Il REF ha ospitato, il 9 e 10 settembre, due serate indimenticabili dedicate alla danza contemporanea e all’improvvisazione, con protagonisti i talentuosi ballerini della Dresden Frankfurt Dance Company.
Presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma, il pubblico ha potuto assistere ad un doppio spettacolo intenso e profondamente innovativo a firma di due grandi coreografi: William Forsythe e Ioannis Mandafounis.
La compagnia, nota a livello internazionale per la sua ricerca artistica e il linguaggio corporeo sperimentale, ha portato in scena due pezzi che celebrano la libertà di movimento e la partecipazione attiva dei danzatori alla creazione coreografica.
Il risultato è stato un’esperienza immersiva, dove la danza si è trasformata in un mezzo di esplorazione personale e collettiva.
Undertainment di William Forsythe

La prima performance, Undertainment, è stata ideata da William Forsythe, uno dei nomi più influenti della danza contemporanea. In questa coreografia, i ballerini non sono semplici interpreti, ma coautori dello spettacolo. Questa compartecipazione è proprio al centro del pensiero creativo di Forsythe che affida al talento e alle peculiarità artistiche di ognuno dei suoi ballerini il successo dello spettacolo.
Forsythe affida loro un kit di strumenti improvvisativi, con cui esplorano e generano un sistema di movimento originale e sempre imprevedibile.
I costumi colorati e le dinamiche sceniche sorprendenti hanno coinvolto il pubblico in un viaggio visivo e sensoriale. La collaborazione di Forsythe con la compagnia, proprio in occasione del Roma Europa Festival, ha reso lo spettacolo un evento unico e irripetibile, segnando il ritorno del coreografo dopo il suo ruolo di direttore artistico.
Lisa di Ioannis Mandafounis

La seconda coreografia, Lisa, porta la firma di Ioannis Mandafounis, attuale direttore della Dresden Frankfurt Dance Company. Qui l’improvvisazione raggiunge il suo apice: ogni rappresentazione è diversa, frutto della libertà totale concessa ai ballerini. Il palco diventa uno spazio aperto, dove la creatività si manifesta senza regole prestabilite.
La scenografia minimalista, con una rampa sulla destra e un pianista sulla sinistra, crea un’atmosfera intima e riflessiva.
Lo spettacolo si apre con le delicate note della musica di Gabriel Fauré e con una poesia del poeta sovietico Osip Mandel’štam, recitata in lingua originale.
M’è dato un corpo
M’è dato un corpo – che ne farò io
di questo dono così unico e mio?
Sommessa gioia di respirare, esistere:
a chi ne debbo essere grato? Ditemi.
Io sono il giardiniere, e sono fiore;
nel mondo-carcere io non languo solo.
Già sui vetri dell’eternità è posato
il mio respiro, il caldo del mio fiato.
L’impronta lasceranno di un disegno,
e più non si saprà che mi appartiene.
Scoli via la fanghiglia dell’istante:
rimarrà il caro disegno intatto.
I danzatori poi entrano gradualmente in scena con la libertà e l’autonomia che gli è stata data. Danno vita a coreografie estemporanee, talvolta disarmoniche, ma sempre apprezzabili ed autentiche.
Il Roma Europa Festival e la danza contemporanea
Il REF che ha ospitato i ballerini della Dresden Frankfurt Dance Company.si conferma come uno dei principali appuntamenti culturali dedicati alla danza contemporanea in Italia. Le coreografie di Forsythe e Mandafounis, hanno offerto al pubblico romano un’esperienza artistica profonda, libera e multisensoriale. Un invito a lasciarsi andare, a interpretare, a vivere la danza come forma viva e personale.
Fonte immagini: Ufficio Stampa