Dal 14 al 18 maggio 2025, Bracciano ospiterà la prima edizione della Bracciano Art Week (BAW), un festival che trasforma il centro storico in una grande galleria diffusa. Con il tema “Contemporary Bloom”, la città diventerà il fulcro di un dialogo innovativo tra patrimonio storico e linguaggi artistici contemporanei, tra installazioni, performance musicali, proiezioni cinematografiche e incontri letterari.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Bracciano, nasce con l’obiettivo di trasformare Bracciano in “uno spazio espositivo a cielo aperto”, unendo il patrimonio architettonico e storico del borgo alle forme espressive dell’arte contemporanea. La manifestazione si inserisce inoltre nel più ampio contesto del Giubileo 2025.
Un museo diffuso tra arte visiva e digitale
Sotto la direzione artistica di Maria Ludmila Pustka per le Arti Visive e di Massimiliano Ionta per le Arti Digitali, il centro storico di Bracciano ospiterà installazioni site-specific realizzate da oltre quaranta artisti italiani e internazionali. Palazzo Comunale, Complesso di Santa Maria Novella, Chiesa della Visitazione, Teatro Delia Scala, Giardino del Lago e Mura Rinascimentali sono solo alcune delle suggestive location che ospiteranno opere in dialogo profondo con il tessuto urbano e la memoria del luogo.
Bracciano Art Week: direzione artistica e curatori
Maria Ludmila Pustka, restauratrice per oltre trent’anni presso i Musei Vaticani, ha guidato interventi su capolavori come il ciclo quattrocentesco della Cappella Sistina e la Conversione di Paolo nella Cappella Paolina. A Bracciano porta la sua esperienza e la sua visione, curando la sezione delle arti visive.
Massimiliano Ionta, artista e musicista, ha curato installazioni sonore per i progetti di Piero Angela ai Fori Imperiali e oggi si dedica alla sperimentazione sonora e all’arte digitale, proponendo performance e installazioni interattive che trasformano lo spazio in esperienza.
Comitato scientifico e sostegno istituzionale
L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Bracciano, rappresentato dall’assessora alla cultura Ida Maria Nesi, che ha sottolineato l’importanza dell’arte come strumento di crescita sociale e accessibile a tutte le età. Il comitato scientifico è composto da figure di rilievo: la storica Cecilia Sodano, l’architetto Francesco Rinaldi, l’esperta in arte e sociale Oriana Rizzuto e la ricercatrice Matilde De Giovanni dell’Università Cattolica.
Gli artisti e le opere in mostra al Bracciano Art Week
Tra gli artisti spiccano:
-
Anita Genca, con la sua pittura pop surrealista che esplora la resilienza femminile.
-
B.Zarro, con opere provocatorie come Capitale Operaio e Blooming Virgin.
-
Carmine Leta, con Moebius, sculture in ferro che riflettono sull’infinito.
-
Peter Flaccus, maestro dell’encausto con composizioni astratte ispirate alla natura.
-
Emiliano Zucchini, con l’opera sonora interattiva Void Cube.
-
Stefano Iraci, con Ex Voto, una performance immersiva che intreccia suono, pittura e scultura.
-
Paolo Frattari, con Confessionale, una meditazione sulla spiritualità contemporanea.
-
Pietro Simonelli, con sculture in ceramica che esplorano mito e forma.
-
Flavia Martinelli, con installazioni poetiche come Pensieri Appesi.
-
The Astronut, con un’installazione in realtà aumentata.
-
Maix Mayer, che propone Barosphere_1, una scultura virtuale ispirata alla sua residenza a Villa Massimo.
-
Point Zero Collective, con Nova – Beyond the Light, esperienza immersiva tra luce e ombra.
-
Riccardo Pasquini, con Metamorfosi, scultura-installazione di grande impatto visivo.
-
Collettivo MUDA, con interventi artistici sul campo da basket.
-
Progetto Pollaio, reinterpretazione urbana e sociale degli spazi.
-
Collettivo CoAla, con Configurazione #3.
Curata da Oriana Ricciuto, inoltre, spicca un focus sulla componente femminile: una selezione speciale vede protagoniste le artiste Tiziana Rinaldi Giacometti, Jaana Lönnroos, Rossana Borzelli, Leena Knuuttila, Maria Carla Mancinelli, Nanna Susi, Homa Ghari e altre. Con linguaggi differenti, affrontano temi di corpo, memoria, natura, spiritualità e territorio, in opere che intrecciano forza e delicatezza, intimità e potenza simbolica.
Partecipazione e varietà artistica
Gli artisti provengono da Italia, Finlandia, Germania, Stati Uniti, Iran e Brasile.
Presenti anche Carlo Carfagni, Massimo Caso, Massimo Melloni, Chiara Anaclio, Claudio Marani, Jaana Lönnroos, Paavo Halonen, Maria Carla Mancinelli, Tiziana Rinaldi Giacometti, Nanna Susi, Studio Cliché.
La programmazione comprende pittura, fotografia, sound art, realtà aumentata, arte digitale, ceramica, scultura e installazioni urbane. Alcune opere sono allestite in chiese, trasformando l’iconografia sacra in un linguaggio attuale.
Bracciano Art Week: le rassegne collaterali
Cinque rassegne arricchiscono ulteriormente l’esperienza:
-
Fioritura di Visioni, a cura di Rosa Russo, con cortometraggi e documentari.
-
Bracciano Film and Arts, a cura di Michele Princigalli, selezione audiovisiva contemporanea.
-
Florilegium Musicae, curata da Monica Limongelli, un viaggio sonoro tra XIV e XXI secolo.
-
Parole in Mostra, curata da Anna Ramella, con le autrici Cecilia Sodano, Daria Sanminiatelli, Lavinia Roncoroni.
-
Territorio In Tesi, con gli studenti della NABA e progetti come Margini di Lapo Bevilacqua e Hangar Rosso di Cecilia Salerno.
Un evento all’insegna della sostenibilità
Tutti gli artisti hanno adottato criteri di sostenibilità nei materiali e nella progettazione. Il progetto è stato reso possibile anche grazie all’autofinanziamento degli artisti e al sostegno della comunità locale.
Partner dell’iniziativa sono Polenghi Spinagallo e Futura Gardening, che hanno contribuito con fiori e supporto tecnico, promuovendo una visione green e partecipata dell’arte.
Un’esperienza immersiva tra arte e storia
Con la Bracciano Art Week, la cittadina laziale non sarà solo un luogo di esposizione ma anche un vero laboratorio culturale, dove cittadini e visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva in cui l’arte contemporanea si intreccia con la memoria storica. Un evento che valorizza la comunità, promuove il dialogo tra le arti e lascia un segno nel panorama culturale italiano.
Come ha dichiarato Maria Ludmila Pustka durante la conferenza stampa:
“L’arte è ciò che ci fa rivedere il mondo, e lo fa attraverso le persone che lo abitano.”