’editoria italiana, verrà commemorata a Milano venerdì 21 settembre; la camera ardente, infatti, sarà allestita a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dove le si rivolgerà un ultimo saluto. Inge Feltrinelli lascia in eredità la propria perseveranza, un amore ostinato per l’arte e una strenue battaglia culturale.

A proposito di Duilia Giada Guarino

Il mio nome è Duilia e sono laureata in Filologia moderna. La mia vocazione più grande è la scrittura, in tutte le sue forme.

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