Da ormai quasi un anno il partito liberal-conservatore TISZA – Partito del Rispetto e della Libertà (in ungherese Tisztelet és Szabadság Párt), guidato dal 2024 da Péter Magyar, è in testa nei sondaggi e sembra essere in procinto di spodestare il partito di governo Fidesz, che con il suo leader Orbán è al governo del paese da ormai oltre quindici anni.
In che contesto nasce e cresce Tisza?
Fondato nel 2020, Tisza è rimasto per anni un partito d’opposizione quasi del tutto irrilevante, non riuscendo a superare la soglia di sbarramento del 5% nel 2022 e restando sostanzialmente inattivo fino al 2024. È proprio nel 2024, però, che le sorti del partito cambiano drasticamente, a seguito di un enorme scandalo che colpisce le alte sfere di Fidesz e scuote profondamente la politica ungherese. A febbraio di quell’anno, infatti, viene reso noto che la Presidente Katalin Novák, con la complicità dell’ex ministra della Giustizia Judit Varga, aveva graziato nel 2023 un uomo colpevole di aver aiutato a nascondere reati di abuso di minori. Il fatto diventa subito un caso mediatico: scoppiano proteste in tutto il paese e sia Novák che Varga sono costrette a dimettersi, ma, soprattutto, il 10 febbraio l’ex marito di Varga Péter Magyar decide di lasciare Fidesz ed entra a far parte di Tisza per poter concorrere alle Elezioni Europee del 2024.
Peter Magyar porta il partito sulla scena nazionale ed europea

La leadership di Magyar porta il piccolo partito di opposizione verso un’improvvisa impennata nei sondaggi, riuscendo in appena quattro mesi a raggiungere quasi il 30% dei voti, il miglior risultato ottenuto da un partito diverso da Fidesz dal 2006. È dunque lampante che le fortune del partito siano strettamente legate alla comunicazione di Magyar, che è riuscito a trovare lo spazio politico perfetto in cui inserirsi e accrescere il proprio consenso. Tisza, infatti, mantiene quelle posizioni politiche conservatrici che hanno per anni fatto preferire a una maggioranza degli ungheresi il partito di Orbán, ma capitalizzando allo stesso tempo sull’insoddisfazione della popolazione nei confronti del governo.
Il posizionamento politico di Tisza
Péter Magyar ha fatto dell’economia e dello stato di diritto il centro della sua campagna elettorale. Il partito si assenta su posizioni atlantiste e filoeuropeiste, con l’obiettivo di invertire la trasformazione dell’Ungheria in stato illiberale e combattere la corruzione diffusa che ha caratterizzato gli anni del governo Orban, e punta a rilanciare l’economia del paese, sbloccando gli oltre 20 miliardi di fondi congelati dalla Commissione Europea e istituendo una serie di incentivi per famiglie e piccole imprese. Magyar tende spesso però ad evitare l’argomento della “culture war”, poiché rischia di spaccare il suo elettorato e causare un esodo delle frange più cattoliche e conservatrici nuovamente verso Fidez.
Il futuro del partito e cosa significa per l’Ungheria e l’Europa

Nonostante gli alti margini nei sondaggi, la strada per arrivare al governo è ripida: anni di politiche illiberali hanno portato i media e le leggi elettorali del paese a favorire ampiamente Fidesz a discapito dell’opposizione, ma ciononostante Tisza è il primo partito dal 2010 che ha una chance di rovesciare il controllo dell’attuale amministrazione. La popolazione ungherese sta dimostrando una grande voglia di cambiare e migliorare le condizioni del proprio paese, mentre l’Unione Europea, che da anni contrasta con Orbán e le sue politiche illiberali, vede questa elezione come un’occasione per poter portare l’Ungheria verso i valori europei di democrazia e giustizia.
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