Il panorama della comunicazione digitale è stato rivoluzionato negli ultimi anni da una nuova figura professionale: l’influencer. Gli influencer utilizzando piattaforme social come Instagram, TikTok e Youtube, hanno saputo creare comunità di follower fedeli, divenendo punti di riferimento per le loro scelte e opinioni. Tuttavia, con la crescente influenza e integrazione di contenuti pubblicitari, è emersa la necessità di regolamentare questo settore in continua evoluzione. Per tale motivo, l‘ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha introdotto un nuovo e stringente Codice di condotta per gli influencer approvato lo scorso 23 luglio. Il provvedimento approvato con la delibera n. 472/24/CONS, equipara i creator digitali più influenti alle emittenti televisive, introducendo un sistema di regole e sanzioni volto a garantire maggiore trasparenza e tutela dei consumatori, in particolar modo i minori.
Chi sono gli influencer colpiti da AGCOM e quali sono i pilastri del nuovo Codice?
Il Codice si applica a una platea selezionata di professionisti del web, definiti “influencer rilevanti”, ovvero coloro che soddisfano almeno uno di questi criteri: superano i 500.000 follower su una o più piattaforme social e registrano almeno un milione di visualizzazioni medie mensili. Questi soggetti avranno l’obbligo di registrarsi a un apposito elenco che verrà gestito e pubblicato dall’AGCOM, assumendo le stesse responsabilità editoriali di un editore tradizionale. Le nuove disposizioni si basano su principi di trasparenza e correttezza. Innanzitutto la pubblicità deve essere riconoscibile. Niente più hashtag generici come #ad o #adv che lasciano spazio a interpretazioni. L’obbligo è quello di specificare in modo chiaro e ben visibile che si tratta di un contenuto a scopo commerciale con diciture come “pubblicità” o “promozione a pagamento“. Tutto ciò, è importante per evitare che il pubblico confonda un’opinione genuina con un messaggio a pagamento. Un altro punto fondamentale è la tutela dei minori.
Per gli influencer è severamente vietato diffondere contenuti che possano arrecare danni fisici o morali ai più giovani, sfruttarne la credulità o l’inesperienza. Le sanzioni in questi casi, saranno particolarmente severe e mireranno a dissuadere comportamenti irresponsabili. Inoltre, gli influencer dovranno rispettare la dignità umana, l’onore e la reputazione altrui, astenendosi da discorsi che incitano all’odio e alla discriminazione.
Sanzioni, controlli e prospettive future dell’AGCOM per gli influencer
Per chi non rispetterà le nuove regole, l’AGCOM non esiterà a sanzionare. Le multe potranno raggiungere i 600.000€, a seconda della gravità della violazione e della capacità economica del trasgressore. I controlli saranno effettuati anche con il supporto di altri organi di polizia giudiziaria, come la Guardia di Finanza e la Polizia Postale e sarà possibile per i cittadini segnalare contenuti non conformi attraverso un’apposita procedura. L’introduzione del Codice è stata accolta positivamente dalle associazioni dei consumatori, che da tempo chiedevano un intervento normativo per garantire maggiore trasparenza nel marketing digitale.
L’AGCOM ha annunciato che nei prossimi 12 mesi promuoverà campagne di formazione per i creator e di informazione per gli utenti, con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza su diritti e doveri nel mondo digitale. Tuttavia, il dibattito è ancora aperto su alcune tematiche non esplicitamente trattate nel Codice, come il fake engagement (l’utilizzo di interazioni false per aumentare la visibilità) e l’impiego dell’intelligenza artificiale, temi che l’AGCOM potrebbe affrontare in futuri aggiornamenti. Dunque, l’Italia con questa normativa si pone all’avanguardia in Europa, dotandosi di un sistema strutturato per la supervisione dell’attività degli influencer, aprendo la strada a un mercato digitale più sicuro, responsabile e trasparente per tutti.
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