Disturbi psicosomatici: quando il corpo parla

disturbi psicosomatici

Corpo e mente sono strettamente interconnessi tra loro. In psicologia si parla di disturbi psicosomatici, ovvero la risposta fisica a un disagio psicologico. Ma di cosa si tratta?

Tutti noi abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita l’influenza tra corpo e mente. Quando siamo imbarazzati, arrossiamo, quando abbiamo paura, tremiamo, quando proviamo ansia, il respiro accelera: questi sono solo alcuni esempi di come il fisico, le emozioni e i  sentimenti siano strettamente legati tra loro. Diversi stati emotivi possono provocare delle reazioni fisiologiche e condurre, talvolta, al manifestarsi di una malattia fisica vera e propria. In psicologia si parla infatti di disturbi psicosomatici, ovvero la risposta fisica a un disagio psicologico

I disturbi psicosomatici sono disturbi fisici che insorgono in particolari situazioni di stress emotivo, come preoccupazione o emergenze, e possono portare il fisico a un sovraccarico. Questi dolori hanno la funzione simile a quella di un campanello di allarme, portando la nostra attenzione a dover considerare un disagio più profondo, che necessita di essere compreso e curato. La psicosomatica studia quindi il legame che si instaura tra la parte psicologica e quella fisiologica: il corpo esprime ciò che la nostra mente non riesce ad accettare liberamente, trasformandolo in malessere fisico e generando così sintomi psicosomatici. Spesso i disturbi di somatizzazione si associano ad altri disagi psicologici come ansia, depressione o disturbi di personalità.

Quali sono le differenze tra sintomi e disturbi psicosomatici?

I sintomi psicosomatici costituiscono la risposta dell’organismo a situazioni di disagio o di stress; i disturbi psicosomatici, invece, sono delle malattie vere e proprie che comportano danni a livello organico e che sono causate da fattori emozionali. Entrambi possono coinvolgere diversi apparati, da quello gastrointestinale a quello respiratorio, da quello cutaneo a quello muscolo-scheletrico.

I disturbi psicosomatici sono a loro volta fonte di stress poiché, nonostante il reale malessere, le analisi mediche, gli esami specifici e le visite non è possibile rilevare una spiegazione medica soddisfacente. Sconforto e delusione sono infatti emozioni frequentemente vissute da chi ne soffre poiché non emergono prove che dimostrino l’esistenza del disturbo organico. 

Cosa dice la scienza?

Le ricerche scientifiche nel campo della psicosomatica hanno sottolineato come la componente psicologica — sofferenza, tensione, conflitto interno — non avendo possibilità di poter essere espresse liberamente attraverso un canale adatto, trova una modalità alternativa di espressione, ovvero “parlando” attraverso il corpo. Spesso si tratta di emozioni, pensieri e vissuti associati a una sofferenza troppo grande per essere espressa e accettata, e per questo la persona tende a difendersi reprimendole e non permettendo a esse di emergere.

Ansia, rabbia o paura non sono fattori da considerare negativi, dato che sono utili per il nostro equilibrio e la nostra crescita. Il problema sussiste quando questi perdurano da troppo tempo senza possibilità di gestirli in maniera sana ed efficace.

La spiegazione psicologica non viene quasi mai presa in considerazione da chi soffre di disturbi psicosomatici; il tentativo più comune che si mette in atto è quello di non dargli importanza, sperando che il problema si risolva da sé o che ignorandolo sparisca magicamente. Per questo motivo l’unico modo che rimane al disagio inconscio di esprimersi è attraverso il corpo. 

Quali sono i trattamenti per la cura dei disturbi psicosomatici?

Per il trattamento dei disturbi psicosomatici è necessario un intervento multidisciplinare, quindi che unisca sia il trattamento medico-farmacologico che psicologico. Quest’ultimo comprende l’utilizzo delle tecniche di gestione delle emozioni, dell’umore e dello stress

Nella terapia psicologica, il lavoro iniziale si concentra su interventi che mirano a riportare un equilibrio psico-fisiologico della persona in risposta agli eventi stressanti. Numerose sono le tecniche che permettono di regolare questo aspetto, tra cui il Training Autogeno, il Biofeedback, e, il Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson. 

La terapia cognitivo-comportamentale si è rivelata essere la più efficace nel modificare i comportamenti e le abitudini non salutari, permettendo di riformulare in maniera efficace le modalità di risposta agli eventi stressanti.

Bibliografia 

Compare A., Grossi E. (2012) Stress e disturbi da somatizzazione: Evidence-Based Practice in psicologia clinica. Berlino, DE: Springer

Fava, G. A., Cosci, F. & Sonino, N. (2017) Current Psychosomatic Practice. Psychotherapy and Psychosomatics, 86, 13 – 30.

Fonte immagine: qui.

A proposito di Chiara Rotunno

Sono Chiara, psicologa, classe '91, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Campania. Appassionata fin dalla prima adolescenza al mondo della psicologia, amo cogliere la complessità dell'essere umano e confrontarmi con realtà diverse. Le mie grandi passioni sono: i viaggi, i libri, la fotografia, il cinema, l'arte e la musica.

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