Antonio Ligabue – I misteri di una mente, è la mostra ospitata dal Museo Storico della Fanteria a Roma, che offre una straordinaria opportunità di esplorare l’universo complesso di un artista all’epoca ritenuto «fuori dagli schemi», ma oggi riconosciuto come un autentico visionario. Curata da Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi, l’esposizione propone una selezione di 73 opere, provenienti da collezioni private italiane. Le opere sono suddivise in aree tematiche, ognuna delle quali svela nuovi aspetti della mente e dell’anima dell’artista, offrendo una riflessione profonda sulla sua genialità e unicità.
Antonio Ligabue in una nuova chiave di lettura
Antonio Ligabue, artista enigmatico del XX secolo, è oggi riconosciuto per le sue opere che ritraggono animali e la natura con una forza visiva e simbolica straordinaria. Pur essendo principalmente considerato un artista di carattere naïf, la sua arte presenta affinità con l’espressionismo, poiché Ligabue mirava a rappresentare stati d’animo ed emozioni interiori piuttosto che semplici oggetti o fenomeni visivi.
Considerato un personaggio «diverso» nella società del suo tempo, Ligabue era spesso emarginato in un contesto che relegava chi si discostava dalle convenzioni sociali. La sua eccentricità e visione unica lo rendevano un precursore, un genio difficile da comprendere per molti. Le sue opere, pervase da una profondità emotiva ineguagliabile, sfuggivano alla comprensione della massa, nascondendo in esse una ricchezza espressiva che solo i più sensibili riuscivano ad apprezzare.
La mostra dedicata ad Antonio Ligabue è il risultato di molti anni di ricerca e offre diverse chiavi di lettura. Uno degli obiettivi principali è presentare il lavoro di Ligabue sotto una luce inedita, mettendo in evidenza sicuramente le sue sculture in bronzo oltre ai suoi dipinti e schizzi portando ad un altro tema centrale e cioè il rapporto di Ligabue con l’ambiente: un dialogo costante tra l’essere umano e l’animale, rivisitato in una chiave contemporanea.
Le sue opere esprimono una visione unica del mondo naturale, dove l’umano e l’animale si intrecciano in una rappresentazione simbolica e potente. Questo aspetto emerge in modo particolare nelle sue creazioni più «trans-creative», soprattutto nella scultura, un mezzo che l’artista ha esplorato con passione ancor prima della pittura, riuscendo a trasmettere la stessa intensità espressiva e visionaria.
Dettagli nascosti: riflessi di una complessità interiore
Alcune delle tele di Ligabue raccontano un profondo legame tra l’artista e la sua esperienza quotidiana. La presenza di fori nelle sue opere, ad esempio, non sono semplici imperfezioni, ma testimonianze di un adattamento pratico; infatti, erano realizzati per consentire l’inserimento di corde, facilitando così il trasporto delle tele a spalla.
Le ultime opere di Ligabue rivelano un aspetto toccante e profondo della sua esistenza. Infatti, non è un caso che la sua firma appaia al contrario in alcune di esse; questo gesto rappresenta la sua malattia, una grave paresi che lo colpì, rendendolo invalido e incapace di dipingere. Ciò che potrebbe sembrare un gesto bizzarro è, in realtà, un riflesso della sua complessità interiore e della lotta che affrontava nel tentativo di esprimere sé stesso.
Antonio Ligabue: un percorso espositivo “esplorativo”
Antonio Ligabue ha sempre utilizzato il suo lavoro per riflettere su temi profondi come la vita, la morte e la connessione tra uomini e animali. Le sculture, che includono una varietà di animali, così come i dipinti dai colori vivaci, compongono un percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni, ognuna delle quali esplora il mondo naturale attraverso l’immaginazione dell’artista.
La mostra, infatti, è suddivisa in: Animali da cortile, Animali selvaggi, Cani, Animali da bosco e Autoritratti, fiori e campagne, che permettono proprio di approfondire sia la visione di Antonio Ligabue sia la sua tecnica artistica, offrendo uno sguardo unico sulle diverse influenze che hanno plasmato le sue opere.
Ligabue utilizza gli animali non solo come soggetti, ma come specchi della condizione umana, affrontando temi come il teriantropismo e la connessione tra uomo e natura. Uno degli aspetti sicuramente più affascinanti di tutte le sue opere è proprio il rapporto che l’artista instaurava con la natura che lo circondava, la cui rappresentazione non era mai puramente descrittiva.
Antonio Ligabue, infatti, ha sempre trovato ispirazione nei materiali naturali provenienti dalla terra. Elementi naturali come fiori, foglie, legno e molto altro non erano solo soggetti da rappresentare, ma diventavano ingredienti essenziali delle sue opere. Ligabue masticava e utilizzava questi materiali, trasformandoli in espressioni artistiche uniche. Ogni elemento, ogni sfumatura, racconta una storia di vita, di passione e di sopravvivenza in un mondo ostile.
Conclusione
La mostra di “Antonio Ligabue – I misteri di una mente, ambisce a superare le tante definizioni che nel tempo hanno cercato di etichettare Antonio Ligabue, offrendo una prospettiva nuova e profonda sulla sua vita e sul suo modo di raccontare attraverso la sua arte. L’obiettivo è svelare la sua straordinaria connessione con il mondo naturale, intrecciata al suo percorso personale di sofferenza e auto-espressione.
In questo modo, l’esposizione non solo celebra Ligabue, ma invita anche i visitatori alla scoperta di un viaggio attraverso l’arte e la natura, invitandoli a conoscere le sfumature della vita dell’artista entrando nell’intimità creativa della mente di un visionario.
Gli orari di apertura sono dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 19:30, mentre nel weekend e nei giorni festivi l’orario si estende fino alle 20:30. I biglietti possono essere acquistati al costo di 15,00€ nel weekend e nei festivi, e a 13,00€ nei feriali. Sono disponibili tariffe ridotte per giovani, giornalisti e gruppi, con un biglietto speciale per le scuole a soli 5,00€. L’audio-guida ufficiale, Navi-book, è inclusa nel prezzo del biglietto.
Fonte immagine copertina: Copyright @Ufficio Stampa Museo Storico della Fanteria