Le Karma B mettono a ferro e fuoco le terme di Caracalla, tra musica e stand-up, satira politica e sociale
Mentre Roma si prepara ad accogliere il mese arcobaleno del Pride, il 29 maggio 2025, le Karma B, le celebri drag queen siciliane che hanno conquistato il pubblico con la loro irriverenza mista ad arguzia, hanno messo a ferro e fuoco le Terme di Caracalla con il loro spettacolo di stand-up intitolato “Cominciamo Male“. Non certo un semplice show comico, quanto un vero e proprio elettroshock per il cervello, un invito a guardare in faccia una realtà scomoda, scivolosa: l’umanità, al contrario di quello che possano dirne i buonisti, non sta affatto migliorando, tutto il contrario.
Le Karma B: tra risate amare e canzoni
Fin dalle battute iniziali, lo spettacolo delle Karma B si è rivelato un mix esplosivo di satira politica, sociale e umanitaria, il tutto condito dall’esecuzione di canzoni celebri puntualmente riscritte per veicolare temi e ragionamenti tutt’altro che banali. Le Terme di Caracalla hanno fatto da cornice a questo manifesto contemporaneo dell’umanità messo in scena dal duo. Alla fine, il risultato che ne viene fuori è un perfetto contrasto tra le follie della modernità messe a nudo in modo arguto dalle interpreti e ciò che ne fa da sfondo, ovvero la grandezza e l’antichità delle terme stesse.
I “buoni spropositi” delle Karma B: uno Specchio della degenerazione umana
Il cuore pulsante di “Cominciamo Male” sta tutto nella geniale parodia dei classici “buoni propositi” che ognuno di noi fa ad inizio anno, ribattezzati per l’occasione dalle Karma B “buoni spropositi”. Non certo promesse mal riposte e ipocrite di miglioramento, quanto un elenco preciso e altrettanto spietato di come il mondo stia, inesorabilmente, degenerando. Attingendo a piene mani da notizie ed eventi di cronaca reale, il duo ha offerto una panoramica desolante ma esilarante delle storture e delle ipocrisie della società contemporanea.
Dalla politica ai comportamenti individuali, passando per le contraddizioni che ci circondano, le Karma B hanno smontato pezzo per pezzo la retorica del “va tutto bene”, rendendo manifesto, con la loro tagliente ironia, quanto l’umanità si stia allontanando da qualsiasi forma di buon senso.
L’Urgenza di voci dirette in un mondo che ha perso la bussola
In un’epoca in cui la retorica del politicamente corretto rischia spesso di appiattire ogni tipo di dibattito oltre che ogni tipo di sfumatura di significato e di nascondere le vere problematiche della nostra società, le Karma B sembrano urlarci (o cantarci) a gran voce: non abbiamo bisogno di chi ci rassicura a ogni costo, ma di chi, con onestà intellettuale e una buona dose di provocazione, ci spinge a confrontarci con le nostre paure e le nostre ipocrisie.
Omofobia, patriarcato, maschilismo tossico, fascismi neanche più tanto latenti, pregiudizi nauseanti. Nessuno parla mai abbastanza di tutti questi argomenti, o quanto meno non in modo tanto schietto e obiettivo. Le Karma B, con “Cominciamo Male”, fanno un’operazione tutt’altro che scontata. Partono dal particolare, da tutto ciò che riguarda le questioni di genere e i pregiudizi ad essi associati, fino ad arrivare alla sessualità, per poi spingersi ancora oltre, ovvero verso tutto ciò che di marcio c’è della nostra società. Una società con troppi peli sulla lingua, che lancia il sasso e nasconde la mano, non più in grado di empatizzare con il suo prossimo. Perché, in fondo, è questo quello che il Pride vuole veicolare in primo luogo: recuperare quel senso di aggregazione e di rispetto delle diversità altrui.
Fonte immagine in evidenza: foto scattata da Giovanni Fede il 29/05/25 presso lo spettacolo “Cominciamo Male”