Ricetta dei profiteroles – come preparare il dolce d’origine francese

Ricetta dei profiteroles - come preparare il dolce d’origine francese

I profiteroles sono un dolce di origine francese, formato da bignè di pasta choux, ripieni di crema o panna e ricoperti di glassa al cioccolato fondente. Questo dolce cominciò ad essere ampiamente conosciuto quando Caterina de’ Medici sposò Enrico II di Francia nel 1540. Dopo il matrimonio, la regina consorte decise di portare con sé a corte lo chef italiano Popelini. Il cuoco inventò la pasta choux, ovvero la preparazione di base dei bignè, che divenne molto apprezzata in tutta la Francia. Sebbene la ricetta originale imponga di farcire i bignè con la panna, arricchendo il sapore della pasta choux con una copertura di cioccolato fuso, dei profiteroles esistono diverse varianti: con il passare del tempo, ne sono stati inventati di ripieni di crema pasticciera, caramello, crema chantilly o, addirittura, di gelato. Comunque lo si voglia mangiare, questo dolce così invitante è da provare sia nella variante classica che in quelle dai gusti più particolari. Andiamo a vedere insieme la ricetta dei profiteroles.

Ingredienti per la ricetta dei profiteroles

Per l’impasto di 30 bignè

  • Acqua: 160 g
  • Burro: 75 g
  • Uova: 2 (medie)
  • Farina 00: 75 g
  • Sale: 1 g
  • Zucchero: 1 g

Per la farcitura dei bignè

  • Latte intero: 250 ml
  • Tuorli: 2
  • Zucchero semolato: 45 g
  • Amido di mais: 25 g
  • Panna fresca: 180 ml
  • Vaniglia: 1/2 bacca (o estratto)
  • Zucchero a velo: 20 g

Per la copertura

  • Cioccolato fondente: 400 g
  • Panna fresca: 200 g

Per decorare

  • Panna montata: 200 g

Preparazione dei profiteroles: la ricetta passo passo

Per la realizzazione dei profiteroles al cioccolato, iniziamo preparando i bignè. In una pentola, uniamo il burro, l’acqua, lo zucchero e il sale. Portiamo il composto a bollore e aggiungiamo la farina tutta in una volta, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno fino a creare una pastella omogenea e priva di grumi. Una volta spento il fuoco, attendiamo che la temperatura si assesti intorno ai 45-50°C; successivamente, aggiungiamo le uova, una alla volta, continuando a mescolare fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, in cui gli ingredienti si siano ben amalgamati tra loro. Lasciamo raffreddare e poi trasferiamo il composto in un sac à poche con bocchetta liscia. Fatto ciò, realizziamo i nostri bignè di forma regolare, di un paio di cm di diametro, disponendoli su una teglia da forno foderata con l’apposita carta e distanziandoli tra loro.

Cuociamo i nostri bignè in forno statico preriscaldato a 180°C per 20-25 minuti (il tempo di cottura varia in base alla grandezza dei bignè). I bignè dovranno risultare gonfi e dorati.

Per la preparazione della crema pasticciera, facciamo riscaldare il latte con i semi della bacca di vaniglia (o l’estratto) in un pentolino, fino a portare quasi a bollore. In un altro pentolino, uniamo i tuorli, i 45 grammi di zucchero e l’amido di mais setacciato, lavorando il composto con una frusta a mano. Quindi, uniamo il latte caldo, versandolo a filo e continuando a mescolare con la frusta per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Cuociamo la crema a fiamma bassa, continuando a mescolare fino a quando si sarà addensata. Prima di riporla in frigorifero, coperta con pellicola a contatto, facciamo raffreddare il composto portandolo a temperatura ambiente.

Per la copertura, prepariamo la ganache al cioccolato: tritiamo grossolanamente il cioccolato fondente. In un pentolino, scaldiamo la panna e, prima che raggiunga il bollore, versiamola sul cioccolato tritato. Mescoliamo con una spatola fino a ottenere una ganache liscia e omogenea. Lasciamola raffreddare e addensare leggermente prima di utilizzarla (non deve essere né troppo calda né troppo fredda).

Ora farciamo i bignè con la crema pasticciera, utilizzando un sac à poche con bocchetta liscia o facendo un piccolo foro alla base con un coltello. Successivamente, aiutandoci con una forchetta o con delle pinze da cucina, immergiamo i bignè nella ganache (possiamo ripetere l’operazione due volte, se vogliamo una copertura più consistente). Lasciamo solidificare leggermente la ganache tra un’immersione e l’altra.

Infine, non ci resta che assemblare la nostra composizione: sul piatto da portata, possiamo creare la classica piramide di profiteroles, oppure possiamo optare per delle monoporzioni. Decoriamo a piacere con ciuffi di panna montata (precedentemente zuccherata con lo zucchero a velo).

I profiteroles, che non possono di certo mancare sulle tavole dei più golosi, rappresentano il dolce ideale da presentare alla fine di un pranzo o di una cena, o da servire per arricchire feste o ricorrenze speciali.

Fonte immagine: Wikipedia

Altri articoli da non perdere
Piatti greci: i 5 più irresistibili
piatti greci

Mare, sole, storia e buon cibo: sono queste alcune delle principali caratteristiche della Grecia. Da ormai anni meta principale per Scopri di più

Ciambelle yogurt e limone: una merenda salutare
Ciambelle yogurt e limone (fonte: Wikimedia Commons)

In questo articolo vi proponiamo la ricetta per delle salutari ciambelle yogurt e limone. Generalmente, non si pensa alle ciambelle Scopri di più

Sindrome di Stoccolma: un legame paradossale
SINDROME DI STOCCOLMA: UN LEGAME PARADOSSALE

Che cos'è la sindrome di Stoccolma? C’è chi l'ha conosciuta guardando un film, chi ne ha sentito di sfuggita il Scopri di più

Colore rosso: simbologia, significato e sfumature

Il colore rosso è uno dei tre primari colori della sintesi additiva, un colore da sempre legato alla passione, all’amore, Scopri di più

Ricette con avena istantanea: 3 semplici
Avena istantanea: 3 ricette semplici

Le ricette con avena istantanea che non puoi perderti L’avena istantanea è avena decorticata, precotta e macinata molto fine. Questo Scopri di più

Inner sun, connettersi col sole per raggiungere nuovi livelli di consapevolezza

Inner sun è una pratica meditativa nata — così come insegnata negli ultimi anni — nel 2006. Il suo nome Scopri di più

A proposito di Eliana Errichiello

Vedi tutti gli articoli di Eliana Errichiello

Commenta