Come avere autostima, 3 step fondamentali

3 modi per avere autostima

L’autostima è la valutazione complessiva che diamo a noi stessi, un giudizio che va da aspetti più specifici ad aspetti più generali prendendo in considerazione il riconoscimento del proprio valore come persona. Avere autostima non significa credersi migliori degli altri, o credere di poter sormontare ogni ostacolo senza difficoltà e poter raggiungere ogni tipo di obiettivo. Avere autostima ha a che fare con qualcosa di molto più complesso: si tratta di un vero e proprio processo duraturo durante il quale la persona inizia ad apprezzarsi dopo aver preso coscienza dei propri limiti, paure e difetti e averli accettati. Avere fiducia in se stessi è cruciale per il benessere psicologico e il successo personale.

Tuttavia, l’autostima dipende da innumerevoli fattori che possono variare la percezione di essa: elementi cognitivi, affettivi e sociali possono infatti fare leva sulla percezione che sviluppiamo di noi stessi. Lo sguardo altrui è inoltre fondamentale: gran parte della nostra autostima dipende dal modo in cui percepiamo lo sguardo degli altri e da quanto ci sentiamo apprezzati e stimati dagli altri. Tuttavia, l’autostima si caratterizza per un elemento fondamentale, ovvero la soggettività: siamo soprattutto noi stessi a determinare il nostro livello di autostima, infatti questo non è mai stabile nel tempo ma varia a seconda di come noi ci valutiamo in base alle esperienze, conoscenze e relazioni che stabiliamo nel corso della nostra vita. Ci sono diversi punti che possiamo prendere in considerazione al fine di aumentare la nostra autostima.

In questo articolo scopriamo quali sono i tre modi fondamentali per credere in se stessi ed avere autostima:

1) Autoconsapevolezza

Avere autoconsapevolezza significa imparare a conoscersi sotto ogni aspetto. Si tratta di un processo interiore grazie al quale ci distacchiamo dagli altri e ci impegniamo a svilupparci in maniera individuale, a conoscere il nostro modo di pensare, di agire e di reagire. Significa guardarci dall’esterno e studiarci da diversi punti di vista, in modo da essere imparziali nel giudizio di noi stessi. Una persona con autoconsapevolezza è una persona in grado di controllare se stessa e le proprie emozioni con lo scopo di saper reagire in maniera consona dinanzi a qualsiasi tipo di situazione; conoscere i nostri impulsi è infatti fondamentale per evitare, ad esempio, reazioni esagerate e negative.

L’autoconsapevolezza è uno dei cardini dell’intelligenza emotiva, che ci permette di vivere la nostra vita in maniera soddisfacente ed equilibrata. È importante riconoscere, oltretutto, i propri punti di forza e le proprie debolezze in modo da essere lucidi nel porci degli obiettivi che possiamo raggiungere. L’autoconsapevole è colui che vede il suo futuro chiaro, non sogna castelli in aria ma non è nemmeno un rassegnato; conosce perfettamente le sue potenzialità e i suoi limiti e fa di questi i suoi punti di forza. Questo atteggiamento è il primo passo verso la costruzione della nostra autostima.

2) Abilità e competenze

L’apprendimento di nuove abilità e competenze è un punto cruciale per arrivare ad avere sempre più autostima e fiducia in se stessi: mettersi continuamente in gioco e scoprire cosa possiamo fare e cosa non possiamo fare, infatti, è un esercizio che ci aiuta continuamente ad autorivelarci. Quando scopriamo di essere in grado di padroneggiare nuove sfide la nostra autostima cresce. L’importante, però, è sapersi porre degli obiettivi che siano simultaneamente stimolanti e raggiungibili o, in caso contrario, avremo un effetto contrario: pretendere da noi stessi di andare oltre i nostri limiti (con risultati quasi sempre negativi) è controproducente, se non autodistruttivo. Tuttavia, per sviluppare nuove abilità e vivere nuove esperienze è spesso necessario uscire dalla propria comfort zone ed affrontare nuove paure.

3) Autocompassione

Non bisogna mai essere troppo duri con se stessi. Se una persona a te cara si trovasse in difficoltà non saresti mai sgarbato ed eccessivamente critico ma, al contrario, proveresti a spronarlo con dolcezza e con nuovi stimoli forse più realistici e raggiungibili. Bisogna fare lo stesso con se stessi: il modo in cui ci valutiamo e ci relazioniamo con noi stessi è fondamentale per il raggiungimento di un determinato obiettivo. Essere eccessivamente severi con noi stessi porterà ad un crollo della nostra autostima perché continuiamo a valutarci negativamente; bisogna invece capire e chiedersi il motivo di un fallimento oltre che praticare dell’autocompassione, soprattutto quando ci rendiamo conto che quel determinato fallimento è stato anche il risultato di diversi fattori esterni e non è stato causato solo da noi stessi.

Fonte immagine: Freepik 

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