Oscar Wilde, scrittore e drammaturgo irlandese dell’età vittoriana, è un’istituzione della letteratura inglese. La sua produzione, che spazia da poesie e saggi a opere teatrali e un unico, celebre romanzo (Il ritratto di Dorian Gray), ha offerto al cinema un materiale ricco di arguzia, critica sociale e profondità psicologica. Presentiamo qui tre notevoli film tratti dalle sue opere più famose.
Indice dei contenuti
Adattamenti cinematografici da Oscar Wilde: una sintesi
Titolo del film | Opera originale e nota distintiva |
---|---|
Un marito ideale (1999) | Tratto dall’omonima commedia. Un cast corale stellare per una satira brillante sull’ipocrisia dell’alta società. |
L’importanza di chiamarsi Ernest (2002) | Basato sulla celebre commedia degli equivoci. Fedele allo spirito arguto e ai dialoghi fulminanti dell’originale. |
Dorian Gray (2009) | Adattamento dell’unico romanzo di Wilde. Una versione con toni dark e thriller psicologico che esplora la corruzione dell’anima. |
1. Un marito ideale (An Ideal Husband, 1999)
Questa pellicola, tratta dall’omonima commedia di Oscar Wilde, è diretta da Oliver Parker, un regista che ha dimostrato un grande amore per le opere dello scrittore. Il film, presentato fuori concorso al 52° Festival di Cannes, offre uno spaccato dell’aristocrazia britannica di fine XIX secolo. Con un cast che include Jeremy Northam, Cate Blanchett, Rupert Everett e Julianne Moore, la storia ruota attorno a Sir Robert Chiltern, un politico di successo minacciato da un segreto del suo passato. La vivacità narrativa e i dialoghi, fedeli allo spirito di Wilde, assicurano un grande divertimento.
2. L’importanza di chiamarsi Ernest (The Importance of Being Earnest, 2002)
Diretto ancora da Oliver Parker, questo adattamento vede protagonisti Colin Firth e Rupert Everett. Basato sulla celebre commedia satirica, il film è ambientato nella Londra ottocentesca e mette in scena la “doppia vita” di due gentiluomini, Jack e Algernon. Per sfuggire ai loro obblighi sociali, entrambi inventano un alter ego di nome Ernest. La fissazione delle loro amate per questo nome innesca una serie di equivoci esilaranti, che culminano in una rivelazione finale in perfetto stile wildiano. La pellicola è una trasposizione piacevole e arguta, con un cast perfettamente in parte.
3. Dorian Gray (2009)
Sempre per la regia di Oliver Parker, questo film è un thriller psicologico con Ben Barnes nel ruolo del protagonista e Colin Firth in quello del carismatico Lord Henry Wotton. L’adattamento, pur seguendo la trama del romanzo, presenta un epilogo differente. Il giovane e bellissimo Dorian, sedotto dalle teorie edonistiche di Lord Henry, stipula un patto faustiano: il suo ritratto invecchierà al suo posto, assorbendo i segni del tempo e della sua decadenza morale. Sebbene esistano altre versioni celebri, come il classico del 1945, questo film fa riflettere con un linguaggio moderno sull’erronea associazione tra bellezza, giovinezza e felicità.
Oltre le opere: un film sulla vita di Oscar Wilde
Per comprendere appieno l’uomo dietro i capolavori, è fondamentale citare Wilde (1997), un film biografico diretto da Brian Gilbert. La pellicola non è tratta da un’opera, ma ne racconta la vita, con una straordinaria interpretazione di Stephen Fry nel ruolo dello scrittore. Il film esplora la sua ascesa, il suo matrimonio, la sua omosessualità e il processo per “atti osceni” che lo portò alla rovina. Secondo il British Film Institute, la performance di Fry è considerata una delle più definitive e toccanti, offrendo uno sguardo profondo sulla complessa personalità dell’artista.
Fonte immagine in evidenza: Pixabay
Articolo aggiornato il: 01/10/2025
One Comment on “Film da opere di Oscar Wilde: 3 da non perdere”