Il Museo di Roma anche stavolta non delude, a Palazzo Braschi dal 28/03 al 12/10/2025 aprirà le porte alla più grande esposizione europea dedicata ad Amano Yoshitaka: ‘Amano Corpus Anime’. Oltre duecento opere, per un viaggio visivo che attraversa cinquant’anni di storia dell’animazione, del fumetto, dei videogiochi e della moda. Una mostra che non è solo un omaggio all’artista, ma un’esperienza capace di far dialogare generazioni diverse con un unico grande racconto.
Yoshitaka Amano: il visionario di Shizuoka
Classe 1952, Amano nasce a Shizuoka. Già da adolescente, entra nel leggendario studio Tatsunoko Production, diventando uno dei primi character designer dell’animazione giapponese. Tuttavia la sua arte non ha confini e non si ferma ad un solo linguaggio: dai cartoni animati come Kyashan e Pinocchio, ai romanzi illustrati come Vampire Hunter D, fino ai videogiochi cult come Final Fantasy. Il suo stile, sospeso tra Art Nouveau, Surrealismo e tradizione giapponese, lo ha reso un ponte vivente tra culture e media.
Amano Corpus Anime: l’universo di un artista
Le sezioni della mostra Amano Corpus Anime si susseguono cronologicamente come capitoli di una biografia visiva, ciascuna con un tono, un tempo e uno stile differente.
La sezione su Pinocchio è uno degli esordi più poetici dell’artista, con tavole che reinterpretano la fiaba in chiave gotica. Quasi a ricreare un’ estetica cupa alla Tim Burton. Il famoso burattino Disney è scomparso, in favore di un Pinocchio tormentato, circondato da personaggi grotteschi e atmosfere in stile europeo.
Ampio spazio è dedicato a Vampire Hunter D, la saga di culto che ha segnato la consacrazione di Amano come illustratore fantasy. Molte delle sue opere vengono messe in esposizione: figure eleganti ma inquiete si muovono in scenari crepuscolari, raccontando solitudine, bellezza e potere. A seguire la sezione su Angel’s Egg, film di animazione in collaborazione con Mamoru Oshii. Un’opera visionaria e quasi muta, dove Amano abbandona ogni intento narrativo lineare per abbracciare una poetica dell’enigma.
Non può mancare una parte dedicata a The Sandman, celebre serie a fumetti creata da Neil Gaiman e pubblicata dalla DC comics. Qui, ogni tavola pone il visitatore tra sogno e mito, le figure sembrano fluttuare su sfondi dorati, fondendo la spiritualità orientale con il simbolismo occidentale. Restando in tema, nella sala seguente è possibile visionare tutte le tavole e copertine da lui realizzate sui supereroi della DC: Superman, Harley Quinn e Batman.
L’area sulle Candy Girls, invece, ci catapulta in un’esplosione di colore e brillantezza pop. Qui Amano gioca con vernici su alluminio, creando delle figure femminili stilizzate ma influenzate dall’estetica americana post-Warhol e dai manga giapponesi.
Anche il mondo della moda ha incrociato l’inconfondibile tocco dell’artista, come dimostra la sezione dedicata alla collaborazione con Vogue Italia. Nel gennaio 2020, la rivista decide di rinunciare completamente alla fotografia per un numero speciale sul Rinascimento, affidando l’intera componente visiva ad illustratori di fama mondiale, tra cui il maestro giapponese. Amano così reinterpreta capi reali, firmati Gucci, Armani e altri grandi nomi attraverso il proprio linguaggio visivo.
E per ultima, la parte forse più suggestiva, il trittico dedicato a Puccini, realizzato per celebrare il centenario della sua morte. Tre opere come tre atti visivi, ispirati a Butterfly, Tosca e Turandot, che trasformano l’opera lirica in arte pittorica.
Amano Corpus Anime: Una firma nell’immaginario collettivo
“Ho visto molti artisti intrappolati nel loro stile e temo ancora quella trappola”, disse Amano. Ma lui, quella trappola, è riuscito ad evitarla. A dimostrarlo è il percorso della mostra, dove ogni sezione racconta un Amano diverso, ma sempre riconoscibile. Ogni lavoro, ogni collaborazione si distingue per temi, atmosfere, palette e personaggi, senza mai perdere coerenza. Quella che all’inizio può sembrare una varietà disorientante, si rivela presto una manifestazione autentica della sua libertà creativa.
Amano Corpus Anime non è soltanto una bella mostra nel cuore di Roma, ma il segno di un grande artista lasciato nel nostro immaginario collettivo.
Fonte dell’immagine: ufficio stampa